Con la formazione del nuovo Governo, che Enrico Letta sta presentando in queste ore al Parlamento, sembra proprio che per Expo le cose si stiano mettendo al meglio. A partire dal Primo Ministro designato, sono tante le personalità che vedono in Expo una grande opportunità e non una grana da risolvere tra le pieghe di una Finanziaria.
Emma Bonino, chiamata come Ministro degli Esteri, fu durante i concitati momenti della candidatura, fra le più solerti Ambasciatrici del progetto e riuscì, attraverso la sua fitta rete di contatti, a convincere parecchi paesi del mondo Arabo, che avevano in Smirne una candidatura quantomeno “naturale” per motivi religiosi.
Enrico Letta stesso, si spese parecchio per vincere la competizione ed è significatico che abbia ricordato l’importanza strategica di questo evento, proprio nel discorso programmatico con il quale si rivolge alle Camere; pare infatti che uno dei primi provvedimenti di questo governo sarà la nomina del nuovo Commissario Unico, al quale verranno affidati i compiti più delicati e i poteri commissariali necessari per evitare ad Expo le eventuali complicazioni burocratiche.
Da non dimenticare la figura di Maurizio Lupi, che si occuperà di Infrastrutture e Trasporti (ci si augura riesca a dare impulso allo sviluppo di Malpensa, magari ripensando il sistema aeroportuale milanese) e che ben conosce la realtà lombarda e le criticità delle opere legate a Expo. Enrico Giovannini poi, uno dei saggi chiamati da Napolitano per trovare un intesa tra i partiti e dare un Governo al Paese, è colui che ha inserito Expo tra le priorità da affrontare e che ha riconosciuto la validità strategica della manifestazione che ricordiamo, ha già 128 paesi aderenti.
Speriamo che questo sia davvero un cambio di passo, e che Expo diventi l’opportunità per l’Italia di mostrarsi al meglio in una vetrina prestigiosa e importante.