La storia degli aeroporti milanesi è contraddistinta da una serie di prove discutibili e progetti non del tutto riusciti. E se l’ambizioso progetto di un grande aeroporto internazionale a Milano Malpensa sta lentamente e speranzosamente ricominciando a muoversi (il terminal 3, la nuova tratta diretta per New York, il progetto di estensione del Malpensa Express fino al terminal 2 e la riqualificazione in progress sono alcuni degli importanti traguardi e obiettivi), nonostante le ostilità che purtroppo lo hanno fino ad oggi ostacolato, Milano Linate attraversa da anni un periodo sempre più buio. Complice forse una strategia non integrata tra gli aeroporti: così, lo scalo Orio al Serio di Bergamo, inserito formalmente nel sistema di aeroporti di Milano, ha scippato a Linate tutta l’importante fetta dei voli low-cost, mentre Malpensa ha divorato i grandi voli internazionali e le tratte del business. Insomma, un conflitto su due fronti, dal basso e dall’alto. A Linate sono rimasti perlopiù voli nazionali fin troppo costosi, incapaci di reggere la concorrenza con l’offerta crescente e sempre più competitiva dei Frecciarossa e più in generale del trasporto su ferro.
Da qualche tempo fortunatamente le cose hanno cominciato a muoversi: EasyJet è finalmente arrivata a Linate con tutta l’intenzione di (cominciare a) dare a Linate ciò che avrebbe dovuto prendere già da anni: voli low cost.Che, oggi più che mai, sono tra le fonti numero uno del business di viaggio e trasporto.
Per ora, Linate serve soltanto le tratte con Roma Fiumicino, Londra Gatwick e Parigi Orly. Non è molto, ma è qualcosa. Sono i primi passi. Però Linate non deve accontentarsi: l’ideale sarebbe attirare altre compagnie del settore low cost, come la famosa RyanAir e la meno nota ma altrettanto preziosa WizzAir. Si presume che dal 2015 l’aeroporto sarà meglio collegato grazie alla prima tratta M4 che agevolerà i trasporti verso il centro città e lo integrerà con le linee del Passante ferroviario e dei treni regionali a Forlanini FS. Non si può arrivare all’importante tappa di Expo e dei primi collegamenti metropolitani impreparati: occorre una risistemazione generale, un rilancio dell’immagine, più offerte e più compagnie competitive. Linate può davvero diventare l’aeroporto di Milano così come Malpensa è il grande aeroporto della Lombardia e in generale del Nord Italia.
Se (restando ottimisti) entro il 2018 la M4 sarà completa e servirà direttamente il centro città, Linate sarà collegato come non mai, davvero a due passi dal centro città. 02blog aveva dato notizia a novembre del superamento di Linate da parte di Orio al Serio. Ma perché il grande traffico milanese (e non solo) dovrebbe preferire Orio al Serio, decentrato e a un’ora di navetta dalla Stazione Centrale, atto piuttosto a servire il bergamasco e il bresciano, quando ha un aeroporto così vicino e che sarà sempre più vicino?
Speriamo che l’amministrazione non tardi a comprenderne il potenziale e a studiare una strategia integrata tra questi tre aeroporti così importanti.
Ma per piacere!
Il sistema lombardo e milanese necessita di un grande scalo intercontinentale che non venga scippato da piccoli aeroporti come Linate e in secondo luogo Bergamo.
La logica avrebbe voluto che, aperto Malpensa, Linate venisse chiuso, ma la politica miope milanese e lombarda ha generato un sistema incancrenito.
Non esiste alcuna città europea di un certo rilievo che abbia uno scalo low cost a pochi km dal centro… Di solito sono a decine di km di distanza… Chiediamo il perché?