Milano | Portello – Cantiere Torre Aurora: fine febbraio 2021

Aggiornamento fotografico di fine febbraio 2021 dal cantiere della Torre Aurora di viale Eginardo e via Silva al Portello, collocato di fronte al quartiere CityLife.

Sono cominciati da qualche giorno i lavori per il montaggio della struttura per i parasole dorati che caratterizzeranno le facciate della torre di 18 piani, quasi tutti sul lato occidentale. 

Torre Aurora è un progetto sviluppato da Borio Mangiarotti e Värde Partners è progettato dallo studio Calzoni e Nicolin, per un totale di 150 appartamenti.

Borio Mangiarotti, Värde Partners, studio Calzoni e Nicolin, Torre Aurora, Portello, Via Silva,

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

23 commenti su “Milano | Portello – Cantiere Torre Aurora: fine febbraio 2021”

  1. Si sa qualcosa sul destino dell’ex autorimessa confinante e all’angolo di via Silva, messa all’asta e aggiudicata qualche tempo fa ad un notevole importo?

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  2. Mi sembra che lo schermo giallo oro, di per sé grossolano nella trama e nello spessore, darà almeno compimento ed unità alla torre, i cui cubotti estrusi sono un’idea interessante realizzata in modo infelice.

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  3. Mi sono sempre chiesto… ma esiste qualche ufficio, ente & Co. che verifica ad es. l’aspetto estetico e l’impatto di quanto si costruisce ??

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  4. ABITARE A CITY-LIFE OPERA DI ARCHISTAR ED AFFACCIARSI SU CERTI VESPASIANI… ASSURDO ROVINARE LA ZONA COSI’.
    COLPEVOLI ANCHE CHI APPROVA CERTI PROGETTI.
    IL BELLO E’ CHE AVEVANO FATTO ABBASSARE LE PALAZZINE DEI PROGETTI PERCHE’ IMPATTAVANO TROPPO SU PIAZZA GIULIO CESARE.
    AVEVANO BOCCIATO ANCHE LA RECINZIONE DI CITY LIFE TANTO PER CAPIRE COME HANNO USATO LA SCURE SU UN PROGETTO E POI…
    HANNO LASCIATO COSTRUIRE EDILIZIA POPOLARE ( IL SOLO PROGETTO) DETURPANDO PER SEMPRE L’AREA.

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    • Torre Aurora edilizia popolare?
      Forse l’estetica ti inganna, perché è libero mercato e quegli appartamenti hanno prezzi ben lontani dal popolare.

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      • forse non hai letto bene tra parentesi ( il solo progetto ) poi capisci quello che vuoi che non mi interessa. Mio padre è stato oscar dell’edilizia a Milano ( non sono in tanti ) mia madre lavorava in Gabetti agli inizi che erano in 6 oltre il Cavaliere, era la responsabile della Gabetti con 150 dipendenti. Di mattoni me ne intendo… e’ un’obbrobrio! è uno scandalo come presentino ed approvino certe schifezze.

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          • Mi spiace che mi devo confrontare con chi non ha neanche un nome!
            Il figlio di tuo padre o figlia o LGBT+ ha la coda di paglia, invece.
            Specchio riflesso senza ritorno. Con i bambini funziona.
            Ma stiamo scherzando?
            Devo farti un tema?
            Una relazione dettagliata ?
            E’ un post in un BLOG!
            Cambiare argomento è più semplice visto che il vespasiano è indifendibile.
            P.S. sei stipendiato / a dagli architetti?
            Se citofonate nel quartiere venite insultati…

          • Amico Lamberto,
            Rilassati. Mi chiamo Roberto, uno pari quanto a nome propri. E anche un “Berto” a testa!

            Invece di elencare le benemerenze della tua stirpe aristocratica per giustificare il tuo diritto di critica agli architetti e ai supervisori, possibilità concessa anche ai plebei, potresti esprimere la tua contrarietà in modo più urbano (interpretazione libera del nome di questo sito)

            Sorridi. La tua zona è bella e lo diventerà sempre di più. Grugni incarogniti possono rovinarla più di un edificio non troppo riuscito. E pensa che su questo sono d’accordo con te

            Ossequi

  5. Le due stecche non possono certamente essere definite da edilizia popolare a livello estetico… la maggior parte degli edifici è dotata di ampi terrazzi che danno verso il giardino interno con vista delle tre torri, invidiabili per una città come Milano.
    La torre non è oggetivamente bella esteticamente per quanto riguarda la facciata su via Eginardo; ma anche qui ci sono ampi terrazzi che danno verso l’interno e la struttura con le griglie è sicuramente più movimentata; inoltre, con il tempo e con il fiorire del verde su tutti i terrazzi l’aspetto sarà ancora migliore. Piuttosto speriamo che il Comune di Milano sistemi le via Gioia e Silva tra parcheggi selvaggi e incuria del verde e dei marciapiedi.

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    • Edilizia popolare per i materiali di costruzione, una casa signorile certamente non è rifinita così, ho fatto un paio di foto interessanti su come hanno ancorato la schifezza della grata in ferro alla palazzina, le stesse ringhiere esterne asimmetriche nelle logge nere, vedrai che nel giro di 6/7 anni si arrugginiscono e coleranno ruggine sulla facciata…
      Tempo 10 anni le facciate avranno il ponteggio per lavori straordinari.
      Siamo passati dal giallo Piermarini al Nero Giallo e bianco tipici colori Ape Maia.

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  6. Ogni volta che transito in viale Eginardo e vedo quella cosa lì mi chiedo: come è potuto accadere? perché? E mi vengono in mente solo cattivi pensieri. Peccato, zona rovinata per sempre.

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  7. Certe cose orribili rimarranno per sempre. È inconcepibile che la città paghi per boiate monumentali come questa.

    E POI C’È PURE QUALCUNO CHE CRITICA IL GRATTACIELO DI BOERI DI FIANCO AL PIRELLINO, PERCHè “È UNA COPIA DEL BOSCO VERTICALE”. E inneggia agli esperimenti architettonici…

    ECCOTEWLO QUA UN ESPERIMENTO ARCHITETTONICO DI STA CIPPA.

    ORA CE LO SUBIREMO NOI PER SEMPRE.

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  8. Concordo pienamente con Alessandro 11.08

    Davvero inconcepibile concedere certi permessi edilizi.

    Possibile che qs città debba farsi autogol così clamorosi?????

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  9. Sicuramente saranno contenti corvi e piccioni: avete idea di quanti troveranno rifugio su quella selva di impalcature che ricopre la facciata?
    O magari verrà colonizzata dagli storni…mi sa che vince il premio LIPU come miglior edificio del decennio 🙂

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  10. Io abito dall’altra parte della strada e conosco diverse persone che hanno acquistato un appartamento nel complesso Aurora. Internamente gli appartamenti sono rifiniti molto bene e i materiali scelti di pregio. Il progetto va secondo me valutato alla fine. Sono concorde con quanto scritto da Marino: il verde, sia del parco sia dei terrazzi, renderà tutto più bello. Unitamente all’illuminotecnica. Da rifare assolutamente i marcipiedi: spero che il Comune non faccia passare troppo tempo! I dettagli in questo progetto potranno davvero fare la differenza!

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    • Mi sembrano le risposte da tripadvisor scritte dagli amici del ristorante… Il progetto lo devi valutare alla fine? perché per essere completo ( come dai rendering che avrete presentato in comune ) lo giudichi dal verde sulle grate gialle di ferro che coleranno ruggine sulla facciata di polistirolo e da due lucine a led che di notte daranno un tocco misterioso alla profondità delle logge nere… ma cerchiamo di essere seri.
      E’ un vespasiano!
      i progettisti non conoscono il buon gusto, su Monterosa la gemella , passi veloce, è bassa 4 piani, davanti è lineare, le inferiate schifose sono su dei “ballatoi” interni, vomitano e piangono i proprietari della villa d’epoca adiacente.
      Ma il progetto di viale Eginardo è uno scempio perenne alla zona!
      Poi i materiali interni scelti sono di pregio mi vien da ridere, anche i casamonica avevano i bagni d’oro nelle case popolari con drappi lussuosi!
      Una casa signorile è ben diversa, non basta la zona e gli interni.
      Poi se definite signorile edilizia privata strapagata, anche le mamme col SUV si sentono signore.
      La torre sembra un’insieme di container messi alla cappero, anche il giallo è uguale.
      Ma volevano dare movimento.
      Almeno non gli facciano fare più progetti tutti uguali… Borio Mangiarotti e Värde Partners, rovinate la città con nuove idee

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  11. Non sono architetto ma dire che la costruzione è “bruttina” significa farle un complimento.
    È vero chi dice che la zona è bella ma credo che continuando con questo genere di costruzioni la bellezza resterà un ricordo.
    Basta spostarsi di qualche passo nella vicina via Bartolomeo Colleoni per vedere un altra mega costruzione di cui non si riesce a capire la destinazione ma che ha inglobato una vecchia chiesa , quella della comunità francese .
    Una volta lì c’era un vivaio e forse era molto meglio se ci rimaneva.

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