Milano | Bottonuto – Se piazza Diaz fosse pedonale…

Qualche settimana fa l’assessore all’urbanistica del 1° Municipio, Mattia Abdu, aveva lanciato una specie di sondaggio su Facebook chiedendo cosa ne pensassero i cittadini  del fatto di rendere pedonale o semi-pedonale piazza Diaz e via Marconi (via Marconi è la piccola via tra i due Arengari, per chi non lo sapesse).

Naturalmente la cosa ha riscosso grandi approvazioni.

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Noi ne avevamo discusso proprio durante la nostra intervista all’assessore fatta qualche settimana fa. Purtroppo sotto piazza Diaz c’è un parcheggio costruito nel 1958/59, naturalmente realizzato con criteri di allora, che rende impossibile piantarvi alberi di grandi dimensioni a causa della soletta sottile.

Il parcheggio occupa l’intera superficie della piazza, sino a lambire i palazzi ai lati; per giunta anche l’accesso – ora camuffato da cespugli –  è stato creato al centro della piazza che, grazie al cielo, è stata resa più bella sul finire degli anni Settanta con la sistemazione a verde della parte centrale e con il bel monumento all’Arma dei Carabinieri disegnato da Luciano Minguzzi nel 1980.

La Piazza, nonostante si trovi a due passi dal Duomo, come tutta la parte a sud del Centro pare soffrire di isolamento e di scarsa vivibilità (le grandi arterie commerciali si trovano tutte a Nord, a Est o a Ovest del Duomo, mentre la parte meridionale della città da decenni è il brutto anatroccolo, che stenta a rigenerarsi, salvo alcuni casi isolati).

Cosa si potrebbe fare ora per valorizzare questo spazio? Naturalmente ci vorrebbe uno studio approfondito che possa capire cosa sia fattibile o meno ma pensiamo che sarebbe bello anzitutto spostare il capolinea del tram 24 in modo da eliminare il problema del transito del mezzo in via Marconi, che si potrebbe rendere completamente pedonale e abbellire con la piantumazione di alberi ad alto fusto.

Si potrebbero poi pedonalizzare anche le vie Dogana e Cappellari, che attirerebbero più locali e ristoranti rispetto a quelli già esistenti.

Per Piazza Diaz si potrebbe ridurre lo spazio destinato alle vetture, consentendo il transito solo a chi usufruisca del parcheggio o ai taxi per accompagnare i clienti nei vari hotel che si affacciano sulla piazza. Al centro si potrebbe lasciare la grande aiuola che camuffa il parcheggio e creare, ai lati, aiuole con alcune piante in vasi e panchine.

Di conseguenza, anche le Vie Maurizio Gonzaga e Flavio Baracchini (i bracci divergenti della grande Y rovesciata che forma il cuore del quartiere con Piazza Diaz) potrebbero essere ingraziosite con piccoli alberelli.

Aggiungeremmo a questo il nostro (di Urbanfile) sogno di vedere alberate Via Larga e Via Albricci fino al Verziere. Chissà mai che qualche assessore lungimirante preveda una tale rivoluzione che faccia digerire un po’ a tutti quest’area moderna che ha preso il posto di un antico cuore, il Bottonuto.

Abbiamo provato ad alberare e trasformare piazza Diaz, naturalmente gli alberi in via Marcono si potrebbero piantare in questo modo solo se il tram non passasse più da queste parti.

Di seguito la visione della piazza da Piazza del Duomo: ora e dopo

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Via Dogana col capolinea del tram.

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Il tratto di via Marconi che potrebbe ospitare un boschetto.

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Questa invece è come potrebbe diventare piazza Diaz se al posto dei parcheggi ci fosse un marciapiede più ampio con aiuole. Naturalmente nella versione attuale e nella versione trasformata.

Ricordiamo che questo non è un progetto, ma un suggerimento creato da noi, che non siamo architetti.

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Bottonuto – Se piazza Diaz fosse pedonale…”

  1. Ma il parcheggio di Piazza Diaz è privato o Comunale in concessione?

    Perchè non ce l’ha mica ordinato il Dottore di tenerci una struttura obsoleta a 50metri dal Duomo solo per parcheggiarci 500 auto. Si può ristrutturare o anche spostare o riconvertire.

    Ad esempio non so se è fattibile per via della M3 ma forse si potrebbero spostare in sotterraneo il capolinea del tram di Cappellari e magari parte delle linee che al momento uccidono Piazza Missori (la povera piazza è uno svincolo di tram assolutamente invivibile purtroppo).
    A quel punto l’area compresa tra il Teatro Lirico, Piazza Diaz, Piazza Missori e Piazza San’Alessandro potrebbe cominciare a risorgere.

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  2. Bei rendering per una piazza dalle potenzialità inespresse.
    Non concordo, invece, sull’eliminazione dell’anello tranviario: occupa un’area ridottissima della piazza e trovo che, soprattutto nel tratto di via Marconi, sia ben sistemato ed abbellito dall’aiuola che lo costeggia.

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  3. Complimenti, le vostre visualizzazioni parlano da se. E’ assurdo che in vicinanza del duomo ci sia una piazza così mal messa. Potrebbe diventare un luogo pedonale, verde e commerciale, magari con qualche idea originale e moderna ( vista l’architettura degli edifici) Mi auguro anche che prima o poi quel grattacielo venga rivisto, è in una posizione unica e strategica, con una meravigliosa terrazza sulla cima.

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  4. Sì per la pedonalizzazione e le aiuole, ma NO per gli alberi ad alto fusto. Perché devo rinunciare alla libera vista del grattacielo Martini e dei palazzi circostanti, per vedere un bosco? Una città è fatta di architetture che ne delineano l’essenza.

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    • Non è vero.
      Le città moderne, dal 6- 700 ad oggi, sono fatte anche di verde e, soprattutto, di alberi e in particolare di alberi ad alto fusto.
      E’ ora di smetterla di avere come unico modello di spazio urbano di qualità la piazza medioevale totalmente pavimentata.
      Perché allora dovremmo anche imporre edifici non più larghi del lotto gotico, facciate decorate, forma della piazza irregolare.
      Tutte cose che rendono belle le piazze medioevali anche quando sono senza alberi.
      Inoltre la vista del “grattacielo” da piazza del Duomo è ben poca cosa, La cosa da salvaguardare è la vista “dalla” terrazza Martini.

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  5. Alberi a tutto spiano e sempre più.
    Grazie di esistere urbanfile.
    Bellissimi rendering.

    Faccio notare come in tutte le città piccole e grandi di Francia, che non è un paesino, ci sia laclassica piazza del parcheggione sotterraneo.
    Ossia un modello urbanistico d’eccellenza dove si lascia il parcheggio sotterraneo si ma in superficie si disegnano solo strade a una corsia larga quanto una autovettura, proprio come nei vostri progetti.
    Una corsia in entrata dal parcheggio e una in uscita.
    Nessuna possibilità di sosta in superficie.

    L’area di piazza soprastante diventa un luogo esclusivo dei pedoni e intorno si sviluppano ristoranti, bar e caffè che invadono la piazza.

    Spesso sono anche interdetto con dei pilomat.
    ..
    Direi che poi incominciare a fare una buona e cara terraformazione del lato sud Duomo per poi arrivare a terraformare anche via larga e ricucire sia da mettere in agenda.

    Pierfrancesco maran adesso è all’urbanistica, spero che si dia delle priorità su questo punto.
    Ottimi

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  6. Mi piace il termine terraformare, rendere finalmente vivibile la città ma serve più coraggio. Quell’orrido parcheggio si può anche chiudere, i suv nemmeno riescono più a entrarci tanto è vecchio e obsoleto. Via le auto da tutta la zona e perché non pensare a una copertura della piazza stile british museum di Londra? Diventerebbe un’attrazione turistica, una specie di galleria Vittorio Emanuele 2.0 con servizi, negozi, ristorazione

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