Milano | Porta Lodovica – Rinnovo degli scambi nel piazzale: arriva l’asfalto al posto del pavé

Nei giorni scorsi è stato steso l’asfalto nella prima parte del cantiere per il rinnovo dell’armamento delle rotaie e degli scambi nel piazzale di Porta Lodovica. Partiti puntualmente il 2 maggio, dovrebbero terminare l’11 settembre.

Un intervento necessario e che sta “spezzando” in due la mobilità della circolazione nella cerchia delle mura spagnole. I cantieri hanno un impatto anche sul trasporto pubblico: sul tram 9, dall’inizio lavori fino al 30 luglio, e sul tram 15, dal 9 luglio fino a fine lavori. Modifiche saranno previste anche per le linee autobus 59, 71, 79 e N25/26. Ulteriori dettagli sono disponibili a questi link: Pagina informativa – Versione web della brochure.

Come abbiamo visto ormai l’amato e odiato pavé pian piano sta venendo rimosso dalle grandi arterie di scorrimento. Certamente un beneficio sarà la viabilità meno fracassona e una percorrenza con cicli e motocicli più scorrevole, ma sicuramente l’impatto estetico sarà abbastanza brutto e discutibile. ATM e Comune si sono accordati per rendere meno “impattante” la mancanza della pietra stendendo il bitume colorato con granellò grosse e chiare, ma alla fine asfalto rimane.

Naturalmente metà cittadinanza esalterà e l’altra metà sarà indignata.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Porta Lodovica, Piazzale Porta Lodovica, Corso Italia, Viale Col di Lana, Tram, Binari, Riqualificazione, Viale Bligny

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

26 commenti su “Milano | Porta Lodovica – Rinnovo degli scambi nel piazzale: arriva l’asfalto al posto del pavé”

  1. Bene così! Piano piano lo stanno togliendo dappertutto questo maledetto pave’, pericolosissimo e rumorosissimo..era utile solo quando viaggiavano le carrozze…

    Rispondi
      • Tanto che te ne frega se la gente si schianta i n motorino e in bici a causa del pave’..o se la gente non chiude occhio di notte sempre a causa del pave…

        Rispondi
        • Quindi rimuoviamo anche le rotaie del tram? Evidentemente chi fa questo tipo di commenti sulla pavimentazione stradale in pietra non è abituato a viaggiare molto all’estero.

          Rispondi
        • Una cultura svizzera avrebbe portato a migliorare la qualità della manutenzione del pavé, senza limitarsi a intervenire a posteriori su singoli blocchi andati fuori posto, come si vede fare qua e là in città. Se andate in Darsena, vi rendete conto che anche una pavimentazione in mattoni posata male può dare problemi. Stanno già chiudendo i buchi con l’asfalto o il cemento (con quello che capita insomma) anche là.

          Poi, per le bici, i binari, pavé o asfalto che sia, sono comunque pericolosi. E dovrebbero esserci piste ciclabili adeguate, quelle sì, senza pavé.

          Rispondi
  2. Bisognerebbe capire se il lavoro è stato fatto a regola d’arte o meno.

    Se fatto male dopo relativamente poco tempo, l’asfalto cede intorno ai binari creando brutte buche (che con eventuali piogge diventano crateri) pericolose sia per le auto sia per i motocicli o biciclette. Di solito poi dopo qualche mese rimettono l’asfalto e dopo 2 mesi tornano le buche

    In via ripamonti il problema persiste da anni e ora il comune ha messo pure i cartelli stradali che indicano velocità max di 30 km/h per strada disconessa con tanto di cartello con punto esclamativo. Bah!

    Rispondi
    • In Porta Lodovica hanno posato i binari su una fondazione rigida di cemento.
      In Via Ripamonti quando hanno rifatto i binari alcuni anni fa hanno posato i binari su un ballast che poi è stato ricoperto di asfalto, con risultato insoddisfacente. Inoltre, all’incrocio Ripamonti-Toscana, ci sono rilievi tra asfalto e rotaie tali che quando li attraverso il sensore di parcheggio dell’auto si attiva. Dovrebbero fare come in viale Monza dove passa il 7.

      Rispondi
    • Questo è il motivo per cui in tutte le città europee normali, anche se ai lati c’è l’asfalto per le macchine, al centro dove passano i tram mettono le mattonelle.

      Purtroppo è solo uno dei tanti esempi dei lavori che a Milano vengono fatti senza pensare a monte a un criterio logico.

      Rispondi
  3. Se l’asfalto è posato bene tutta la vita l’asfalto.
    La pietra va usata nelle zone pedonali e molto centrali, o recuperato per zone con traffico non troppo sostenuto.

    Ciò che rende brutta la città è ben altro: soprattutto le auto parcheggiate ovunque, sciatteria, pali e paletti, arredo urbano vintage e marciapiedi stretti e malmessi.

    Rispondi
    • Dove passano i tram si mettono le mattonelle (es. città centro europee, ma anche Firenze) proprio perché l’asfalto, essendo un materiale meno resistente, con le vibrazioni dei tram si ammalora facilmente (e rapidamente).

      Rispondi
  4. Che schifo, vergogna.
    Siete zombi infrociati idolatri del brutto e delle due ruote green.
    Siete sotto ipnosi di maghi neri ed entità infernali che vi predano e vi vampirizzano.
    Siete prodotto di scarto.
    Siete vanto e carne da macello spirituale dei cabalisti qliphotici sabbatiano franchisti.
    Ciao

    Rispondi
  5. Perché mai, scusa, secondo la tua visione classista e discriminatrice il bello deve essere appannaggio delle ricche eltes del centro, mentre le periferie devono annegare ancor di più nella merda e nel brutto?!
    P.s. io sto nel c.d. centro storico, quindi non parlo x interesse personale

    Rispondi
  6. Qualcuno mi dara’ mai una delucidazione sulla segnaletica orizzontale?
    qui si e’ passati dallo smalto alla normale vernice, mentre vicino casa, hanno fatto 10 metri quadrati di simbolo di pericolo in smalto, che alla prima pioggia qualsiasi motorino provi a frenare andra’ liscio come su una pista di pattinaggio.
    Vorrei capire quale sia il criterio.

    Rispondi
  7. l’asfalto si crepa in vicinanza dei binari del tram, non perché fatto male, ma per la fisica: le rotaie vibrano al passaggio delle carrozze e trasmetto la vibrazione all’asfalto che si rovina, soprattutto d’inverno quanto il bitume (la sostanza che tiene insieme il pietrisco) diventa più fragile per le basse temperature. In aggiunta con il cambiare delle temperature calde (d’estate) e fredde (d’inverno) tutti i materiali dilatano o si contraggono. L’acciaio delle rotaie d’inverno si contrae (diventa più piccolo) aprendo lo spazio tra la rotaia e l’asfalto per far entrare l’acqua che una volta ghiacciata spacca l’asfalto.
    Per questa ragione non troverete mai asfalto vicino a binari, laddove dove gli ingegneri sanno quello che fanno, ma sempre un materiale in mezzo per comperare vibrazione e il fenomeno di dilatazione termina (i.e. ai passaggi livelli tra le rotaie si mette un material plastico).
    Il pave’ questo problema non lo ha: la sabbia tra le pietre compensa gli spostamenti delle pietre. Il pavé catramato invece ha lo stesso problema dell’asfalto. A Milano troverete sempre strade che prima o poi si spaccano perché si usa l’asfalto o il pavé catramato, ma immagino di avervi già fatto addormentare a questo punto

    Rispondi
  8. E tu chi sei, il morigeratore di stato, il detentore del limite? Colui che dà la pagella al divertimento? Il padrone della spiritosaggine con licenza di censura per gli abusi? soldatino paladino del mediocre.
    Quanta violenza recondita e inespressa in un commento apparentemente perfettino.
    Sei un tutore fetente di insipidità.
    Hai molto da comprendere ancora e tantissimo da migliorare

    Rispondi

Lascia un commento