Ieri, il rettore dell’Ateneo della Cattolica, Franco Anelli, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, ha annunciato l’avvio il prossimo anno del cantiere per l’espansione dell’Università Cattolica di Milano nella vicina Caserma Garibaldi di piazza Sant’Ambrogio.
Nelle scorse settimane è stato sottoscritto il verbale di consegna dell’ala Santa Valeria (la seconda parte verrà consegnata in un secondo momento) della caserma. Inoltre è stata perfezionata la convenzione con il Comune di Milano e l’Agenzia del demanio che consentirà l’avvio dei lavori di ristrutturazione – come ha sottolineato Anelli -.
“Adesso finalmente, dopo anni di intensi sforzi, un’aspirazione che fu già dei nostri fondatori si compie e cominciamo a vedere concreta all’orizzonte la possibilità di realizzare un grande campus urbano nel fabbricato che fu prima convento francescano e poi caserma militare per infine ospitare la Polizia di Stato; verrà così restituito alla città un rinnovato luogo di studio e cultura” – ha concluso il rettore – .
Per trasformare la vecchia caserma ottocentesca, che fra l’altro fu anche quartier generale di Garibaldi nel 1845, è stato scelto un progetto dello studio dell’architetto Gianmaria Beretta (Beretta Associati). Lo studio ha collaborato con gli strutturalisti di Redesco e Tesker per gli impianti. Il progetto mira più alla conservazione degli spazi che a rivoluzionari effetti d’architettura.
L’intervento di riqualificazione della Caserma Garibaldi riconvertita in sede universitaria, sarà effettuata attraverso la creazione di spazi che accorpano attività didattiche e servizi all’interno di quello che diverrà un grande Campus universitario, in sinergia con il polo storico di Largo Gemelli.
Fulcro del progetto è l’ottimizzazione del layout interno della Caserma, nel rispetto dell’impianto esistente, supervisionato dalla Sovrintendenza, per consentire il massimo e al contempo armonico utilizzo di esso in termini di spazi dedicati alle nuove funzioni universitarie.
Lo Studio Beretta assieme agli strutturalisti di Redesco e Tesker, ha pensato ad un intervento ipogeo in corrispondenza del cortile nord con la realizzazione di un’aula magna di 776 posti, e di un complesso di aule di grandi dimensioni per un totale di 2.500 posti ai piani interrati. In superficie un nuovo volume vetrato caratterizzato da grande semplicità, che come un pozzo di luce ospiterà l’ingresso e i collegamenti verticali agli ampi spazi sottostanti.
La Caserma Garibaldi risale al 1807 e venne progettata da Girolamo Rossi per alloggiare i veliti (corpo creato da Napoleone con caratteristiche analoghe a quelle dei futuri bersaglieri) e concluso da Giovanni Voghera nel 1843. L’edificio (oggi Caserma Garibaldi per l’appunto) occupa l’area dello scomparso complesso conventuale di San Francesco Maggiore, la seconda chiesa per dimensioni dopo il Duomo e a suo tempo celebre per la ricchezza di opere d’arte (fra le quali la leonardesca Vergine delle Rocce (oggi conservata alla National Gallery di Londra, mentre la prima versione, poi rifiutata, si trova al Museo del Louvre di Parigi).
Referenze fotografiche: Studio Beretta
Sant’Ambrogio, Centro Storico, Studio Beretta, Università Cattolica, Riqualificazione, Largo Gemelli, Caserma Garibaldi
Per carità, si può anche capire la scelta di un volume estremamente funzionale, ma la scatola messa così nella corte appare piuttosto piatta e senza un minimo guizzo.
Il che forse rispecchia pure la committenza, probabilmente.
Sanza infamia e sanza lodo.
Ciao, dopo che hai finito di fare la merenda con il Nesquik, ci metti un link dei tuoi ultimi progetti?
6 politico sulla fiducia
una domanda, ma la caserma dove la spostono?
Ma verrà creato un collegamento stabile tra vecchia e nuova sede? O bisognerà uscire e usare la strada come oggi?