Milano | Lazzaretto – Completato il parcheggio di via Zarotto

Alla fine l’orrenda via Zarotto, a lato della piscina Cozzi nel quartiere del Lazzaretto di Porta Venezia, è stata riqualificata grazie anche al nuovo parcheggio sotterraneo.

Al posto del parcheggio a raso, ora ci sono aiuole e panchine. Forse, nostra considerazione, ci poteva essere comunque meno area pedonale e più verde, visto che la vicina via Manuzio, già interessata da un parcheggio interrato, è largamente pedonale. Le alberature qui piantate, naturalmente non saranno mai di grandi dimensioni, perciò, vedere un po’ più di “manto” verde, forse sarebbe stato meglio.

L’area è stata impreziosita da pannelli che ricordano due grandi architetti del Novecento, qui presenti con due loro opere:

Luigi Walter Moretti (Roma, 22 novembre 1906 – Capraia Isola, 14 luglio 1973) il quale è presente in via Zarotto con la Casa-albergo di via Lazzaretto, realizzato nel 1947/50.

E l’altrettanto grande architetto Luigi Lorenzo Secchi (Avenza, 16 marzo 1899 – Milano, 16 febbraio 1992) che qui è presente con la stupenda piscina Cozzi, realizzata nel 1934.

Piscina che, come si vede, andrebbe un po’ restaurata (sotto le scalinate del complesso natatorio.

All’appello, comunque, manca ancora la parte retrostante la piscina, Via Camillo Finocchiaro Aprile, che connette la rinnovata Via Antonio Zarotto con Via Aldo Manuzio.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

21 commenti su “Milano | Lazzaretto – Completato il parcheggio di via Zarotto”

      • Era un parcheggio di Albertini (ovviamente, altrimenti li ci facevano l’urbanistica tattica con la vernice a pallini per terra 🙂 )

        Sospeso nel 2007 per problemi strutturali con la piscina.
        Non son riusciti a cancellarlo come tanti altri e quindi nel 2020 eccolo arrivare!

        Tutto è bene quel che finisce bene.

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        • Anonimo delle 14.51, mi hai tolto le parole di bocca!
          Mi par di sentire quei dementi di sinistra che dicono “i parcheggi portano più traffico. Bisogna abolirli”.
          Che è un po’ come dire che i letti di ospedali attirano malati. Meglio farli scomodi e senza brande.
          Ecco la sinistra italiana

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          • Gli insulti tieniti per te, Sì Tav (peraltro alla TAV sono favorevole anch’io, pensa).
            Sui parcheggi di Albertini si può pensarla in maniera variegata, di certo l’attuazione è stata molto lacunosa, tanto che siamo ancora qui a parlarne. Sono contento che per progetti nati male come quelli, Pisapia avesse deciso di porre una deadline. Quanto ci saremmo dovuti portare avanti ancora quei cantieri semi-fermi?

  1. Bella ‘sta cosa delle targhe per gli architetti. Complimenti davvero a chi ha avuto l’idea.
    Perché le alberature non saranno mai mai di grandi dimensioni? Che specie di alberi hanno piantato?

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  2. Sì, chiedo venia, mi sono sbagliato. Ero convinto che ci avessero messo di più. Mi sono consuo con il buco adiacente in Viale Tunisia. Dovevano costruire un hotel e invece è rimasto un buco orrendo. The gh’è rasun

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  3. Ora tocca a noi cittadini e alle forze dell’ordine proteggere le poche aiuole e i pochi alberi da maleducati, cacche di cani, ubriaconi, writers etc.

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    • Basterebbe non fare entrare africani di ogni risma e romeni malavitosi per avere risolto 3 quarti dei problemi di criminalità. Poi basterebbe che la sinistra non avesse varato quella maledetta misura “svuotacarceri” per poter camminare per Milano senza problemi

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      • Mah, non ne farei una questione di nazionalità,

        Delinquenti e maleducati ce ne sono anche tra gli italiani. Come bravi e onesti ce ne sono anche tra gli stranieri.

        Per mantenere il decoro ci vorrebbe più presidio sia della Polizia Municipale sia di noi cittadini contro i maleducati di ogni nazionalità

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  4. continuo a pensare che avrei invertito il senso di marcia. in questa maniera arrivando da piazza della repubblica si poteva provare nel parcheggio di manuzio e in caso girare in tunisia e risalire da zarotto nel secondo parcheggio… non l’ho capito tanto. abitando davanti mi ricordo quando con entrambe le strade a doppio senso si poteva girare intorno alla cozzi ed era molto più comodo anche perchè ultimo tratto di lazzaretto verso bastione è preferenziale del tram quindi per arrivare c’è un bel giro

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  5. beh, ancora una volta il piano Albertini si è dimostrato lungimirante e efficace; Via Zarotto e Via Manuzio, grazie ai parcheggi interrati hanno ora un aspetto piu’ armonioso e decoroso, con una sistemazione in superficie gradevole e funzionale; chissà che in primavera in Via Zarotto vengano messi a dimora fiori o arbusti, speriamo………comunque un lavoro di tutto rispetto, dimostrazione che quando efficienza, concretezza e buon governo vanno a braccetto i risultati ottenuti sono esemplari, e degni delle migliori città europee; per converso pregiudizi ideologici, inconcludenza e incapacità (chi vuole intendere intenda) portano solo aria fritta e parole a vuoto.

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