Milano | Verde pubblico – ForestaMi e le vie senza alberi

Bella la campagna ForestaMi, un progetto promosso da Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ERSAF e Fondazione di Comunità Milano. Nato da una ricerca del Politecnico di Milano grazie al sostegno di Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani.

Grande l’idea di incrementare le alberature nell’area milanese, soprattutto a ridosso della grande metropoli, ma ci chiediamo sempre il perché in città resistano spazi urbani ricoperti da cemento e catrame quando potrebbero ospitare verde e soprattutto alberature.

Quante volte abbiamo mostrato vie senza alberi e come cambierebbero se venissero alberate?

Chissà se ForestaMi abbia programmato e pensato un progetto di alberature per le strade di Milano.

Alberature che, come si sa, ridurrebbero sensibilmente la “bolla” di calore, specie nei mesi estivi e sicuramente regalerebbero ai milanesi e non solo, una città più bella e vivibile.

Infatti sono le centinaia di vie, viali e piazze da sempre senza alberi che creano quell’effetto di riverbero del calore solare che, specie nei mesi estivi, fa salire la temperatura verso i 45 gradi e oltre. 

Succede perché non ci sono alberi ad attenuare il calore con la loro folta chioma. Così si surriscaldano interi quartieri. 

Qui di seguito un po’ di nostre elaborazioni che mostrano alcune vie che potrebbero essere alberate.

Per giunta in città ci sono come sempre, alberi che purtroppo non sopravvivono per vari motivi, ma non vengono neanche ripiantati e sostituiti nella stagione appropriata (perlomeno si potrebbe eliminarli quando secchi e provvedere alla loro sostituzione quanto prima).

L’esempio di sciatteria verde più eclatante e che continuiamo a evidenziare è quella di Via Vittor Pisani in Centrale, coi vasi di piante secche da anni (ma rimuoverle per dignità?).

Così come le alberature rimosse e da mesi in attesa di essere sostituite.

Speriamo che le prossime fasi di ForestaMi prevedano una maggiore attenzione alla città non soltanto all’interno dei parchi e che si possa trovare un sistema per garantire una manutenzione impeccabile anche verso le piante che muoiono dopo pochi mesi.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Tag: Forestami, Verde Pubblico, Arredo Urbano, Viali, Via Vittor Pisani, Degrado,

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

40 commenti su “Milano | Verde pubblico – ForestaMi e le vie senza alberi”

  1. È correttissimo il punto, invece di decantare mastodontici progetti con parchi disegnati da archistar si dovrebbe guardare al sodo. Strade alberate rendono da sempre più vivibile una città, continuo a vedere un esempio della mia zona come emblematico. Via Melchiorre gioia abbandonata, e rovente d’estate, quando un’alberatura la renderebbe da una parte più vivibile e dall’altra correttamente collegherebbe in modo “green” la martesana con il parco di porta nuova.

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        • In via Palmanova piantano alberelli che poi si seccano perchè non vengono annaffiati. Inoltre quelli che sopravvivono, rinsecchiti in punta, non vengono “cimati” e non cresceranno piu. Mancano giardinieri qualificati e cura durante stagiione secca..non i soliti bla bla

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      • Indifferenza da parte di tutti i comuni. Perché non chiedere alle attività commerciali,agli sponsor,ai condominii,di adottare alberi e di dissetarli almeno nel primo periodo?

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    • Comunque io gli alberi li metterei in Amazzonia prima che sia troppo troppo tardi . Il climate change tra poco ci darà altre meravigliose sorprese. Altro che 5 anni o olimpiadi invernali…. Altroché forestami. AMAZZONIAMI

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  2. Interessante il commento del Sig. Luigi, su Via Melchiorre Gioia. Possibilità di alberi sui due lati con maggiore spazio pedonale e meno traffico veicolare. E’ solo un’idea. Però non dimentichiamoci che al Parco Lambro sono stati abbattuti 130 alberi ad alto fusto per fare spazio ad uno show televisivo cui non riporto il nome; alla Bovisa verrà abbattuto un bosco naturale di quasi 2500 alberi ad alto fusto per fare spazio a strutture del Politecnico (che in zona aveva benissimo aree dismesse ed edificabili) e poi, nella mia zona, è stato abbattuto un bosco di oltre 150 alberi ad alto fusto per fare spazio ad una ciclabile ed una mini arena frequentati da spacciatori e soggetti simili. Quindi credo che più coerenza tra ciò che dice e fa il Comune non sarebbe male !!! E tutte le piazze “scavate” per le fermate delle metropolitane (tipo Piazza Frattini) …

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  3. Bellissima l’idea di creare zone di verde che abbelliscano distese di asfalto e rendano piacevole alla vista alcune vie che altrimenti non lo sono.
    Ma il problema non è tanto a mio parere fare queste cose ma manutenerle.
    Facendo un giro per Milano è facile vedere aiuole fatiscenti e abbandonate, alberi morti o circondati da auto parcheggiate alla rinfusa.

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  4. Concordo, interi viali di asfalto roventi, piazze sciatte con cespugli stentati e arredo urbano ” a caso”.
    In più continua la poco intelligente idea di rimuovere i cestini dei rifiuti.
    Telefonato in Comune per chiedere ragioni sul punto. Risposta: “Li togliamo laddove vengono utilizzati come deposito di rifiuti, spesso anche ingombranti”.
    Bravi!!! Poi chiedetevi perché le strade sono piene di carte, lattine, bottigliette, pacchetti di sigaretti etc!!

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  5. Assolutamente d’accordo.
    E anche gli alberi che piantano nei parco spesso muoiono per incuria (mancanza d’acqua) ed danneggiamenti per la cattiva manutenzione . Nel parco Verga (Certosa) ad esempio , a fronte di 60 alberi piantati (ma soprattutto pubblicizzati) ne sono morti 83 solo quest’anno. I conti non tornano.

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  6. Sarebbe bello inserire anche un rendering di come apparirebbe via Pellegrino Rossi, dove c’è un’isola spartitraffico tra la pista ciclabile e i parcheggi che si presterebbe benissimo ad essere alberata.

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  7. Trovo scandaloso che in questi ultimi 5 anni si sia fatto pochissimo per il verde in centro ed ancora più scandaloso che non esista un progetto per alberare le vie del centro città nei prossimi 5 anni. Capisco il costo più elevato (spostare sotto servizi, rimuovere porzioni di asfalto etc..) ma non si può vivere di soli proclami e non fare nulla. La mancanza di alberi a Milano e la grossa disponibilità di vie e piazze pronti ad accoglierli è sotto gli occhi di tutti. Proprio per le ragioni da voi menzionate ma anche per garantire una miglior vivibilità della città sarebbe ora che la nostra giunta e quella a venire prendessero questo tema sul serio. Piantare alberi lungo le tangenziali sicuramente non è un male ma allo stesso tempo chi vive in città continua ad essere sottoposto ad isole di calore infernali nel periodo estivo mentre nel periodo invernale nulla cattura le polveri sottili da smog. Vediamo se qualcuno in campagna elettorale si occuperà di questo tema…

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  8. hanno rifatto tutto il marciapiede in via alserio all’isole con tanto di scavi. avrebbero potuto piantere qualche albero o cmq preparare terreno per accoglierli.
    quindi non è problema di costo perché ripeto potevano approfittare dei lavori, invece niente, lo trovo ridicolo.

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  9. mai vista una città con così poco verde…nemmeno foste in mezzo al Sahara…
    tra l’ altro c’avete i marciapiedi più brutti d’ Italia, tutti sfaldati e taccheggiati

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  10. Leggo tanti commenti negativi su l’iniziativa forestami di Sala, certamente tutti vorremmo più alberi, ma non leggo niente su le proposte dello sfidante di destra!

    Il climate change non è una moda!

    Deve essere la battaglia di ogni sindaco per un futuro migliore. Io leggo che Bernardo desidera eliminare la zona c, le piste ciclabili, le zone pedonali e da pediatra con capisce quanto tutto questo fa bene alla città, e in tutto ciò quale sono le sue proposte oltre a eliminare tutti i lavori di Sala?????

    Lo dovrebbe esternare prima dei voti!!

    E voi di urbanfile tra la noia degli articoli estivi parlate ancora degli alberi in centrale??

    “Attento che CADI” !!!

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    • Questa giunta pianta alberi per poi lasciarli morire senza cure ed acqua. Così è pura propaganda. Faccio un esempio al parco Verga a fronte di 60 alberi pubblicizzati di nuovo impianto ne sono morti di stento 83 a me il conto matematico direbbe che ce ne sono meno di prima , altro che forestami

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    • Buongiorno Dan, pur apprezzando il tuo commento (anche se sfocia sulla politica elettorale, ma ci sta), riporto all’argomento “verde urbano”: come scrie qualche lettore qui in Urbanfile, sono stati fatti, altri sono in corso, lavori su vie e marciapiedi, piazze e parchi. Si propone Forestami, come scrivi “di Sala”. Ma ti ricordo ciò che ho scritto nel mio commento, cioè che proprio questa giunta farà abbattere un bosco in Bovisa per dare spazi al Politecnico, il quale poteva usufruire benissimo di spazi (anche maggiori) nella stessa zona. Un bosco innanzi a casa mia e quasi tutta l’area sud ovest del Parco Agricolo Sud Milano è diventata in meno di 20 anni autostrada, deposito M2, Esselunga, parcheggio multipiano, ed una serie di quartieri francamente inutili ed orrendi a vedersi. il puù dei lavori è stato fatto sotto la guida di Pisapia e Sala e ricordo che all’apoca, Albertini fece proposta per un velodromo con votazione al municipio da parte dei cittadini che vollero mantenere il verde. La Moratti fece alberare tutta la zona non agricola mentre Pisapia e Sala hanno cementificato, all’insegna del verde in città e di Forestami. Da non dimenticare l’abbattimento di 120 alberi Parco lambro per fare spazio ad un’edizione di X Factor, perchè sai, a Milano non c’era spazio altrove… mi fermo ma la lista è ancora lunga, come il Parco City Life che, sotto Albertini e Moratti prevedeva un’area verde maggiore dell’attuale e spazi d’acqua (escluso il museo MAC) mentre con Sala siamo passati da 3 torri a 5 (forse diventeranno 7) ed un ampia porzione destinata ad un quartiere di un notoi architetto che ha già progettato e fatto costruire un quartiere proprio lì. Non è mettermi contro sinistra o destra, non è un partito che fa il bene o il male ma la singola persona e finora Sala, con tutto il rispetto sta facendo molto al minimo costo: vedi le ciclabili, utili ma senza le sicurezze e quanto necessario. Per tirare delle righe per terra era capace chiunque ma che problemi sono nati a ciclisti, pedoni ed automobilisti? Non sia preso come attacco il mio pensiero (che non è un dictat) ma un punto su cui osservare e riflettere, valido anche per me. Buona giornata

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  11. Urban file vogliamo fare un articolo in cui parliamo per la centesima volta perché il progetto forestami è importantissimo per la città?

    Leggo commenti da ripetente!!

    Perché costruiamo una barriera che avvolge Milano?

    Perché stiamo piantumando dove è stato piantumato?

    Perché si deve creare “il bosco”?

    Perché questo progetto serve?

    Progetto che fa parte di un enorme gruppo :

    Milano con forestami
    Parigi con le terrazze verdi
    Germania con i Green Bonds

    È chiaro che anche io vorrei più alberi in città, ma forestami è un progetto stupendo per il futuro dei nostri figli, al momento è invisibile per gli alberi sono piccoli e fuori Milano, ma sarà tra qualche anno il progetto che cambierà il consueto vivere per i cittadini di Milano.

    (Questa si chiama visione! )

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    • Nessuno giudica i progetti di forestazione nella cintura intorno a Milano inutili o superflui. Il punto qui è di mantenere quel programma con i suoi indubbi benefici, e aggiungere piani per rendere intere aree della città leggermente più verdi.

      Gli esempi che UF fa qui sono indiscutibilmente migliorativi rispetto allo stato attuale, ed le proposte sono doverose come le critiche per un immobilismo su questo fronte che ha attraversato diverse amministrazioni milanesi (giusto per chiarire che non trattasi di tiro al piccione verso l’attuale giunta)

      Esprimere con buona creanza commenti sicuramente costruttivi in un ambito centrale nella linea politica della maggioranza corrente in comune dovrebbe essere apprezzato e non considerato un tentativo di sabotare la rielezione. Tra l’altro queste discussioni mettendo a nudo la pochezza dell’offerta della parte politica…

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  12. via Pisacane oltre agli alberi avrebbe bisogno di una ciclabile che connette piazzale Lavater a corso Lodi, passando per via Fiamma, via Morosini e via Vasari. Lo spazio c’è basta progettarla decentemente e non come solitamente succede…

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  13. Sia di esempio la piccolissima via mameli, in zona corso indipendenza, che con una piantumazione intelligente è diventata un gioiello. E le auto hanno più posti di prima. Dopodiché forestami è un grande progetto.

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    • Oltre a verde aggiuntivo, servirebbe anche manutenere e proteggere il verde esistente. Purtroppo spesso non è così: aiuole calpestate, spelacchiate, con rifiuti e cacche di cane.

      Secondo me bisognerebbe almeno:

      – mettere più cartelli di accesso vietato alle aiuole, soprattutto ai cani

      – recintare le aiuole

      – nelle aiuole, usare più cespugli che erba in quanto più resistenti

      – sanzionare chi getta rifiuti o fa fare cacca al cane

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  14. Riqualificazione via Rovereto – Milano
    Finalmente la riqualificazione di via Rovereto a Milano nel Municipio 2 è in corso di realizzazione. L’unico cruccio riguarda l’occasione mancata di avere una pista ciclabile protetta in via Rovereto che collegando il Parco Trotter (unica area verde di un certo respiro) con la Martesana (attraversando v.le Monza / Martiri Oscuri / Spoleto) avrebbe permesso a questi due polmoni verdi presenti nel quartiere Nolo di essere collegati direttamente tra loro. Eppure lo spazio necessario c’è come dimostrano le foto che allego che mostrano dei marciapiedi eccessivamente larghi per l’importanza di quella via.
    Dunque la domanda che sorge spontanea è: Perche?

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    • Perché via Rovereto è una strada a 30 km/h e nelle strade a 30 km/h non fanno ciclabili protette perché, si spera, le auto dovrebbero rispettare i ciclisti (cosa poco probabile, ma magari tra dieci anni o comunque con le auto a guida autonoma sarà così)

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  15. Di spazio c’è n’è un sacco ovunque in centro.Forestami deve arrivare in centro . Ormai l’abbiamo capito vero che servono più alberi per salvare il pianeta oppure ci attacchiamo ancora ai vetri ?? In centro vuo dire ovunque sia possibile senza se e senza ma .

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    • Gli esperti dicono che non resta più tempo : o si cambia entro il 2030 oppure non si potrà più fare nulla contro il cambiamento climatico . Faremo la fine dell’isola di Pasqua. Mancano ormai 8 anni e mezzo .

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