Milano | Navigli – Prolungamento via privata Autari: dicembre 2021

In questi giorni di inizio dicembre 2021, il cantiere per la realizzazione e completamento della via privata Autari, una viuzza che dalla Ripa di Porta Ticinese si addentra a lato del Parco Baden-Powell, svoltando ad angolo retto verso via Elia Lombardini, è stato completato. La via, un tempo era bloccata da un lotto rimasto incolto e improduttivo da tempo immemore, che la rendeva di fatto una via a fondo cieco.

Finalmente, grazie agli oneri di urbanizzazione del complesso residenziale di Ripa di Porta Ticinese 87, la via Autari è stata prolungata e l’area posta a sinistra della via è stata convertita a verde come parte integrante del Parco Baden-Powell o come giardino Condiviso (ancora non è ufficiale la cosa). Ad ogni modo sarà destinato a verde.

Qui di seguito il nuovo tratto di via, completato e in attesa di esser aperto al passaggio e che comincia da via Lombardini.

Qui di seguito, invece, la via Autari nel tratto che svolta verso il Naviglio Grande e la Ripa di Porta Ticinese. Sulla sinistra abbiamo il complesso edilizio di Ripa di Porta Ticinese 87, che, come sospettavamo, dove è stato scelto di mantenere il vecchio muro di cinta, gli imbrattamuri si sono sbizzarriti, lasciando le loro orrende tracce.

I lavori al parchetto sono pressoché ultimati ed è stata fatta la semina. La nuova area verde sarà collegata al restante Parco Baden-Powell. L’intervento è curato dallo studio dell’Architetto Carlo Maria Corsi.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

via privata Autari, Ripa di Porta Ticinese, Navigli, Porta Genova, Parco Baden-Powell, via Elia Lombardini, Ripa di Porta Ticinese 87, Strada, Viabilità,

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

24 commenti su “Milano | Navigli – Prolungamento via privata Autari: dicembre 2021”

  1. sono l’unico a pensare che il materiale con cui sono stati fatti gli stalli dei parcheggi in via autari sarebbe andrebbe bene per i marciapiedi? invece i marciapiedi come sempre sono in magico asfalto nero…

    Rispondi
    • Più che altro mi sembra anomala la dimensione della strada, che serve a connettere a senso unico via Barsanti (un budello) con via Lombardini (ancora più stretta).

      E’ questo lo spreco di spazio pubblico, più che i parcheggi che si spera servano a togliere auto in sosta dalla Ripa.

      Rispondi
  2. Incentivi pubblici nemmeno tanto occulti all’auto privata: creazione di stupendi e ampi parcheggi gratis per residenti, pavimentati, su entrambi i lati della strada.

    Prezioso suolo pubblico regalato ai possessori di un bene privato come le automobili, allestiti e resi gradevoli per lo stoccaggio di proprietà di qualche decina di possessori di quattro ruote motorizzate.

    Un’altra idea di città: destinare i soldi pubblici per questo genere di spese a allargare parchi, creare aree gioco per bambini, riqualificare scuole, biblioteche o centri anziani.

    La città ha risorse limitate e dovrebbe incentivare cose ben più importanti e utili per la collettività, invece incentiva oggetti privati che rendono l’aria uno schifo per tutti, producono incidenti, morti e feriti e occupano un’esagerata porzione di spazio.

    Rispondi
    • Purtroppo la mentalità di Milano e dei milanesi è ancora molto arretrata, vasta vedere chi ti ha dato del “ritardato” (probabilmente non ha parenti con problemi cognitivi).

      Rispondi
        • Ora che hai insultato anonimamente una persona come nemmeno all’asilo ti senti meglio? Ti è passata l’erezione mentre scrivevi il commento? Ora fai parlare gli adulti, da bravo.

          Rispondi
          • tu adulto? per partorire le stronzate lette sopra basta frequentare la prima elementare, il livello intellettivo è quello.

            ma in questo sito non ci si può aspettare molto, è un covo di depensanti che pensano di avere la verità in tasca. mi spiace per le vostre famiglie, a proposito di parenti disabili.

          • Il priapismo può essere una conseguenza del morso del ragno errante brasiliano aka il ragno delle banane, verosimilmente nei pressi delle parti genitali.

  3. Ma invece di insultare perché non provi ad argomentare? Spiega il tuo punto di vista, sul perché sia giusto che l’amministrazione investa le sue limitatissime risorse in spazi di pregio per lo stoccaggio di auto. Spazi che non generano nessun ritorno per la collettività.

    Insultare è facile, e definisce chi insulta. Prendere qualche momento per trovare argomenti, se ce ne sono, è ben più complicato.

    Rispondi
  4. Tra l’utopista fuori dal mondo e l’insultatore sguaiato è bel match… 🙂

    L’unica cosa che conta è che han fatto i parcheggi per residenti e speriamo li usino per ridurre i posti auto sulla Ripa e allargare i marciapiedi: ne trarrebbe grande giovamento.

    Rispondi
    • In Italia le suto pagano le più alte imposte d’Europa. Tra bollo, tasse sull’assicurazione, imposte abominevoli sul passaggio di proprietà, imposte dalla benzina, tasse su pneumatici, gas di scarico autoradio, contributo al Ssn e via dicendo direi che di gratis non ci dia proprio nulla.
      E mi meraviglia che ci siano in giro persone con accesso al web che ancora non lo sanno.
      I posti auto su strada sono già stati ampiamente pagati dagli automobilisti.
      Quindi se anonimo delle 8.37 voleva dire una cazzata, ci è riuscito in pieno.
      Scommetto che lei vota PD

      Rispondi
      • Anche le sigarette e gli alcolici producono gettito fiscale. Li incentiviamo? Non abbiamo già abbastanza auto in città? Ne vogliamo ancora di più? È così necessario dare loro altro posto che non restituisce nulla alla collettività? Investire 100 per ottenere 0. A me non sembra molto vantaggioso e mi meraviglia che a scriverlo sia una persona di destra come lei.
        Investiamo 100 in servizi, trasporti pubblici e cultura, non nell’industria automobilistica. Ne guadagneremo tutti

        Rispondi
    • Fare una strada nuova di quartiere, stretta, che obbliga ad andare piano e senza parcheggi, non è utopia, è un semplice lavoro da ingegneria civile.

      Forse è utopia a Milano, dove gli uffici tecnici comunali hanno un know how che primeggia a livello europeo per la progettazione di abbondanti stalli di sosta legale, spazi pedonali utilizzabili come parcheggi illegali e autostrade urbane.

      Rispondi
      • ” progettazione di abbondanti stalli di sosta legale”????
        A proposito di utopia, o non sei di Milano e parli vanvera o non esci dalla tua cameretta da tempo e non ti sei accorto che i parcheggi legali li stanno semplicemente e volutamente togliendo “a Milano”.

        Rispondi
          • Beh in questo caso gli stalli li hanno creati, non tolti. Poi sono d’accordo sul fatto che l’intervento di questo articolo non sia il “simbolo della venerazione dell’automobile”.

            Però farebbe piacere vedere un po’ di novità anche in interventi semplici e “standard” come questo.

            Per quale motivo la via “classica” di Milano deve necessariamente essere fatta con: ampia carreggiata a doppio senso, marciapiede largo (stretto) tanto quanto previsto dalla legge, zero riconoscimento per il traffico ciclistico e doppia fila di parcheggio su entrambi i lati?

            Passavo proprio ieri in bicicletta nelle “nuove” vie del quartiere PN: via Joe Colombo e via Fratelli Castiglioni notando che la loro larghezza dovuta al doppio senso automobilistico consente tranquillamente il parcheggio in sosta vietata lato strada.

            Ci lamentiamo sempre delle auto parcheggiate dappertutto ma non ci accorgiamo che siamo noi stessi, cioè il Comune governato con metodi democratici, a dare loro spazio.

          • @ Andrea

            Per un proficuo intendimento dei tuoi pensieri ti consiglio di mettere nella giusta collocazione due semplici concetti :

            1) parcheggio in sosta legale

            2) parcheggio in sosta vietata

Lascia un commento