Milano | Città Studi – Piazza Leonardo da Vinci, secondo lotto: aggiornamento febbraio 2019

Nel settembre dello scorso anno sono partiti i cantieri per la riqualificazione della seconda parte del grande piazzale Leonardo da Vinci a Città Studi. Oramai siamo giunti a un buon punto, come si può vedere dalle foto qui di seguito.

Prima parte ultimata è quella coi giochi per i bambini lungo il lato della Scuola Primaria Leonardo da Vinci. Ora si attende il completamento dei lavori su tutta la piazza per festeggiare un percorso di collaborazione pubblico/privato (la piazza è realizzata a scomputo oneri da operatori privati) che – sebbene con tempi un po’ più lunghi del previsto – sta riportando qualità in una piazza/giardino che da tempo attendeva di essere riqualificata e che completerà il buon lavoro fatto qualche anno fa nell’altra parte della piazza, quella di fronte al Politecnico. 

(Le foto che seguono sono di Valeria Borgese e Francesca Zanasi Gabrielli Panza)

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Città Studi – Piazza Leonardo da Vinci, secondo lotto: aggiornamento febbraio 2019”

  1. Wow..

    E finalmente vedo che qualcuno ha capito l’importanza dei dissuasori.
    Ormai alla favoletta che si tolgono le auto con le multe non crede piu nessuno.

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  2. Buongiorno, abito in piazza Leonardo da Vinci 3 e non capisco cosa ci sia da festeggiare. I lavori recenti sul lato opposto alla scuola elementare hanno comportato l’eliminazione di 1500 mq di prato e alberi a vantaggio di un vialone di CALCE largo assolato del tutto inutile e di una distesa di terra al momento brulla.
    Per compensare pare siano stati piantati una cinquantina di alberelli, ma sono minuscoli e servirà molto tempo perché la piazza torni fresca e verdeggiante come prima.
    Posso sapere chi è l’autore del progetto? Qual è il senso di quella spianata? Come si può nel XXI secolo, in una grande città gravata da problemi di inquinamento e polveri sottili, eliminare spazi verdi?
    Grazie fin da ora per la sua risposta.
    Marina Rotondo

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