Milano | Porta Venezia + Loreto – Riqualificazione di Corso Buenos Aires: ci si prepara

Ci siamo quasi, tra poco più di un mese dovrebbero finalmente partire i lavori per la riqualificazione di Corso Buenos Aires, l’arteria di un chilometro e mezzo che unisce Porta Venezia con Loreto.

Come abbiamo visto, nell’articolo precedente, per la riqualificazione di piazzale Loreto si dovrà ancora attendere altri mesi, mentre per Corso Buenos Aires le ruspe e le pale sembra si stiano finalmente riscaldando per cominciare tra circa un mese (tra giugno e luglio), finalmente dopo i tanti rinvii e annunci di inizio lavori.

Il cantiere sarà attivato a tappe e coinvolgerà solo i marciapiedi, mantenendo intatta la viabilità del corso e delle vie circostanti. Perciò l’intero corso non sarà un cantiere per tutta la sua estensione, ma a porzioni, al fine di minimizzare i disagi per i commercianti. Partendo grosso modo a metà di quest’anno, i lavori dovrebbero concludersi per l’autunno del 2025 (si spera). Il lavoro più complesso sarà l’irrigazione dei vasi con le piante che abbelliranno il corso.

Le prime zone interessate, saranno quelle comprese tra Lima e piazza Argentina, e vedranno la chiusura dei marciapiedi compresi tra via Ponchielli, via Scarlatti e via Piccinni. Successivamente, i lavori si estenderanno progressivamente verso piazza Oberdan, per poi concludersi con il tratto in direzione di piazzale Loreto (che a sua volta vedrà l’avvio del cantiere che lo riguarda, secondo un progetto di Nhood Italia.

Il verde che verrà sistemato tra i marciapiedi e la pista ciclabile sarà di due tipologie: cespugli e siepi, dove la presenza di infrastrutture sotterranee e della metropolitana non permette di piantare vegetazione con radici più profonde, e alberelli più alti, dove le condizioni lo consentiranno. Lungo il tratto verso piazza Oberdan, si opterà per alberature più sviluppate, mentre procedendo verso Loreto si darà preferenza a siepi e cespugli più contenuti. Il verde sarà contenuto in vasche realizzate con semplici manufatti in pietra. Si presterà particolare attenzione affinché la disposizione della vegetazione non ostruisca le vetrine dei negozi, una delle principali preoccupazioni dei commercianti. L’alternanza di piante di diverse altezze dovrebbe contribuire a risolvere tale problema.

Come sempre, il problema saranno i cantieri che renderanno la vecchia via dello “shopping” una vita difficile per oltre un anno e sopratutto la sovrapposizione col cantiere, anch’esso pronto a partire, per la riqualificazione di Piazzale Loreto. La concentrazione dei cantieri tra Loreto e i marciapiedi di corso Buenos Aires fino in piazzale Argentina potrebbe essere letale per la viabilità. D’altra parte bisognerà pur cominciare, no?

Uno dei problemi che sta attraversando da qualche anno il corso, una delle principali vie dello shopping, oltre ad aver perso smalto negli ultimi dieci anni, sta vedendo la sua attrattività calare. Da anni infatti molti negozi chiudono e non vengono sostituiti, rimanendo delle vetrine vuote. Certo la serie di cantieri che si sono avvicendati in questi anni per realizzare la pista ciclabile, usatissima (forse la più utilizzata di Milano) ma che ha diviso nettamente i cittadini in due fazioni, non ha aiutato.

Il Corso era stato riqualificato allargando i marciapiedi e pavimentandoli in pietra nel 2010, con una soluzione che a noi di Urbanfile non è mai piaciuta: un lastricato di pietra, niente arredo urbano, niente fioriere (quelle poche che vi erano [e vi sono] erano un esperimento rimasto incompiuto e poi semi abbandonato della fine degli anni Novanta), niente lampioni, niente che potesse abbellire e rendere identificativa questa arteria un tempo definita la Fifth Avenue d’Italia e oggi una caotica strada di shopping da centro commerciale.

Speriamo che questo progetto, ancora non rivelato, renda più bella e attraente questa via finalmente. Sono in molti a sperare che l’amministrazione abbia il coraggio di fare scelte anche più ambiziose che vadano verso la chiusura al traffico del corso, anche se questo significherebbe altri cantieri.

Per chi volesse, noi avevamo raccontato un po’ di storia del Corso e le sue particolarità.

  • Referenze immagini: Google map; Roberto Arsuffi
  • Corso Buenos Aires, piazza Oberdan, Piazzale Loreto, Porta Venezia, Arredo Urbano, Pista ciclabile, riqualificazione
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

50 commenti su “Milano | Porta Venezia + Loreto – Riqualificazione di Corso Buenos Aires: ci si prepara”

        • La coda perenne, onestamente, la vedo solo nei weekend. Questo però non significa che sia accettabile che così tante auto si riversano in centro nel weekend.

          Corso Buenos Ayres è una delle vie commerciali più importanti e frequentate della città, ergo:
          1) se per attraversare la città decidi di passare per una delle vie commerciali principali, meriti di stare in coda
          2) se quella via commerciale è la tua destinazione invece e decidi di andarci in auto quando da lì ci passano 2 linee della Metro, un passante ferroviario, tre linee di tram e svariate linee di autobus, allora ti meriti di stare in coda
          3) sia nel caso 1 che nel caso 2, gli eventuali (non mi risulta che croce rossa o altre croci private abbiano denunciato questo fenomeno) rallentamenti delle ambulanze sono colpa di quegli automobilisti imbecilli che ci passano, non delle ciclabili

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        • Lei si?

          E poi, questa storia delle ambulanze bloccate nel traffico è supportata da qualche dato – ad esempio denunce di croci rosse pubbliche o private e associazioni – o è l’ennesima cavolata estrapolata da un video su YouTube e assunta a realtà oggettiva e universale da ripetere e ripetere ancora per giustificare la propria incapacità di interpretare e accettare il cambiamento in una società che muta ad una velocità che alcuni di noi non riescono a comprendere?

          Chiedo per un amico

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      • ma la finiamo con questo toni e questa insopportabile saccenza? Facciamola tutta pedonale perché il signorino qui non ha la macchina e non si immagina che possa essere un mezzo necessario per qualcuno.
        Allargare marciapiedi, ciclabile e due corsie ordinate, con segnaletica orizzontale corretta senza parcheggi a lato sarebbe stato sicuramente un ottimo intervento lasciando maggiore fluidità del traffico veicolare.

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        • Finché non porenzieranno e di tanto i mezzi pubblici per Milano…non puoi togliere le macchine. Ci saranno sempre. Prova a lasciare la macchina a cascina gobba alle 7.30 del mattino. Impossibile. E questo è solo un banale esempio .

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          • I mezzi pubblici sono stati potenziati direi. Negli ultimi 10 anni sono entrate in funzione M5 e M4 (totalmente in autunno) è giusto cominciare a vedere negare interventi come quello in corso Buenos Aires piano piano in tanti punti della città, quindi.

    • Dai che magari è la volta buona che gli automobilisti, spinti dal disagio smettono di passarci. D’altronde è una via collegatissima dai mezzi pubblici.

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    • Per passare dalla Circonvalla a Loreto, ormai Corso Buenos Aires è da evitare.
      Appena entro (da Porta venezia) mi butto subito in Viale Regina Giovanna e poi in Via Morgagni.

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    • la coda c’è sempre stata ed in teoria verra allargata la carreggiata di un 20cm per permettere il passaggi a tutti i mezzi di soccorso.
      hai scritto la solita cagata da boomer

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        • Sicuramente la seconda, perché le vostre cagate da boomer (anche se avete magari 40 anni, che è anche peggio) stanno immobilizzando questo Paese. Non si và avanti per colpa di persone che non sono in grado di capire e di accettare che il mondo è cambiato.

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    • X, anche tu te le vai a cercare. Lo sai che certe cose non si possono dire! Allineati al pensiero unico almeno per una volta o ti mettono in croce.

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  1. I carico scarico li spostano nelle vie laterali?
    I vigili faranno controlli e multe e rimozioni?
    Speriamo in un progetto pensato bene

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  2. Speriamo che le piante arrivino veramente. La riqualificazione del corso è indispensabile. Farlo come nella foto cioè il più semplice possibile va benissimo.
    Purtroppo oggi c’ è molto traffico e sempre coda cosa che ha aumentato l inquinamento in modo importante, occorre trovare una soluzione o perlomeno impostare i semafori per fare uno scorrimento più efficiente.
    Piazzale Loreto oggi è orribile ma come scorrimento del traffico funziona.
    Attenzione a cambiare la viabilità potrebbe diventare un tappo inestricabile.
    Non costruirei assolutamente niente perché diminuire lo spazio non può giocare, inoltre una Piazza è un patrimonio pubblico non si può utilizzare lo spazio per costruzioni di privati. Direi neanche pubbliche è una piazza dei cittadini quindi solo verde e infrastrutture leggere se necessario. Alberi e panchine e isolare così lo spazio rimasto dal traffico.
    Nessuna costruzione. Ma così non si fa business….

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  3. Sono proprio curiosa di vedere la dimensione delle piante che verranno piantate nei vasi; di solito nei render sono rigogliose, alte e ovviamente danno un bell’aspetto all’insieme. Poi ti ritrovi la pianticella che per essere come nel render ci vogliono 50 anni prima che cresca.

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  4. Ma la domanda che mi faccio è: per un progetto così importante, possibile che si parli di lavori prossimi a cominciare e non si sappia nulla dicasi nulla del progetto che intendono realizzare?

    Ma chi ha predisposto il progetto? Con che competenze?
    A Milano credo ci sia la più elevata concentrazione di studi di architettura d’Italia, alcuni dei quali fra i più grandi, con progetti in tutto il mondo: ma non si possono fare dei concorsi come si deve quando si tratta di modificare arterie di questa importanza?

    Perchè non esiste un’abitudine in questo senso? Per non dire delle prescrizioni.
    Così arriverà un progetto a scatola chiusa, firmato da chissà chi, magari senza le competenze necessarie e dovremo farcelo andar bene perchè è così che si fa in questo sciagurato paese…

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  5. Buongiorno, lavoro in zona Buenos Aires e devo dire che la viabilità è sempre più difficille e caotica,abolirei le piste ciclabili e lascerei perdere alberelli e co.

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  6. Secondo me dovrebbero proprio chiuderla al traffico corso Buenos Aires.

    Questa mossa impedirebbe un sacco di automobili dallentrare in città abbassando notevolmente traffico e nel centro storico corso venezia e San Babila e nella Cerchia circonvallazione mediana.

    Sarebbe molto piu scorrrevole in automobile la città impedendo la immissione di altro traffico da piazzale Loreto.

    Amen

    Portando traffico si incentiva il traffico stesso

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  7. Se stai a casa con il tuo suv, nessun mai investirà le vecchiette, quindi le ambulanze non hanno bisogno di passare.

    Rispondo al tuo commento idiota, con una risposta alla pari. Saluti

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    • Non so a che commento ti riferisci visto che non sai neanche allineare ma credo che sia impossibile essere alla pari al tuo in quanto a idiozia.

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  8. Caspita continuano a riqualificare sempre le stesse zone, eppure non ci sono cittadini di serie A o B, zone come Lunigiana, PonteSeveso, e dintorni a quando una bella riqualificazione?

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  9. E corso Venezia? Da San Babila a Via Palestro parcheggi e ciclabile son pensati davvero male, sia per automobilisti sia per ciclisti che ancor piu per pedoni…

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    • Concordo pienamente. Andrebbe riqualificato tutto l’asse da S.Babila a Loreto almeno. Magari con i lavori della ZTL nel quadrilatero si può fare qualcosa

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  10. Mi auguro che venga rimossa l’illuminazione con le padelle e quella brutta linea di alimentazione a tratti pendente troppo. Bruttissima da vedere.
    Potrebbero optare per dei lampioni magari di buona qualità e design che si armonizzino con la maggioranza degli edifici di valore storico.

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  11. Lo spazio tra gli eventuali vasi è sprecato, non c’è spazio per fermarsi in auto, anche per un veloce carica e scarica. Trovo interessante la riqualificazione delle vie laterali: tipo via Melzo, ma quella di corso Buenos Aires è pessima, come quella di Corso Venezia!!! Che è tutto dire.

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    • Ahahaha eccolo li!

      Quello del veloce-carica-e-scarica…🤣🤣🤣

      È il nuovo “mi fermo un attimino in doppia fila”???

      Ti ho beccato Brigheeellaa che sei!!
      🤣🤣🤣

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  12. Vi dico quale è un problema che crea code e che l’amministrazione non è capace di risolvere con una soluzione adottata in tante altre città.
    Non ridete ma cercate di capire, lo dico a quelli che hanno il “dito rapido”.
    Mi riferisco alle auto che devono svoltare a destra o a sinistra (ma le svolte a sinistra sono poche). Attualmente se un’auto svolta a destra con il verde deve dare la precedenza ai pedoni che anch’essi hanno il verde. Questo crea due problemi: il primo è la sicurezza dei dei pedoni e il secondo è il tappo creato dalla auto, ne basta anche solo una che ha il verde ma non può girare e quindi blocca le auto dietro che vorrebbero proseguire dritto. Teniamo a mente che in corso Buenos Aires ci sono sempre tante persone.
    La soluzione è semplice: pedoni e auto non possono avere il verde contemporaneamente. In questo modo le auto svoltano a destra senza doversi fermare e non si crea il tappo. I pedoni, come avviene in tantissime città, aspettano il verde magari premendo il pulsante di richiesta, e attraversano “in gruppo” insieme ai ciclisti della pista ciclabile.
    Siccome la soluzione è semplice e già sperimentata, i tecnici dell’amministrazione non la mettono in pratica
    Spero di essermi spiegato.
    P.S.: tutto ciò vale anche per altre situazioni simili in altre zone

    Rispondi
  13. Vi dico quale è un problema che crea code e che l’amministrazione non è capace di risolvere con una soluzione adottata in tante altre città.
    Non ridete ma cercate di capire, lo dico a quelli che hanno il “dito rapido”.
    Mi riferisco alle auto che devono svoltare a destra o a sinistra (ma le svolte a sinistra sono poche). Attualmente se un’auto svolta a destra con il verde deve dare la precedenza ai pedoni che anch’essi hanno il verde. Questo crea due problemi: il primo è la sicurezza dei dei pedoni e il secondo è il tappo creato dalla auto, ne basta anche solo una che ha il verde ma non può girare e quindi blocca le auto dietro che vorrebbero proseguire dritto. Teniamo a mente che in corso Buenos Aires ci sono sempre tante persone.
    La soluzione è semplice: pedoni e auto non possono avere il verde contemporaneamente. In questo modo le auto svoltano a destra senza doversi fermare e non si crea il tappo. I pedoni, come avviene in tantissime città, aspettano il verde magari premendo il pulsante di richiesta, e attraversano “in gruppo” insieme ai ciclisti della pista ciclabile.
    Siccome la soluzione è semplice e già sperimentata, i tecnici dell’amministrazione non la mettono in pratica
    Spero di essermi spiegato.
    P.S.: tutto ciò vale anche per altre situazioni simili in altre zone

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  14. Milano è piena di buchi ovunque, sia sulle strade che sui marciapiedi, ma la giunta si preoccupa di piantare alberelli in corso Buenos Aires! Lavori inutili e soldi buttati

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