Milano | Porta Ticinese – L’assessora Grandi propone più verde in Darsena

Incredibilmente nei giorni scorsi, l’assessora all’Ambiente e verde nella giunta Sala, Elena Grandi, in un intervista al Corriere della Sera ha affermato molte cose interessanti, tra cui il fatto che il verde non può più essere considerato un abbellimento. Deve diventare un’infrastruttura della città.

Intervista che riportiamo in parte:

Come si concilia l’idea di verde con infrastruttura? 
«Capendo che il verde diventerà sempre più un elemento decisivo per il benessere di chi vive in una metropoli. Isole di calore così estese rendono la città inospitale. E dunque sì, il verde dev’essere inteso come infrastruttura».

Come reagisce una città, da sola, alla crisi climatica? 
«Contribuendo alla riduzione delle emissioni, e su questo abbiamo il nostro Piano aria clima, ma dobbiamo iniziare sempre più a pensare, in parallelo, a come mitigare gli effetti del surriscaldamento globale». 

Da dove si parte? 
«Una direttrice è quella di continuare a “depavimentare” il suolo. Togliere auto dai parterre e ricostituirli come luoghi verdi della città. Le progettazioni delle piazze devono creare il più possibile nuovi prati. Dove si può introdurre il verde, compatibilmente con le caratteristiche del luogo, andrà fatto. Il focus è unico: ridurre l’effetto isola di calore provocato da asfalto e cemento».

Un esempio? 
«Ritengo che tutta l’area sul lato nord della Darsena, quella lungo viale D’Annunzio, una zona molto amata e frequentata, dovrebbe ospitare alberi in una sorta di “parete verde”. Altrimenti così diventa una fortissima zona di calore, nonostante il bacino d’acqua. In quanto porto, per la soprintendenza deve essere una zona a pavimentazione “lapidea”, ma credo che troveremo una mediazione».

Il verde va aumentato? 
«Non solo. Da una parte bisogna creare più connessioni ecologiche e anche ciclabili tra le aree, penso ad esempio alla prossima risistemazione di viale Argonne dopo il cantiere della M5, che sarà collegato al cosiddetto “pratone”, fino a oggi area di cantiere, per arrivare a un legame col parco Forlanini e l’idroscalo fino a Segrate. Un altro progetto interessante è quello sul parco Lambretta a Rubattino, per il quale abbiamo vinto un bando del Pnrr. Ovviamente il verde va aumentato il più possibile: questo è fuori discussione».

Sperando che si agisca e non si buttino parole al vento come al solito, perché più alberi, più verde e meno cemento è quello che sosteniamo da sempre anche noi di Urbanfile. Ci i ha colpito particolarmente la risposta a riguardo della Darsena, dove l’assessora ritiene indispensabile cambiare aspetto al lato “nord della Darsena, quella lungo viale D’Annunzio” aumentando il più possibile il verde.

Guarda caso lo scorso anno (luglio 2021) avevamo mostrato come si potrebbe salvare il degrado della Darsena aumentando il verde “nascondendo i muri” con aiuole verdi.

Soluzione che potrebbe essere ideale e anche poco dispendiosa, secondo noi.

Riferimento fotografico e rendering: Roberto Arsuffi

Degrado, Darsena, Porta Ticinese, Navigli, Imbrattamuri, proposte

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

15 commenti su “Milano | Porta Ticinese – L’assessora Grandi propone più verde in Darsena”

  1. L’Assessora parla troppo come se fosse preda dell’impeto di dire “qualcosa di verde” ma di fatti ne fa proprio pochi. Anche perchè questa è Milano e non un film di Nanni Moretti al Cineforum 🙂
    Parere personale ovviamente.

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  2. Sono curioso di sapere cosa si inventano in piazza San babila a fine cantiere m4 è veramente un forno!
    Sono a conoscenza che la soletta della metro è alta ma credo si possa fare comunque qualcosa…. Speriamo !

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  3. Si parla troppo poco di ridurre le auto.
    Tutto lo spazio che occupano, accumulando calore e rilasciandolo, potrebbe essere trasformato in aiuole e spazi verdi, oltre che in piste ciclabili.

    Diminuire le auto inutilmente parcheggiate e sostituirle con alberi è la prima cosa da fare.

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  4. Boh! siamo tutti paesaggisti evviva! Comunque o è una darsena, come ora, o è un parco. Decidetevi! Fate cosi’, cancellate la banchina della darsena e mettete un bel “PARCO FLUVIALE” stile….Idroscalo: salici, canneti ninfee, anatre e cigni…ecc. Lo chiudiamo al pubblico, perchè altrimenti durerebbe giusto il tempo di una salone del mobile…e fine della “fiera”. Ce lo ammiriamo dall’alto…e cosi ridiamo dignità a questo luogo di perdizione.
    Da ripetere anche in Corso Como possibilmente. La movida tustico-studentesca porta in centro soprattutto la merda umana…inaccettabile! Queste famose periferie degradate da riqualificare…solo parole. Allora facciamo come AMESTERDAM. Che sposta fuori dal centro storico i quartieri a LUCI ROSSE e annessi e connessi. Se lo fanno loro campioni di FREE MIND…lo possiamo fare pure noi milanesi Superbacchettoni. O No?!

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  5. più verde in tutta la città per cortesia. milano soffre di un clima afoso, è molto importante di avere tanto verde e tanti alberi.

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  6. A me piace l’aspetto di porto urbano della darsena. Non sono invece d’accordo con questa idea del piantare alberi in centro come panacea di tutti i mali e massima aspirazione estetica, al punto da rendere superflua l’architettura. Si potrebbe cominciare dal sistemare il parterre alberato usato come parcheggio proprio lì sopra.

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