Milano | Corvetto Gamboloita – Cantiere Piazza Angilberto: marzo 2022

Aggiornamento dal cantiere per la riqualificazione di Piazza Angilberto II nel distretto Corvetto-Gamboloita.

metà febbraio del 2021 si è dato il via alla riqualificazione di Piazza Angilberto II, la grande piazza divisa in due settori dalle vecchie case che formavano una lunga lingua già urbanizzata prima che venisse creata la piazza all’inizio del Novecento. Piazza mai completata e mai definita con la demolizione dei vecchi fabbricati, ancora oggi pare formata da due piazze differenti. Ben visibile nell’immagine aerea qui di seguito, si può vedere che la piazza forma una specie di farfalla.

Qui di seguito il nostro “reportage” fotografico dal cantiere ai primi giorni di marzo 2022.

Cominciamo col lato della piazza occidentale, verso via Marco d’Agrate, in parte ormai completata.

Passiamo alla seconda parte della piazza, oltre la cortina degli vecchi edifici rimasti “tra le palle”.

Lato di via Comacchio e via Ravenna.

Mentre la parte verso via Bessarione e via Comacchio è stata già completata.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Corvetto, Arredo Urbano, Gamboloita, Piazza Angilberto II, Riqualificazione, Via Bessarione, via Comacchio, Marco d’Agrate, Via Ravenna

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Corvetto Gamboloita – Cantiere Piazza Angilberto: marzo 2022”

  1. Secondo me è un errore non averla resa un po’ più “tridimensionale” con dei rialzi – magari verso i lati strada, che separassero e in qualche modo proteggessero la parte pedonale – perché così tutto a raso non sembra molto riuscito come intervento..

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  2. Forse chi commenta a sproposito deve aspettare che l’intervento sia finito e poi andare a vedere di persona. Di solito si fa, si commenta dopo aver verificato, non a pelle.

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    • E poi quando si va, andare nel giorno giusto della settimana e all’ora giusta.
      E guardarlo dall’angolazione corretta.
      E studiare la storia del luogo e le presistenze.

      E poi, prima di scrivere a vanvera un commento, assicurarsi di avere non solo una laurea in Architettura ma anche una qualche esperienza in riqualificazione urbana.

      🙂

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      • Bhe però è vero che commentare guardando qualche foto vale poco.

        Banalmente, tutti gli alberi piantati al momento sono piccoli e spogli, già tra 2-3 anni, un niente insomma nella vita di una città, saranno decisamente cresciuti e cambierà tutta la percezione.

        In ogni caso penso che nessuno, ma proprio nessuno, rimpiangerà il disordine del parcheggio selvaggio di prima.

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        • Come era prima non lo rimpiangerà proprio nessuno !

          Però è vero che anche se non è finito si vede bene il “marchio di fabbrica” delle riqualificazioni di questo periodo, le aiuole con l’improbabile vegetazione resiliente (che diventa ricettacolo di spazzatura subito, come già visto ovunque), ancora troppo bitume, gli alberi di piccola taglia probabilmente i famigerati peri, l’arredo urbano una scarpa ed una ciabatta e qualche amenità tipo l’arbusto annegato negli autobloccanti….

          Ma è meglio di prima e non siamo mica in Piazzale Lavater qui – questo detto senza alcun sarcasmo !

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  3. Dalle foto 24 e seguenti sembra che l’aiuola centrale venendo da Via Ravenna sia completamente a raso con la carreggiata.
    Immagino che la giustificazione sia che sarà zona 30, ma è pure leggermente in curva: basta una disattenzione o un piccolo malore e un’auto o una moto possono fare una strage anche a bassissima velocità. Spero sia solo perchè non è finito.

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  4. Solito disturbatori seriali… tra l’altro l’arredo urbano da panchine, Oriette, parigine non mi sembra per nulla scadente, unica pecca in una via anche bella come via Ravenna aver lasciato il bitume

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  5. Cazzo avete da lamentarvi sempre??

    Mi sembra un ottimo intervento.

    La dove prima c’era lo schifo automobilistico e l’abbandono.

    È vero che i marciapiedi vanno fatti in autobloccanti e abbandoniamo l’asfalto please…

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    • Cazzo lo dico io perché non vieni ad abitare al civico 2 così mi dici se tra partite a ping pong d’estatefino alle 4 di mattina e ubriachi che stazionano perennemente sulle 18 panchine, alla faccia dell’assembramento riesci a dormire

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  6. Certo che bisogna essere proprio architetti per mettere i tavoli da ping pong a 1 metro dal portone d’ingresso dello stabile al n°2 perché l’architetto Arsuffi non se lo mette sotto il suo portone? Così di notte quando giocano e la pallina sbatte sulle serrande sarà tutto contento della sua opera

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