Milano | Centro Storico – Una passeggiata da piazza Duomo a San Babila nella sciatteria del Comune

Come sempre possiamo immaginare che una grande città abbia migliaia di problemi, tuttavia, a volte, come spesso diciamo, ci sono piccole cose che farebbero la differenza, ma che vengono puntualmente dimenticate. Ad esempio bisognerebbe mantenere un certo decoro nelle strade della città e soprattutto in certe zone, come nell’area attorno a piazza Duomo e piazza San Babila, vetrina turistica principale.

Piccole cose che se il Comune mantenesse ordinate e pulite, forse, non si replicherebbero. Ciò avviene anche per la famosa teoria delle finestre rotte (quella che sostiene che l’esistenza di una finestra rotta -da cui il nome della teoria- potrebbe generare fenomeni di emulazione, portando qualcun altro a rompere un lampione o un idrante, dando così inizio a una spirale di degrado urbano e sociale).

Mentre a terra la pulizia è quasi impeccabile, è invece il resto che rimane nel totale degrado costantemente, senza che AMSA e il Comune intervengano. Così ci ritroviamo cartelli e muri imbrattati, lampioni sporchi e oggetti di ogni tipo apparentemente abbandonati e nella totale sciatteria.

Il nostro lettore Francesco Nazionale ci ha inviato un bel po’ di foto che testimoniano la totale sciatteria che regna un po’ ovunque in città, ma che colpisce particolarmente le aree del super centro, come appunto piazza del Duomo e piazza San Babila.

Ad esempio: che dire delle uscite chiuse del passaggio sotterraneo di piazza duomo, quelle prossime all’Arengario e al Museo del Novecento? Da sempre sono luogo per gli appassionati di scarabocchi sui muri.

Possiamo notare anche i vari oggetti sparpagliati in giro e attorno alla Cattedrale: cartelli pubblicitari e torrette per allacci elettrici, così come le vecchie postazioni telefoniche, dove i telefoni sono stati ridotti a oggetti degradati (per ovvi motivi) e il resto è in apparente abbandono.

Spostiamoci verso piazza Fontana dove anche qui ogni superficie è utile per scarabocchiare il proprio nick.

Che dire delle postazioni dell’esercito collocati dal ministero a protezione delle aree sensibili e anti attacchi terroristici? Tuttavia, visto che la situazione rimarrà così ancora a lungo, nessuno si è preso la briga di renderla piacevole e coerente col contesto. Così abbiamo cavalletti sistemati approssimativamente e orrendi newjersey in cemento buttati a caso per vie anche storiche e prestigiose.

Giungiamo in piazza San Babila, alla quale abbiamo già dedicato un nostro articolo tempo fa sull’abbandono e la sciatteria che vi regna. Ad esempio il cartello che spiega la fontana di piazza San Babila (ma c’è ancora bisogno di spiegare la fontana e tenerlo?), ormai è capovolto da più di un anno senza che nessuno in Comune pare essersene accorto (non è la prima volta).

Piazza che rimane nel totale degrado e sciatteria, dove le aiuole non vengono curate, dove i mezzi di sharing (condivisione) vengono abbandonati e lasciati ovunque, infischiandosene di eventuali impedimenti al transito dei pedoni.

Insomma, come dimostrato dalle foto, solo sciatteria che potrebbe, con poco, essere sistemata. Che ne dite?

Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Francesco Nazionale

Duomo, Degrado, San Babila, Arredo Urbano, Sharing, Inciviltà, Corso Venezia, piazza del Duomo, Corso Vittorio Emanuele, M4, Municipio 1

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

46 commenti su “Milano | Centro Storico – Una passeggiata da piazza Duomo a San Babila nella sciatteria del Comune”

  1. Il salotto bene di Milano!
    Altro che periferie, qui il centro urla AIUTO!

    Il piazzale di fronte la chiesa di San babila è quello che mi crea più rabbia, assurdo l’assenza del decoro e in più è usata selvaggiamente come parcheggio!

    Poi in montenapoleone è peggio!
    La strada è completamente distrutta, l’asfalto saltato, non un alberello per far ombra, ne una banchina!

    Le vie borgospesso, via gesú, via Sant’Andrea sono perennemente incasinate di motorini e monopattini con marciapiedi di 1 metro o meno!

    Tutto più nella via del lusso, ma come ci presentiamo alle olimpiadi?
    Ma che città è questa?

    Avevo letto un vecchio articolo, di un investitore che aveva offerto 4 milioni per riqualificare tutto il quadrilatero, come sempre tante parole …..

    E nulla di concreto!

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    • Servirebbe un Assessore all’Arredo Urbano che si butti a capofitto a dare un cambio di linea.

      Purtroppo a Milano da 11 anni, due Sindaci e tre Giunte abbiamo misteriosamente sempre lo stesso Assessore all’Arredo urbano. Che cambia periodicamente incarico (dalla Mobilità, all’Urbanistica alla Casa) ma che l’Arredo Urbano se lo tiene (o glielo appioppano) sempre.

      Ecco…magari si potrebbe iniziare chiamandone uno diverso dopo tanto tempo? 🙂

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    • Il centro dovrebbe essere il nostro biglietto da visita e tanti anni fa lo era. C’era una manutenzione e una pulizia da parte del comune che non esiste più e un’educazione da parte dei cittadini che non esiste più. I vigili sono una razza in estinzione, ognuno fa quello che vuole e questo purtroppo è vil risultato. Le soluzioni possibili tante e non passano solo dalla politica

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      • Educazione ambientale costante nelle scuole ma non lo faranno.Manutenzione costante delle opere pubbliche ma non lo faranno.Punizioni esemplari per i graffitari ma non lo faranno.Proteste costanti all’amministrazione comunale perchè mantenga il decoro ,ma i cittadini(in gran parte incivili)non le faranno.

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    • Beh, francamente la sua giusta denuncia a mio giudizio la vedo più a carico di cittadini assai maleducati che del comune. Milano è zozza per colpa di cittadini zozzi che non la rispettano. È così in tutta la città. Che può fare il comune in merito?! Grazie.

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      • Educazione ambientale costante nelle scuole ma non lo faranno.Manutenzione costante delle opere pubbliche ma non lo faranno.Punizioni esemplari per i graffitari ma non lo faranno.Proteste costanti all’amministrazione comunale perchè mantenga il decoro ,ma i cittadini(in gran parte incivili)non le faranno.

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  2. Per essere onesti: “Una passeggiata da piazza Duomo a San Babila nella sciatteria dei suoi fruitori, cittadini e turisti”

    Poi a guardare le foto si capisce che l’80% sono oggetti la cui manutenzione non spetta legalmente al Comune: spazi pubblicitari, cabine telefoniche, centraline, bacheche, ingressi della metro etc. etc.

    Certo, ce ne sono anche di competenza del Comune e sembra si faccia a gara a che se ne infischia di più: purtroppo vincono tutti, ex-aequo.

    Purtroppo è difficile incentivare, l’unica sarebbe disincentivare, ma quasi impossibile beccare i vandali in flagrante.
    È principalmente questione di inciviltà, non di manutenzione.

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    • Concedi l’autorizzazione di occupazione suolo pubblico per un totem pubblicitario, metti nel contratto la pulizia dalle tag e le rimozione.

      Non è che il Comune debba mandare l’Assessore con la spugnetta, ma anche non provarci e il lassismo totale non va bene.

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      • È davvero incredibile eppure è proprio così, sono assolutamente d’accordo, il cuore della nostra città è lasciato allo sbando, alla deriva di se stesso ed alla mercé dei soliti graffittari…. sicché anche da questo punto di vista Milano è distante anni luce dalle città del nord Europa, ben più grandi e complesse urbanisticamente, per giunta!

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    • Perdonami ma a chi spetta è una distinzioni di lana caprina, è il solito scaricabarile all’italiana. Quello che conta è il risultato finale.

      Dato che, come dici tu, è praticamente impossibile beccare in flagrante i vandali, dovrebbe essere previsto nei regolamenti comunali che quando il Comune concede in occupazione suolo pubblico a un privato per qualsiasi cosa — dalla centralina telefonica alle torrette di uscita dei parcheggi interrati — quest’ultimo è tenuto alla manutenzione e, se non lo fa, viene multato.

      In realtà e proprio il contrario: è un problema di manutenzione, non di inciviltà. Vandali e writer ci sono dappertutto, anche all’estero, eppure nella maggioranza delle altre città europee la situazione è ben diversa.

      O vogliamo davvero credere che in Trafalgar Square on in Place Vendôme un cartello esplicativo potrebbe rimanere capovolto per mesi???

      In molti paesi l’obbligo di pulizia/manutenzione ricade addirittura anche sui privati cittadini: cioè se ti fanno una tag sul muro e tu non la pulisci, ti becchi una multa. Negli Stati Uniti in molte città ti multano perfino se non hai tagliato l’erba del tuo giardino.

      Ovviamente questi sono concetti normali e comunemente accettati in gran parte del mondo civile, ma non nel paese del “garantismo” sempre e comunque.

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    • Pienamente d’accordo. Vorrei segnalare invece che a GENNAIO 2022, a ridosso del Castello Sforzesco nel parco Sempione, alcuni idioti hanno distrutto una colonnina SOS. Ho segnalato il fatto (dopo aver utilizzato altre 3 colonnine che non funzionavano) ed ho scritto all’assessore (per carità taccio il nome). Ad aprile hanno rimosso la colonnina distrutta lasciando i cavi elettrici sotto un telo di plastica e fino ad oggi 17/11/22 non è più stata ricollocata alla faccia degli stupri in aumento. Qui mi sembra evidente la latitanza del comune (minuscolo voluto)!

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        • Sono capitato per caso in questo blog avendo a cuore la città di Milano, ho letto l’articolo e mi sono sentito in dovere di dover commentare.

          Già dalle premessale “le strade sono praticamente impeccabili” capisco che la restante lettura sarà priva di contenuti e argomentazioni.

          Commentare il degrado del centro di Milano vuol dire non capire niente di ciò che sta succedendo nel resto d’Italia e del mondo. Mi chiedo: bastano i graffiti e delle transenne per denunciare un degrado e racimolare qualche click e commento? Siamo arrivati a questo livello di incosapevolezza e direi quasi di ingratitudine verso una della amministrazioni più virtuose d’Italia?

          Ma avete idea del degrado che c’è in altre regioni?

          E chiudo dicendo che se un blog come questo denuncia tal degrado, dovrebbe preoccuparsi anche di migliorare l’utilizzabilità e i contenuti del proprio blog.

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          • Il confronto con la situazione in altre città è patetico e concettualmente contrario allo spirito milanese. Nella nostra città si è sempre cercato di eccellere e non di allinearsi alla media mediocrità, e questo fa sì che in tantissime dimensioni Milano sia una posta avanti rispetto al resto d’Italia e, in alcuni ambiti innovativi (ex. design), anche nel mondo.

            Dover accettare che cartacce, avanzi di cibo, graffiti facciano parte del panorama urbano e pertanto passivamente tollerarli, “perchè c’è anche altrove”, è la tomba di qualsiasi discussione sul miglioramento dello spazio cittadino a cui questo blog dedica così tanta attenzione e passione

            Quanto alle ricette per affrontare questo problema, mi sembra che una presenza di forze dell’ordine (il nome stesso suggerisce un’avversione al disordine) che attivamente svolgano il loro lavoro e che elevino multe a chi venga sorpreso a compiere gesti che danneggino il bene pubblico, non mi sembra peregrina.

          • Be’, se il resto dell’Italia è peggio ci dobbiamo tenere le cose sporche? Se per dire altrove ammazzano e stuprano, ci dobbiamo tenere i picchiatori che in fondo fanno meno male? Non mi sembra un ragionamento…

          • Il confronto con la situazione in altre città è patetico e concettualmente contrario allo spirito milanese. Nella nostra città si è sempre cercato orgogliosamente (a volte perfino spocchiosamente) di eccellere e di non allinearsi alla media mediocrità, e questo fa sì che in tantissime dimensioni Milano sia una pista più avanti al resto d’Italia e, in alcuni ambiti innovativi (ex. Design), sia un riferimento per il mondo.

            Dover accettare che cartacce, avanzi di cibo, graffiti ed altre amenità simili siano parte del panorama urbano e pertanto passivamente tollerati, è la tomba di qualsiasi discussione sul miglioramento dello spazio cittadino a cui questo blog dedica così tanta attenzione e passione

            Quanto alle ricette per affrontare questo problema, mi sembra che una presenza di forze dell’ordine (che non a caso non si chiamano forze del disordine) che attivamente svolgano il loro lavoro e che elevino multe a chi venga sorpreso (proprio sorpreso perché mai più se lo aspetterebbe) a compiere gesti che danneggiano il bene pubblico non mi sembra peregrina.

  3. In altre città d’Italia ci sono organizzazioni di volontariato di normali cittadini che fanno un accordo con il comune e l’azienda di rifiuti, vengono muniti di attrezzi, idropulitrici… e vanno a pulire le scritte, adesivi, sporco, curano le aree verdi, raccolgono sporcizia e tanto altro.
    Lo fanno gratuitamente ma vengono supportati dal comune attrezzandoli e formandoli a dovere.
    Così senza scomodore chi lo fa per lavoro (sennò non si andrà mai avanti) permetti ai cittadini di fare la loro parte per pulire la città. Permetti anche ai tanti pensionati di rimanere attivi e di fare gruppo con gli altri volontari. E ai giovanissimi di mettersi all’opera.

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    • Ragazzo comunque come potrete notare dalle foto l’incuria è data da mille problemi non risolti:

      arredo urbano assente
      Strade con fossi
      Tag e graffiti
      Verde urbano assente
      Parcheggi incontrollati
      Silos in cemento in zone monumentali
      Assenza di alberi
      Asfalto (San babila)
      Cabine telefoniche a cosa servono ?
      Banchine assenti
      Ingressi metro sporchi
      Ascensori non funzionanti

      In fine cos’è quella struttura fatiscente a destra del duomo arrugginita coperta da due foto ingiallite i bagni per i turisti? Spero di no.

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    • A Milano è pieno zeppo di aziende che fanno Community Engagement e ripuliscono nei week end, ma senza una chiara guida e direzione dal Comune sembra di vuotare il mare col cucchiaino.

      E’ come se chi sporca vada compreso e invece noi trattati come idioti isterici con la fissa psichiatrica dell’ordine e della pulizia…. Bah

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    • Lodevole iniziativa certamente .
      Ma tamponare la maleducazione con il volontariato non mi sembra la soluzione più vincente in prospettiva.
      Se qualcuno mette sempre a posto i miei danni io continuerò a farne senza preoccuparmene.
      Abbiamo bisogno di educazione civica e rispetto delle cose comuni.
      Quando avremo quella coscienza credo proprio che ci si metterà poco a ottenere dei risultati duraturi e a chiedere a chi di dovere di intervenire.
      Ma mi pare che alla maggioranza dei cittadini di milano non importi minimamente dell’arredo urbano e del vivere comune.

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  4. Che dire del tunnel a fianco piazza Gae Aulenti che collega M Gioia al viale accanto alla stazione Garibaldi? Mai pulito da quando una ventina di anni fa è stato costruito.Le paratie che delimitano il suddetto viale dal piazzale antistante la stazione sono rotte e in parte divelte e le piastrelle di marmo che rivestivano i muretti sono penosamente impilate lì accanto da tempo.Per non parlare del fianco fatiscente della suddetta stazione con edifici
    fatiscenti einferriate arrugginite da decenni.

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  5. Oltre ai graffiti ci sarebbero da cancellare dalla faccia della terra intere mandrie di bipedi indegni di recarsi in “super centro”, anzi di mettere il naso fuori dalla loro tana, se ne hanno una.

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  6. Naturmente poi i vandali della sera si sentono in diritto di buttare di tutto, sulla piazza sui monumenti , di dormire perterra , di mangiare panini e bere birra sui bordi della fontana S Babila….ecc ecc…la finestra si emula…

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  7. Se ci sono i vandali in città non è colpa del Comune che non può pulire ogni giorno, ahimè. L’articolo va indirizzato contro chi imbratta e magari con attenzione agli adulti genitori di quei giovani che ne sono responsabili. Prendersela col Comune è facile ma il problema è altrove.

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    • Ma “agli adulti genitori di quei giovani che ne sono responsabili” devo andarci io a parlare? Oppure vado a votare per eleggere dei rappresentati in Comune che lo facciano?

      PS Il profiling che assume che a imbrattare siano minorenni e che si debba parlare coi genitori è odioso

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  8. Al di là dell’azione del comune qui purtroppo c’è un grosso problema di vandalismo e inciviltà che è diffuso in tutte le città italiane e che si vede molto poco nelle altre capitali europee.
    Serve punire pesantemente e allo stesso tempo tornare a rieducare, basta fare i garantisti nei confronti di questi delinquenti!

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  9. I milanesi sono come dei vicini di casa chiassosi e anarchici. Magari folkloristici ma alla lunga intollerabili. Questi vicini hanno preso il sopravvento su tutto. Ormai non si crede nemmeno più al ripristino della normalità. C’è rassegnazione e Sfascismo. Fa venire rabbia l’idea della rinuncia come legittimazione a tutto questa maleducazione passata per libertà e furbizia. Basterebbe solamente chiarire i termini: le regole di convivenza civile . E sanzionare rapidamente i TRASGRESSORI. Solo a Milano si vede questo squallore, un motivo lo vogliamo trovare ? Una responsabilità esiste ancora ?

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  10. E voi durante questa passeggiata avete pulito ? Avete staccato locandine e adesivi? Facile lamentarsi senza mai fare niente. Almeno il pannello rovesciato di piazza San Babila l’avete tirato su, o manco quello? …

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    • La prossima volta che faccio un giro in centro mi metto a pulire i pali dagli adesivi.

      Poi vado a “sanzionare” i divieti di sosta

      Poi se ci prendo gusto prendo un randello e vado con un paio di amici a fare volontariato contro furti e scippi.

      Dove la mettiamo la riga? O magari nella società civile non può essere lascato tutto alla pur lodevole iniziativa dilettantesca dei singoli?

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  11. La vera “sciatteria” sono le pubblicità ovunque (e in molti casi sparate in schermi digitali che causano inquinamento luminoso oltre ad uno spreco energetico), le auto parcheggiate ovunque, ma soprattutto la svendita della città che sta diventando un luna park per i pochi. Il vero degrado del centro è quello di essere una vetrina di diseguaglianze e consumismo. E stiamo qui a lamentarci di qualche tag o scritta – oltretutto citando l’ormai controversa e superata “teoria delle finestre rotte”…

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    • Perchè la teoria “delle finestre rotte” sarebbe superata e controversa?

      A Milano lasciamo tutto rotto e lercio da anni, ma non mi sembra abbia contribuito molto a risolvere il problema….

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  12. Buongiorno, questo blog che ha a cuore questa città ha modo di gestire una petizione on line per sottoporre questi problemi di degrado alle Autorità del Comune di Milano ? Se la risposta è NO avete mai pensato di farlo ?
    Apprezzo molto il Vostro operato che però dovrebbe uscire dai confini del blog e portare questi problemi alle Autorità per la soluzione.
    Infine, ho trascorso un week end a Londra per motivi familiari.
    Niente di tutto ciò in una città ben più grande della nostra e con un numero di turisti e “visitatori” giornalieri ben maggiori…

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  13. Il cartello al contrario è a livello strada su piazza San babila. Parla della storia e il perché hanno installato quella tremenda fontana. Non devi arrampicarti da nessuna parte.

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  14. Le giunte di CSX o CDX si sono dimostrate inette entrambe. La città di Milano è ricoperta di scritte ovunque. Uno schifo totale. Non c’è alcuna volontà o capacità di reprimere e punire a dovere i delinquenti che imbrattano.

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    • Ma sai, da sinistra si griderebbe ai manganelli fascisti, da destra alle libertà violate da misure staliniane…

      L’impunità’ è la definizione del nostro Paese (o Nazione): abusivismo edilizio, commerciale o di parcheggi, evasione fiscale di grandi capitali o di piccolo cabotaggio, deturpamento di beni pubblici. Però la colpa è del Comune/Regione/Stato che non mi interviene, ma se interviene non dovrebbe…

      Deprimente

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    • Ma sai, da sinistra si griderebbe ai manganelli fascisti, da destra alle libertà violate da misure staliniane…

      L’impunità’ è la definizione del nostro Paese (o Nazione): abusivismo edilizio, commerciale o di parcheggi, evasione fiscale di grandi capitali o di piccolo cabotaggio, deturpamento di beni pubblici, trasgressione del divieto di fumo ove presente, disturbo della quiete pubblica. Si sa, sono bagatelle,
      Che per usucapione stanno diventando diritti…
      Però la colpa è del Comune/Regione/Stato che non m interviene a pulire dove ‘sta gente ha sporcato, ma se interviene non dovrebbe…

      Deprimente

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