Milano | Arzaga – Piazzetta Santi Patroni d’Italia: la trasformazione tattica

In autunno, in totale, saranno 38 gli interventi di urbanistica tattica realizzati per rendere più vivibili i quartieri.

Un nuovo spazio per occasioni di incontro e di socializzazione sarà presto disponibile nella piazzetta Santi Patroni d’Italia, all’Arzaga, nel Municipio 6, attraverso un intervento di urbanistica tattica.

L’intervento sarà corredato da pitture a terra e completato con l’installazione delle rastrelliere per le biciclette e di dissuasori temporanei che potranno essere fioriere o paletti. L’obiettivo è di garantire il rispetto dell’area pedonale senza interventi di carattere strutturale, e con la posa di sedute e altri elementi di arredo che facilitano la fruizione dello spazio pubblico.

Piazze aperte è il programma di attività realizzato a partire dal 2018 con il primo intervento “Trentami” in piazza San Luigi sulla base della sperimentazione dell’urbanismo tattico.

Con i primi 15 interventi realizzati sono stati recuperati alla pedonalità e utilizzo delle persone 20.000 m2 di spazio pubblico, favorendo sicurezza stradale, aggregazione sociale, qualità della vita e anche le vicine attività commerciali, i negozi di prossimità di quartiere. Sono rinate piazze al centro dei quartieri di Milano troppo spesso assorbite dal fabbisogno di parcheggi, dal traffico automobilistico e strappate dall’oblio del quartiere dormitorio che toglie vitalità e attività. Alcuni di questi interventi sono stati caratterizzati dal recupero di spazi davanti alle scuole, che hanno favorito un’accessibilità sostenibile e la sicurezza stradale in punti e momenti delicati. Così i cittadini hanno ricominciato a riprendersi gli spazi e vivere i loro quartieri.

Alla progettazione partecipano anche i municipi e i cittadini attraverso i patti di collaborazione, per questo l’attività avviene di concerto tra i tre assessorati Urbanistica e verde, Mobilità e Partecipazione.

Dopo piazza San Luigi (Porta Romana Corvetto), per citare alcune fra le altre realizzazioni di urbanistica tattica, Porta Genova (il piazzale della Stazione), Piazza Minniti all’Isola, a Nolo la piazzetta creata dall’incrocio tra le vie Spoleto-Venini, al Corvetto con l’intervento di piazza Ferrara, piazza di via Capuana a Quarto Oggiaro e infine piazza Tirana.

Questi interventi leggeri possono portare poi a modifiche strutturali che cambiano in maniera duratura i quartieri, lo spazio pubblico e quindi la città. Così sta avvenendo in piazza Dergano e nelle vie limitrofe, dove i lavori si concluderanno a settembre con una significativa riqualificazione del quartiere, in piazza Angilberto (Corvetto), piazzale Lavater (Porta Venezia) e in via Rovereto ed Esedra del parco Trotter (NoLo), all’incrocio con via Giacosa.

Sempre per settembre sono previsti lavori strutturali in piazza Belloveso (Niguarda), dove attualmente sono in corso interventi relativi ai sottoservizi, e un intervento tattico in piazzale Bacone (Loreto), dove verranno poste panchine, tavoli da ping-pong, rastrelliere e a settembre il colore. In programma cambiamenti anche in largo San Dionigi in Pratocentenaro.

In questo modo, in autunno, in totale saranno 38 gli interventi tattici realizzati. Un’esperienza ispirata dall’attività di Bloomberg associates, che ha collaborato con il Comune di Milano fin dal 2018 e che ha svolto lo stesso lavoro in tante città nel mondo.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi, Comune di Milano, Google

Tag: Arzaga, Via Arzaga, Via San Giminiano, PIazza Santi Patroni d’Italia, Piazze Aperte

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9 commenti su “Milano | Arzaga – Piazzetta Santi Patroni d’Italia: la trasformazione tattica”

  1. Spero proprio di no. Ci sono gia’ panchine e tante arre verdi in zona. Questo diventerebbe uno spazio dove fumare e fare rumore a tutte le ore, per non parlare di quegli orribili rastrelliere porta biciclette! La zona e’ bella non vale la pena deturparla. Investite i soldi in altro. Grazie

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    • Una distesa di auto parcheggiate è bella?
      Allora una discarica cos’è, un luogo incantato dove passare le vacanze?
      Abbiamo decisamente concetti diversi di ciò che è bello 😂

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    • Simona ma dici sul serio o non ho capito l’ironia? Non hai visto che squallore quel parcheggio, qualsiasi cosa al posto di quella distesa di asfalto e macchine è vene accetta!

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  2. La zona è bella? Lei evidentemente non vive lì, definire quell’area bella è ridicolo. C’è solo asfalto e auto parcheggiate. Le persone come lei vorrebbero una città morta e depressa, per fortuna siete la minoranza.

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    • Parliamo di uno spazio auto di 20-25 auto.
      Non e’ un parcheggio come quello di Bisceglie. Non diciamo fesserie.

      E se si voleva rendere piu’ bello, senza creare inutili disagi a chi vive realmente nelle vicinanze, bastava rendere il parcheggio migliore.

      Come?
      Tettoie fotovoltaiche, colonnine per auto elettriche.

      Semplice, efficace, utile.

      Ma non fa “bello” come due alberi (in vaso, messi alla bene e meglio) e due pitturate sull’asfalto.
      Perche si, e’ ancora tutto asfalto. Pure i ping pong, pensa.
      Ci hanno solo sbrodolato della vernice verde.

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  3. Tutti quelli che abitano “in zona” evidentemente non ci abitano davvero 🙂
    La zona e’ bella? Si, decisamente. Fai due passi a destra o sinistra ed incontri zone verdi, come TUTTA san gimignano.
    Ci stavano tranquillamente i ping pong li. Ma non facevano abbastanza impatto per le elezioni. Quindi non andava bene.

    Uno spiazzo ILLUMINATO anche di notte con 20 macchine non e’ una discarica. Smettetela di dire stronzate.

    In compenso ora ci sono difficolta’ nel trovare parcheggi, rumori anche a notte fonda di gentaglia che gioca a ping pong o mette musica a palla.

    Geniale, anzi, come direbbe Fantozzi “una cagata pazzesca”.

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