Siamo ripassati dopo un anno circa (era luglio 2016), da via Voltri alla Barona e, sorpresa, le residenze di edilizia convenzionata sono state assegnate e occupate in parte, mentre il resto è rimasto all’abbandono, anzi, peggio e così abbiamo fatto un reportage fotografico che abbiamo dovuto suddividere in due parti per mostrare lo stato d’abbandono del verde di questa porzione di città.
I “Giardini di via Voltri”, sono composti da 319 appartamenti, di cui 193 in vendita convenzionata a 2200-2300 euro/mq e i restanti in affitto a canone moderato o sociale, distribuiti in 6 edifici, la superficie totale è di 27.000 mq inserita in un’area verde di circa 9mila mq.
Ma la questione non riguarda le residenze, bensì il giardino e lo spazio pubblico realizzato a scomputo oneri e che doveva esser consegnato assieme alle residenze.
Il verde si collega al giardino di via Ovada/Voltri già realizzato anni fa e che ora è deturpato dal recinto distrutto e abbandonato che circonda il “nuovo” giardino aggiunto col nuovo insediamento. Le foto che abbiamo raccolto mostrano il giardino esistente già attrezzato con area cani e area bambini, affiancato dalla boscaglia selvaggia nata nella nuova porzione, già sistemata e pronta da oltre un anno ma rimasta misteriosamente chiusa (in teoria) alla cittadinanza.
Naturalmente abbiamo visto con nostro rammarico che alcuni alberi nel frattempo sono seccati.
Cosa sarà mai successo? Cavilli burocratici? Possibile ridurre così uno spazio ben sistemato?
Forse non siamo a Porta Nuova o a Tre Torri-CityLife, dove lì i soldi (privati) stanno sistemando a dovere ogni spazio urbano, compresi i due nuovi parchi pubblici.
Seguirà a breve l’altro articolo che mostra il resto del giardino pubblico interdetto.