A Porta Romana esisteva, lungo il corso, all’interno delle mura una chiesa di fine Quattrocento dedicata a San Rocco. Edificata per richiedere al Santo la protezione dalla peste, vista la sua presenza vicino all porta d’accesso alla città. La chiesa potrebbe essere sorta su una cappella dedicata a San Sebastiano e a San Rocco edificata per volere di Galeazzo Maria Sforza mezzo secolo prima. La chiesa presentava il fianco lungo il corso di porta Romana volgendo l’abside verso la porta e aveva tre navate in origine. Nel 1616 le fu assegnato il titolo di parrocchia e nel ‘700 perse una navata per lasciar posto al corso rettificato e allargato. La chiesa con le forme barocche semplici sopravvisse fino al 1786, data della sua soppressione. Quindi la successiva e definitiva demolizione, avvenuta vero il 1790. Dopo la soppressione le opere d’arte e arredi sacri della chiesa furono trasferiti nella nuova chiesa di San Rocco al fopponone, presso l’attuale viale Sabotino, che fu edificata nel 1791 nell’attuale via San Rocco. L’unica opera di valore superstite della chiesa di San Rocco è un polittico di pittura ad olio su tavola di Cesare da Sesto risalente al 1523, identificato semplicemente come Polittico di San Rocco, oggi in parte conservato ai musei del Castello Sforzesco. Vi è anche una Madonna di San Rocco conservata all’interno di Sant’Andrea dovrebbe provenire dall’antica chiesa.
Anche la seconda San Rocco venne demolita, perché all’inizio del 1900 iniziarono i lavori per la nuova parrocchia, molto più grande per accogliere i nuovi fedeli della crescente città.




Altre immagini più recenti di San Rocco in Viale Sabotino, sul lato destro si trovava la Chiesa di San Rocco con il Campanile. Nel 1912 fu chiusa dopo la costruzione nel 1902/4 della Chiesa Sant’Andrea (in Via Crema) e fu demolita nel 1954. Nella seconda foto si nota il campanile sullo sfondo, ancora presente nel 1913
Infatti poco lontano dalla seconda San Rocco venne iniziata la costruzione della grande parrocchia su progetto dell’Ing. Cesare Nava. Il terreno scelto era in parte quello del vecchio camposanto della Parrocchia di san Rocco, chiuso nel 1826.

Sopra il presbiterio spicca il ciborio, realizzato dalla Scuola Beato Angelico integrando in esso anche due colonne di antica provenienza come per il pulpito e le acquasantiere. Il pavimento delle navate è in marmo bianco di Carrara e grigio Bardiglio, mentre le pareti laterali sono coperte fino a un’altezza di 2,60 m da lastre di rosso di Verona.
Ma i lavori erano continuati a più riprese nel periodo intercorrente: la pavimentazione del presbiterio è stata rifatta nel 1980 ( in Botticino e Nero Occhiolino) e nel 1982 era stata rivista la copertura in coppi del tetto.
Recentemente è stata sottoposta ad un intervento conservativo e di restauro, condotto dagli architetti Laura Rossi e Claudio Musolino, recuperando quanto l’inquinamento e la trascuratezza hanno nel frattempo ammalorato.
Come mai, urbanfile, non si riescono ad aprire le foto di questa pagina riguardanti la chiesa di Sant’Andrea e San Rocco? Ci sono i riquadri ma sono bianchi….. roberto.sincich@fastwebnet.it o Roberto Sincich Faceboock
Forse è stato un problema temporaneo.
Non ero a conoscenza della storia della chiesa di S.Rocco, sapevo soltanto che la Madonna di S.Rocco dentro la chiesa di S.Andrea proveniva dalla precedente chiesa che era stata demolita.
Un articolo esemplare, curato ed molto esplicativo; belle le fotografie sopratutto quelle “storiche” sull’incrocio tra la via Crema via Piacenza e via Giulio Romano.
Interessantissime e bellissime le ipotetiche ricostruzioni che potrebbero in effetti essere molto vicine alla realtà di allora.
Ottimo servizio.