Milano | Trasporti: la rivoluzione delle linee in primavera

2017-01-28_Cordusio_Tram

Ci siamo, dopo i “rumors” (voci) di qualche giorno fa, riguardanti la rivoluzione dei trasporti milanesi, adesso ci sono alcune conferme e modifiche da parte di ATM.

L’Assessore alla Mobilità, Marco Granelli, ha precisato ai giornali: “le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi erano solo proposte tecniche che non ci hanno soddisfatto, perché la nostra scelta è quella di tutelare al massimo il trasporto pubblico. Non ci sarà quindi nessun taglio e nessun prolungamento dei tempi di attesa“.

Dopo la prima stesura e la sua bocciatura, i tecnici del Comune ci riprovano. Per recuperare  2,5-3 milioni di euro che dicono essere necessari alla nascita della linea 35 (Molino Dorino-Affori Nord) che collegherà i quartieri periferici a Nord Ovest alle linee 1 e 3 del metrò (seppure, a dirla tutta, le stesse siano già collegate dalla linea 40 che parte da Bonola invece che da Molino Dorino)

Questa attenzione ai conti (che alcuni fonti giornalistiche attribuiscono al rigore imposto dall’Assessore al Bilancio, Roberto Tasca)  ha portato ATM a ridurre già le corse notturne (eliminandole nei giorni feriali, escluso il venerdì) e ora a rivedere e riorganizzare le linee di superficie. I tagli riguarderanno la razionalizzazione dei tratti centrali di 5 linee tranviarie. Al contempo saranno potenziati, a quanto affermato, i collegamenti con il centro operando modifiche a 17 linee.

Saranno spostati dei capolinea, come quelli del 15 (proveniente da Rozzano) e 24 (da Ripamonti): il 15 sarà portato in via Dogana, dove oggi si attesta il 24, mentre il 24 farà capolinea in piazza Fontana, dove oggi al contrario termina il 15. Non ci sono chiari i motivi di questo ‘scambio’; probabilmente con questa modifica riescono a razionalizzare qualche corsa senza incidere sul servizio, ma sono pure congetture.

Ci sarà, poi, un nuovo tram (numero da definire) che nascerà dalla fusione delle linee 19 (Roserio-Cairoli) e 23 (p.zza Fontana-Lambrate) che farà il percorso Roserio (ospedale Sacco) – VI Febbraio – centro città (Duomo-Orefici/Mazzini/Larga) – porta Vittoria – p.zza 5 Giornate – Lambrate.

Il tram 27, infine, non terminerà più in piazza VI Febbraio ma farà capolinea in p.zza Fontana, sempre provenendo da v.le Ungheria (attestando due grossi tram in piazza Fontana).

Quanto ai bus, si parte dalla linea 73 (Linate-Centro) che farà capolinea in piazza Diaz, anziché in corso Europa, interessato dal cantiere di M4. Sarà potenziata la linea 86 con nuove corse da Adriano a Precotto, in attesa del prolungamento del tram 7 verso Cascina Gobba. Nel quadrante Est ci sarà il prolungamento della linea 45, quartieri Ponte Lambro, Forlanini, Aquabella/Argonne, Città Studi prolungata a Lambrate M2 attraverso Mezzofanti – Murani – Golgi – Lambrate M2, collegando i quartieri di Ponte Lambro e Forlanini con le linee ferroviarie alla fermata Forlanini FS (S5 – S6 -S9), Città Studi e Lambrate M2 (prolungamento da Forlanini verso Lambrate rispetto a oggi che rimane su viale Corsica e c.so 22 Marzo, senza nessuna connessione metropolitana e su tratta dove esistono altre linee verso il centro). A Sud viene modificata la linea 46 che in uscita da Milano entrerà nel quartiere Binda-Famagosta invece che transitare in autostrada, previa la realizzazione di alcune opere stradali propedeutiche. Infine la linea 80 prolungherà metà delle corse da Quinto Romano (attuale capolinea) a Figino – Molino Dorino – piazzale Cimitero Maggiore, collegando meglio il quartiere di Figino con l’asse di via Novara.

Altro scopo dell’operazione è l’attivazione dell’asservimento semaforico. Per alcune linee (individuate dal PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – come linee di forza), come 4, 7, 9, 12, 14, 15, 24, 27 e 41, il semaforo diventerà verde a favore del mezzo pubblico quando questo si approssimerà all’intersezione semaforizzata, rendendo il percorso più veloce e puntuale.  Sono più di venti anni che si parla di ‘asservimento semaforico’ per le linee di superficie milanesi; asservimento presente da almeno altrettanto tempo in molte città europee e, ormai, anche in alcune città d’Italia. Speriamo che questa sia la volta buona (attuazione completa prevista nel 2018).

La rivoluzione partirà con la primavera e, a detta dell’Assessore, non ci sarà il diradarsi delle corse nei giorni festivi, come anche era stato ventilato dalle indiscrezioni circolate ultimamente. Smentita anche la soppressione della linea 2 e soprattutto la voce che voleva che il passaggio dei tram da piazza Cordusio fosse eliminato (mandando in tilt l’intero assetto tranviario milanese, aggiungiamo noi). Qualcuno suggeriva che fosse una decisione ‘spinta’ dalle pressioni dei proprietari degli edifici che vi si affacciano: indiscrezioni senza fondamento, quindi.

Questo il piano, per quanto fin qui illustrato. Alcuni aspetti ci lasciano perplessi e di altri attendiamo di vedere gli effetti reali.

Certo è che, polemiche e indiscrezioni a parte, ci rimane la sensazione che il tutto sia stato comunque dettato da esigenze di bilancio. A scapito del servizio? Speriamo che la riorganizzazione, come è stata pensata, invece lo mantenga inalterato, o addirittura lo migliori, come prospettato. Vogliamo essere fiduciosi.

 

Rete_Tram_Milano_2015

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

9 commenti su “Milano | Trasporti: la rivoluzione delle linee in primavera”

  1. Oggi ho guardato alla fermata gli orari del tram 14 alla domenica: ogni 12 minuti dalle 15 alle 18. Altrimenti frequenze teoriche dal quarto d’ora in su.

    Questo significa tram sempre strapieni e attese di mezz’ora al primo intoppo nel traffico.

    E poi si stupiscono se la gente incattivita e abbrutita usa l’auto e fa ironia se sente l’Assessore che dice che non taglia le frequenze nei giorni festivi.

    Rispondi
  2. Quindi ricapitolando, rispetto alle voci di qualche giorno fa:
    -il 2 resta così com’è;
    -si invertono i capolinea di 15 e 24;
    -si fa un bel mischione col 19 e il 23;
    -il 27 viene limitato in piazza Fontana.

    3 questioni:
    -che senso ha invertire 15 e 24? Voler dare un capolinea migliore al 15? E gli utenti del 24? Cosa sono? Poracci? Non meritano anche loro un capolinea decente?
    -ho paura delle future frequenze di questo 19+23, specialmente nei festivi.
    -il 27 perde completamente ogni interscambio con la metropolitana, attestandosi in un capolinea scomodo e decentrato. Almeno queste perdite vengono compensate dalla 73 in Piazza Diaz.

    Per il resto in molti casi si ritorna a situazioni precedenti (vedasi le modifiche alle varie 70-77-82), in altri si prolungano linee o se me creano di nuove.
    Sul prolungamento della 45 a Lambrate mi interessa capire se continuerà a transitare per il Quartiere Forlanini, allungando sensibilmente il percorso.
    Speriamo che la notizia dell’asservimento sia vera.

    A margine, sono curioso di sapere quale sarà il destino della 73 una volta aperta M4.

    Rispondi
    • Il destino del 27 è di non interscambiare mai con la metropolitana: non solo adesso ma nemmeno fra 5 anni quando la MM4 sarà finita: il 27 ci passerà sopra alla Sormani ma le fermate più vicine saranno San Babila e Policlinico, che è pressappoco la stessa distanza che c’è tra Piazza Fontana e Duomo adesso: non riesco ancora a capacitarmi di una simile fesseria che taglia fuori il Palazzo di Giustizia dalla rete metropolitana.

      Rispondi
      • Continuo a ritenere assurda la scelta di non realizzare una fermata della M4 sotto largo Augusto. Ok che è vicina a San Babila, ma serve ambiti ben differenti, oltre all’interscambio con la rete tram Est.

        Nel frattempo zitta zitta ATM ha cominciato a tagliare le frequenze festive dei tram.

        Rispondi
        • Si è verissimo, basta vedere i cartelli alle fermate dove son comparsi “nuovo orario dal 30.1.17 o dal 23.1.17” con le frequenze festive tagliate. Ho controllato stamattina sul 2 e 12 e non ci volevo credere.

          Ecco perché a primavera non taglieranno le frequenze…le han già tagliate in inverno!

          Rispondi
    • Teoricamente l’asservimento sulla 90/91 DOVREBBE essere già attivo da qualche anno (forse dai tempi della Moratti).
      Non è presente su tutta la linea e onestamente non ho idea di come stia funzionando, non prendendo mai la circolare. Ripeto, in teoria dovrebbe già esserci, in pratica bo

      Rispondi
      • IO direi, come prima cosa, di destinare le corsie preferenziali esclusivamente a mezzi pubblici/, taxi e mezzi di soccorso e stop! Che poi è per quello che sono nate. Purtroppo da quando De Corato ha fatto il “danno” nessuno ha avuto più il coraggio di ripristinare le cose. E poi non capisco… non hanno i soldi per il trasporto pubblico e li hanno per p.zza Castello ?

        Rispondi
  3. il piano taglio tram, quello originale e neanche completo, ossia quello uscito come “voci”, a mio parere è stato solo rimandato per la necessaria revisione e potenziamento dei sistemi per attivare l’asservimento semaforico su più linee e soprattutto per risolvere le criticità in centro.

    Rispondi

Lascia un commento