Milano | Arzaga – Riqualificazione con Ciclabile in via Primaticcio: luglio 2022

Aggiornamento di luglio dal cantiere per la riqualificazione e creazione della ciclabile in via Primaticcio, nel distretto dell’Arzaga.

Via Francesco Primaticcio (dedicata ad un pittore bolognese del ‘500), è una bella via ampia e alberata che unisce Largo dei Gelsomini (al Lorenteggio e futura stazione M4) con via delle Forze Armate, fungendo anche da fulcro e perno per la zona. Ricca di verde, è alberata sul lato pari (orientale) mentre sul lato dispari si trova solo una lunga aiuola su quasi tutto il marciapiede mitigata dai molti parchi e giardini presenti su quel lato. Questo fino a Viale Legioni Romane, dopodiché la via Primaticcio diventa spoglia, se non fosse per lo spartitraffico posto al centro che la percorre per tutta la sua lunghezza.

Da qualche mese sono in corso i lavori per sistemare l’area a verde sul lato orientale della via a cui seguiranno i lavori per creare una pista ciclabile simile a quella realizzata lungo la perpendicolare di viale Legioni Romane. Qui qualche dettaglio in più sulla ciclabile in realizzazione.

L’intervento di Via Primaticcio si inserisce in un ampio quadro di interventi, in parte già realizzati, per la promozione dell’uso della bicicletta, la messa in sicurezza delle intersezioni per i pedoni, la riduzione della velocità, programmati nell’ambito del Municipio 6.

Quest’intervento è legato anche alla futura apertura della M4 Gelsomini e verrà connessa con la ciclabile in costruzione in via Vespri Siciliani che a sua volta unirà piazza Tirana al parco Solari.

Qui di seguito il tratto già completato dei marciapiedi, da via Arzaga e Soderini sino a via Legioni Romane.

Qui siamo sul lato opposto, ancora in attesa del cantiere.

Mentre all’altezza di Largo Brasilia sono cominciati i lavori per la corsia della ciclabile vera e propria.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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10 commenti su “Milano | Arzaga – Riqualificazione con Ciclabile in via Primaticcio: luglio 2022”

  1. Milano, la battaglia di Bea uscita dal coma dopo l’incidente in bici sul ponte della Ghisolfa: «Subito una ciclabile, mi avrebbe salvato»

    Beatrice Macrì, 27 anni, un anno fa venne investita da un’auto sul cavalcavia Bacula. Rimase in coma due settimane, poi il lento recupero. Oggi si batte per la realizzazione di una pista ciclabile e si è unita al comitato che promuove il progetto

    Un anno fa, nel tardo pomeriggio del 17 luglio, le amiche di Beatrice l’aspettavano a Baggio. Avevano appuntamento per cenare a casa di una di loro e attendevano, da un momento all’altro, di vederla arrivare in sella alla sua bicicletta, il suo mezzo di spostamento preferito. E invece Bea dà buca all’orario di ritrovo, il ritardo diventa importante, lei non risponde alle chiamate. Le amiche chiedono notizie a sua madre. Beatrice Macrì, 27 anni milanese, è sull’ambulanza che la porterà al Niguarda in codice rosso. Mentre percorreva il cavalcavia Bacula, una Opel Astra ha investito la bicicletta da dietro, facendo volare la giovane sul cofano e poi sull’asfalto. Le sue condizioni sono gravissime: per due settimane resta in coma e ne passeranno altre prima che venga dichiarata fuori pericolo. Seguono tanti mesi di riabilitazione al Don Gnocchi, poi il ritorno a casa dei genitori, perché non può ancora stare da sola, fino a febbraio di quest’anno, quando la sua vita ricomincia a mettersi in moto e lei può tornare nel suo appartamento alla Bovisa.

    L’obiettivo: una pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa

    Il 15 luglio Beatrice ha festeggiato il suo compleanno e la fine delle terapie. La sua storia è stata riportata da Il Giorno. Adesso ha un importante obiettivo: «Ora il mio più grande desiderio è che sia costruita la pista ciclabile sul cavalcavia 

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    • Non conoscevo la storia di questa ragazza. Una città per definirsi civile non può più permettere che accadano incidenti simili. Gli incidenti si possono azzerare, a Oslo sono riusciti limitando la velocità delle auto, pedonalizzando, creando percorsi ciclabili sicuri e attraversamenti pedonali sicuri.

      Possiamo farcela anche noi. Si possono limitare le auto e si può continuare ad avere un’economia forte, anzi, più forte e città più vivibili e sicure.

      Il vero problema di sicurezza a Milano è quando esci di casa e rischi di essere ammazzato sotto a una machina o a una moto.

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  2. > L’obiettivo: una pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa
    E… prima e dopo il ponte della Ghisolfa cosa si fa, si vola? A che cosa dovrebbe mai servire ??

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    • Ciclabili vuol dire per le biciclette, sono quelle cose a due ruote dove si pedala, ne avrai.vista qualcuna dal finestrino del tuo suv.

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    • Probabilmente non la più sentita o attesa dai cittadini, ma sicuramente importante per l’immagine della città e il conseguente indotto economico.

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