Finalmente a Milano potrebbero esserci delle stazioni artistiche come quelle di Napoli o Stoccolma. Questo è l’obbiettivo di Arte4.
Infatti M4, Concessionaria del Comune di Milano per la progettazione, realizzazione e gestione della Linea 4 della metropolitana, lancia un bando a tempo indeterminato per interventi di natura creativa e artistica, sia permanenti sia temporanei, da realizzarsi nelle Stazioni della Blu.
L’obiettivo è trasformare le aree della M4 in spazi urbani d’interesse e voler migliorare il territorio cittadino, considerando tale anche quello sotterraneo. Arte4 potrà restituire ai milanesi e a tutti i viaggiatori uno spazio non solo funzionale ma anche confortevole ed attrattivo.
Le manifestazioni di interesse potranno essere inviate da privati cittadini, imprese, fondazioni, enti e istituzioni pubbliche, accademie e università.
Tutti i dettagli per partecipare li trovate qui: https://www.metro4milano.it/societa/bandi-e-gare/
L’esempio di Napoli:
L’esempio di Stoccolma:
La differenza è che a Napoli e Stoccolma le stazioni erano già PROGETTATE dall’inizio con l’arte integrata… qui si tratterà di aggiunte successive… speriamo bene perché le esperienze precedenti (vedi Garibaldi o, peggio ancora, mosaico posticcio a Lanza) non sono incoraggianti.
Mi sembra evidente che attrarre artisti di buone speranze con bando pubblico all’ultimo secondo, costi meno di un buon progetto di design pensato fin dall’inizio.
E probabilmente costa anche meno di un imbianchino.
Senza con questo voler sminuire l’idea, che è senza dubbio meglio del niente assoluto che si vede nelle stazioni di altre linee (M o S)
Viste certe “opere” stile centri sociali mi sembra meglio niente.
D’accordo conte, anonimo delle 12.23.
Viste le porcate su marciapiedi e asfalto sarebbe molto meglio non imbrattare (perché di questo si tratta) la M4
veramente penoso da parte di M4: “gli interventi selezionati [da chi??] dovranno essere a totale carico dei proponenti”…
in pratica vorrebbero che chi partecipa al bando non solo proponesse opere di un qualche livello, ma se le realizzasse poi a carico suo (al limite cercandosi – sempre in autonomia – uno sponsor)…
no comment..
a prescindere dalla qualità totalmente a capocchia – c’è una giuria? non è chiaro – non dovrebbe esistere una percentuale sull’importo complessivo dei lavori da dedicare proprio a queste iniziative? mistero. pare la solita italianata..
Finchè trovano “artisti” che si prestano al gioco…
Speriamo solo che non sia la solita colata di vernice colorata con tematiche alla moda per le fotine da instagram.
Ma come si fa a chiedere l’intervento di un professionista a costo zero per il committente e anzi laasciando al professinista stesso ogni costo? Webuilt – che è socio privato della società M4 che emette il bando, costruirebbe una stazione della M4 gratis? L’amminsitratore delegato e il presidente di M4 farebbero il lavoro gratis? Ludovico il Moro avrebbe mai preteso da Leonardo che dipingesse l’Ultima Cena gratis? E Napoleone avrebbe mai chiesto al Cagnola di fare l’Arco della Pace gratis? E allora perché un artista dovrebbe lavorare gratis per M4 SpA? Per la bella faccia di chi, che non sembrano esserci neppure un Ludovico il Moro o un Napoleone in giro? Ma davvero è questo il valore che si riconosce all’arte oggi in Italia (e a Milano!), una delle patrie mondiali delle arti di tutti i tempi, ZERO?
Passi per Stoccolma. Ma parlare di “esempio di Napoli” fa veramente scompisciare dalle risate visto che il 95% delle stazioni di quella specie di metropolitana che si trova in quella specie di città sono davvero squallide, degradate e orrende.
andy, capra sei e capra resterai
Oh, ho offeso il tuo sentimento, gentile anonimo delle 16.29? Ho colpito le tue corde più dolorose? Dai su, non piangere: vedrai che ora tra il nuovo decreto Conte e un bel panettone con canditi e uvette tutto passerà.
Cordialmente.
La sua capra.
Sarà, ma la metro di Napoli è stata proclamata la metro più bella del mondo dal New York Times, quella di Milano certamente no.
A proposito di capre… c’è una tale massa di ignoranti tra chi se ne dovrebbe occupare (ignorante nel senso etimologico di colui che ignora) che non si rendono nemmeno conto di quale capolavoro di design modernista degno di preservazione abbiano tra le mani con le stazioni di Albini & Helg che, nella migliore delle ipotesi, vengono lasciate morire lentamente e nella peggiore vengono stravolte da restyling al risparmio modello Centrale, Garibaldi o Loreto.
Sono davvero contento che lei sia un così assiduo lettore del New York Times. Quindi non le sarà sicuramente sfuggita la classifica delle metropolitane più efficienti che stilarono alcuni anni dopo quella da lei citata. Sicuramente ricorderà in quali posizioni erano poste le metropolitane di Napoli e di Milano.