Dopo la copertura e le facciate, si completerà la messa in sicurezza delle parti esterne dell’edificio
Nuovi interventi per il recupero del Palazzo della Ragione in piazza Mercanti. La Giunta ha approvato i progetti della terza fase di lavori che interesseranno i serramenti esterni. In particolare si tratta di 18 finestre ellittiche che si trovano nella porzione di Palazzo conosciuta come sopralzo teresiano (l’ultimo piano compreso tra la fascia marcapiano e il sottogronda del tetto).
Verranno sottoposte a lavori di restauro conservativo, che comprenderanno le fasi di ripulitura preliminari, l’asportazione dei precedenti strati di vernice e di pittura, lo smontaggio dei serramenti, la loro revisione e rimessa a nuovo. Nel complesso, l’importo dei lavori è stimato in 1,5 milioni di euro e la durata prevista è di 270 giorni.
Gli interventi seguiranno quelli che, nei mesi scorsi, hanno riguardato in somma urgenza per motivi di pubblica sicurezza la copertura, il sottogronda e la fascia marcapiano (prima opera). E partiranno al termine di quelli che, in questo periodo, interessano invece le facciate, in particolare gli intonaci e gli elementi ornamentali con l’obiettivo di rinsaldarli, dato che il sistema di fissaggio aveva ormai perso efficacia rendendoli privi di adesione (il cantiere proseguirà fino all’autunno).
Con il recupero delle finestre, si chiuderà la messa in sicurezza degli esterni del più antico palazzo civico di Milano, delicato e di grande pregio, la cui costruzione come portico aperto per le assemblee cittadine, gli arbitraggi e le ordinanze iniziò in piena età comunale, nel 1228. Il sopralzo, invece, destinato ad ospitare l’Archivio notarile, venne eretto nel 1771, durante il regno di Maria Teresa d’Austria.
Una volta concluso il restauro dell’esterno dell’edificio, resteranno da progettare la sistemazione interna degli ambienti, l’adeguamento impiantistico, la rivisitazione e il riordino della Loggia dei Mercanti.
Prima di questi ultimi interventi, il Palazzo della Ragione era stato oggetto di importanti lavori di consolidamento strutturale, restauro conservativo e architettonico tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta, diventando da allora spazio espositivo deputato ad ospitare importanti mostre fotografiche.
Tutti i lavori di recupero all’ex Broletto, uno dei Palazzi simbolici della città e uno dei più importanti riferimenti attrattivi, vengono eseguiti in accordo con la Soprintendenza ai Beni architettonici.
Anche se la Sovrintendenza alle Belle arti ha bocciato il progetto riproposto da Anpi per la chiusura della loggia con delle vetrate.
Infatti il Comune ha più volte espresso la volontà di mettere lo spazio porticato a protezione, perché utilizzato spesso come luogo per bivacchi e minzioni.
Il porticato, un tempo, prima delle trasformazioni e l’apertura di via Mercanti alla fine dell’Ottocento, si trovava allo stesso livello della piazza, abbassata per portarla allo stesso livello di piazza del Duomo e di Piazza Cordusio.