Milano | Corvetto Gamboloita – Cantiere Piazza Angilberto: primi di gennaio 2022

metà febbraio del 2021 si è dato il via alla riqualificazione di Piazza Angilberto II nel distretto Corvetto-Gamboloita.

Piazza Angilberto II è una grande piazza divisa in due settori dalle vecchie case che formavano una lunga lingua già urbanizzata prima che venisse creata la piazza all’inizio del Novecento. Mai completata con la demolizione dei vecchi fabbricati, ancora oggi pare formata da due piazze differenti. Ben visibile nell’immagine aerea qui di seguito, si può vedere che la piazza forma una specie di farfalla.

Qui di seguito il nostro “reportage” fotografico dal cantiere ai primi giorni di gennaio 2022.

Cominciamo col lato della piazza occidentale, verso via Marco d’Agrate. Dove con piacere possiamo vedere che son stati piantati diversi alberi.

Saltiamo nella seconda parte della piazza, oltre la cortina degli vecchi edifici rimasti “tra le palle”. Lato di Via Bessarione e via Comacchio.

Qui l’incrocio con via Comacchio.

Verso via Ravenna.

Chissà se dopo i lavori, il parcheggio selvaggio che qui regnava e regna sarà debellato… (mi scapperebbe una bella risata).

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

21 commenti su “Milano | Corvetto Gamboloita – Cantiere Piazza Angilberto: primi di gennaio 2022”

  1. Ci vorrebbe un corso per i tecnici comunali che redigono questi interventi di “collocamento e disegno delle panchine”: difficile fare peggio.

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      • Giudichiamo a lavori finiti? Magari quando anche le aiuole saranno tutte completate e le transenne eliminate?

        L’arredo urbano è molto semplice, ma non è nemmeno sbagliato a mio parere, facile la manutenzione, nulla di eccelso ma più che dignitoso. Si restituisce parecchio spazio agli abitanti del quartiere e la zona sembra meno uno svincolo e più un luogo da vivere. Con il tempo poi gli alberi cresceranno e penso che proprio nessuno rimpiangerà più l’area di desolazione e parcheggio di prima.

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        • A lavori finiti gli orrendi lampioni da parcheggio del supermercato diventeranno come per incanto pezzi di design?
          Le panchine anni 70 si trasformeranno per magia in quelle di Hyde Park?

          Avete rotto con ‘sta solfa del “giudichiamo a lavori finiti”.
          Ci sono aspetti per cui è necessario aspettare per giudicare e altri no. L’arredo urbano è tra questi ultimi. Lampioni e panchine sono incomparabilmente brutti e tali rimarranno a lavori finiti. Full stop.

          Nessuno discute che, nell’insieme, il progetto sia un miglioramento rispetto a prima, ma questo non cambia il fatto che l’arredo urbano sia, come quasi sempre a Milano, largamente al di sotto degli standard europei.

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        • Spese assurde, ma il peggio è che hanno fatto un piazza totalmente inutile con troppe panchine e tavoli da ping pong dove sudamericani siedono, mangiano, portano borse frigo con bibite, pizze, sporcizia, ubriachi, risse fino notte fonda (parlo delle ore 4,30 di notte. Ciliegina sulla torta? mezzi di soccorso come ambulanze, pompieri non potranno arrivare in caso di necessità agli abitanti della palazzina che dà sulla piazza. Posso capire uno che ha idee assurde, ma poi coloro che approvano il progetto, che cosa hanno nel cervello? e ancora peggio: dopo richieste al Presidente della Zona 4 e sua promessa di togliere almeno i tavoli da ping pong che con le loro palline lanciate contro i portoni non fanno dormire la gente fino a notte e togliere alcune panchine perchè sono troppe niente è stato fatto e lui non risponde più ai cittadini.

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      • Il marciapiede di via Comacchio, lato ciclabile è diventato un gigantesco parcheggio abusivo di auto sul marciapiede. Si vede bene nella foto 19, dove non ci sono i lavori.

        Non voglio mettere in dubbio che sia il più bel progetto di riqualificazione della Galassia e tantomeno osare commentare prima che sia completamente finito (o anche dopo….) ma qualcosa dovrebbero fare altrimenti è incivile e brutto.

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  2. Ravviso un eccessiva commistione di materiali usati per la pavimentazione: sampietrini, asfalto grigio (squallido), asfalto rossiccio (gradevole), e pietra naturale (elegante ma un po’ asettica), non so forse si poteva e doveva uniformare l’utilizzo dei materiali per dare maggiore coerenza all’insieme; inoltre l’utilizzo di parigine in stile retro’ con i lampioni tipo centro commerciale stride parecchio, pero’ nel complesso mi pare un buon intervento, certamente meglio del caos precedente; certo che anche le vie adiacenti, da quello che si evince dalle vs. foto avrebbero bisogno di un maquillage………..

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  3. Che palle i soliti sfigati che non prendono in mano una matita dalle elementari che si permettono di giudicare il lavoro di altre persone, soprattutto in questo caso dove i lavori non sono ancora finiti.

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    • L’estetica è soggettiva. Non è necessaria una laurea in architettura per avere un parere proprio su cosa è bello e cosa è brutto.

      Tra l’altro, gli architetti laureati nel 20.mo secolo hanno cosparso il mondo (Milano compresa) di un’ampia galleria di vaccate inguardabili.

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  4. Come al solito c’è troppa facilità da “leoni di tastiera”, a giudicare frettolosamente. A me sembra un buon intervento, riqualifica un tassello importante di un’area che ne ha bisogno.

    Troppo spesso invece vedo commenti con tifoserie da stadio.

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  5. Viabilità peggiorata con scelte che non portano vantaggi da nessun altro punto di vista.
    I cittadini ringraziano, non solo chi guida un’auto, ma anche chi utilizza la 95 e ci mette più di prima, o transita a piedi o in bici in mezzo ad un traffico più ingorgato di prima.

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  6. Gli ubriachi e i posteggi sul marciapiede c’erano prima della ristrutturazione e forse ci saranno anche dopo. Ma almeno si è recuperato del verde e si è creata una piazza che prima non c’era per favorire i rapporti civili. Soprattutto si è fatto in modo che gli abitanti delle periferia non si sentano abbandonati e condannati al degrado perenne.

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    • Che uno si domanda che senso ha riqualificare se gli ubriachi che c’erano prima restano anche dopo e le auto abusive che c’erano prima restano anche dopo… ma son dettagli.

      Il capitolo del “meglio di prima” si allunga sempre più. Aurea mediocritas.

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  7. Gli ubriachi esulano dagli interventi urbanistici.. le macchine sul marciapiede sono quelle nelle vie intorno alla nuova piazza e che quindi non possono essere prese come metro di giudizio dell’intervento stesso. Che rimane un bell’intervento in una zona trascurata da almeno 50 anni. Meglio di prima certo e va bene così. C’è il capitolo di quelli che dicono: lasciamo le cose come stanno.. come prima ,, non vale la pena! che sono i peggiori

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