Milano | Porta Volta – Il nulla urbano di Porta Volta

Mentre sta nascendo il nuovo polo della Fondazione Feltrinelli a Porta Volta, noi ci ritroviamo ancora l’obbrobrio che è il piazzale formato tra i caselli del vecchio dazio e i viale Francesco Crispi e i Bastioni di Porta Volta. Il primo (viale Crispi ) alberato e abbastanza decente e ordinato, il secondo alberato solo da un lato e nella parte centrale si ritrova con un bruttissimo parcheggio delimitato da un guardrail.

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Porta Volta costituiva lo sperone settentrionale delle mura cinquecentesche. In origine, qui non vi erano aperture né porte. Tuttavia, con l’inaugurazione del Cimitero Monumentale nel 1866, si rese necessario creare un accesso adeguato a un luogo di tale importanza. Fu quindi realizzato il “Viale al Nuovo Cimitero”, che in seguito assunse il toponimo di via Ceresio. Per aprire questo viale, venne creato un varco nello sperone delle mura, permettendo al percorso di proseguire fino a largo La Foppa e creare un rettilineo con via Alessandro Volta. Successivamente, la porta fu arricchita con due caselli daziari.

Alla fine dell’Ottocento, il piazzale aveva un aspetto elegante: sui resti dei bastioni furono ricavati due viali alberati rialzati, trasformati in incantevoli passeggiate.

Con il tempo, però, la città continuò a crescere e nuove esigenze influenzarono le trasformazioni di questa zona. Serviva spazio per ospitare il capolinea dei tram extraurbani, che permettevano ai primi pendolari di raggiungere Milano. Così, nel 1881, la giunta comunale decise di spianare il bastione e le passeggiate sopraelevate per fare spazio ai binari della Tranvia Milano-Carate/Giussano.

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Nel 1952 la municipalizzata decise di unificare il capolinea per Giussano con quello della linea per Limbiate. Le due linee si attestarono in una stazione fornita di un moderno fabbricato viaggiatori (il famoso locale ATM), progettato dall’architetto Arrigo Arrighetti. Il 16 ottobre del 1958 il capolinea fu arretrato in via Valtellina (solo sei anni dopo la trasformazione del capolinea sui bastioni), a seguito della costruzione del nuovo cavalcavia sulla stazione di Milano Porta Garibaldi, il cui grado di pendenza non facilitava il superamento delle rampe da parte dei convogli a forte composizione. Quindi al posto della stazione vennero portati degli autobus e il resto della superficie trasformato in parcheggio, quello che ancora vediamo oggi.

Ecco perché oggi questo lo possiamo considerare un non luogo, un posto dove nessuna amministrazione finora si è prodigata a sistemare in modo decente. Forse siamo ad una svolta, visto che il cantiere alla Feltrinelli porterà nuova vita al piazzale… speriamo non solo nella parte di loro competenza, ma all’intero luogo.

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PS: il locale ATM trasformato come è stato fatto, per noi è un inno al cattivo gusto, le linee semplici e decise del progetto di Arrigo Arrighetti si sono perse aon l’aggiunta del piano superiore e tutti i tipi di marchingegni aggiunti in seguito. Un peccato.

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Abbiamo trovato un progetto di TRM Civil Design per la riqualificazione dei Bastioni di Porta Volta, onestamente il nostro sogno sarebbe vedere più verde, almeno avrebbero potuto pensare a piantumare un filare d’alberi anche sul lato dispari della via.
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La situazione attuale

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