Milano | Urbanistica – Propositi: cosa vorremmo per il 2023

Eccoci a fine anno ancora una volta con i nostri bei propositi e desideri per l’anno che verrà, il 2023. Noi ci proviamo ogni volta, anche se purtroppo molti dei nostri propositi finiscono nel solito cassetto dell’indifferenza. Magari, prima o poi qualcuno se ne accorgerà e provvederà.

Ma fondamentalmente cosa desideriamo per l’anno prossimo?

Forse una sola parola basterebbe: RISPETTO!

Si, ormai ogni anno la situazione precipita e la maleducazione in città peggiora. Su ogni fronte. Il rispetto delle cose e delle persone viene sempre più a mancare, tanto che Milano è la seconda città più maleducata d’Italia, preceduta da Roma e seguita da Napoli.

Se si imparasse a rispettare il prossimo in ogni modo, senza più prevaricazioni di alcun genere, dal pensiero personale alle libertà di ognuno di noi, sempre nel rispetto degli altri e della collettività naturlaemtne, forse vivremmo tutti molto meglio. Rispetto che se vogliamo vedere bene, se applicato, cambierebbe molti aspetti delle nostre città e soprattutto di Milano.

Vorremmo tanto che, ad esempio, in città sparisca la SOSTA SELVAGGIA di qualsiasi mezzo, dalle automobili parcheggiate sui marciapiedi o in doppia fila ai monopattini e biciclette lasciate in posizione assurde che impediscono il passaggio ai pedoni.

Vorremmo più rispetto per case e monumenti, dove nessuno imbratti i muri della città con scarabocchi e scritte.

Vorremmo una città più verde, ma per davvero, con alberi presenti in più strade possibili.

Vorremmo meno INQUINAMENTO e meno traffico.

Vorremmo magari anche una città più attenta alla memoria storica, che lentamente sta venendo cancellata, non solo fisicamente con demolizioni irrispettose, ma anche dal proliferare dei termini inglesi che spesso manco sappiamo pronunciare.

Forse sono piccole pretese che ogni anno in pratica, cerchiamo di ricordare, sperando che a forza di scriverlo, prima o poi qualcuno in Comune lo capirà e provvederà a trasformarlo in realtà.

Ad ogni modo le grandi attese per il 2023 saranno:

  • L’pertura delle stazioni M4 di San Babila e Tricolore
  • Gara per il prolungamento M1 a Baggio
  • Gara per il completamento della linea tranviaria di via Adriano Cascina Gobba e la Milano Limbiate
  • Completamento della Ciclabile Sempione – Giambellino
  • L’inauqurazione della Torre Unipol e Torre Velasca
  • Avvio lavori per la Beic con 100 milioni di euro
  • Avvio lavori per il Palasharp, il Villaggio Olimpico e l’Arena Santa Giulia
  • Gara per la Magnifica Fabbrica al Rubattino
  • Gara per il raddoppio del Museo 900
  • Completamento vasca laminazione a Bresso per il Seveso
  • Avvio lavori per il Museo Della Resistenza in Porta Volta
  • Completamento di Nuove Aree Verdi a Porta Vittoria, Parco 6 Milano Calchi Taeggi e Piazza Castello
  • A febbraio si apre il Nuovo Ortomercato
  • Inizio lavori Ostello Doria a Loreto
  • Allo Scalo Farini inizio lavori Accademia Di Brera
  • Inizio dei lavori Ex area del Trotto a San Siro
  • Inizio lavori Nuovo Campus alla Bovisa – con Parco

Intano noi di Urbanfile vi auguriamo un buon 2023.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Degrado, Propositi, Speranze, Progetti, Rispetto, Arredo Urbano, Parcheggio Selvaggio

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

53 commenti su “Milano | Urbanistica – Propositi: cosa vorremmo per il 2023”

  1. D’accordo su tutto, tranne che sull’inizio. Non vedo evidenti peggioramenti, ma vedo la cronica mancanza di rispetto tollerata da decenni. Semmai ne cambia la forma con l’aggiunta di nuovi mezzi di trasporto.

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  2. Non capisco dove stia la difficoltà, ad esempio, di predisporre un piano di pulizia periodica dei graffiti ALMENO sui monumenti (periodica una volta la settimana/mese, non periodica ogni dieci anni …) come in qualsiasi città europea normale.

    vedere un monumento vecchio di duemila anni come le Colonne imbrattato dal solito bimbominkia egolatrico mi fa ribollire il sangue. L’unica consolazione è che le Colonne saranno ancora lì, amate e rispettate, molto ma molto tempo dopo che del bimbominkia si sarà persa anche la più remota memoria.

    Buon anno Milano, comunque

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    • Ed in parallelo un servizio che ai bimbiminkia dia quattro calcioni nel deretano per ringraziarli dell’opera “meritoria” che svolgono

      Altrove oltre alla ripulitura di quando deturpato ed ad una maggior enfasi pedagogica sul civismo, c’è pure tolleranza zero sui comportamenti antisociali

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  3. Ma i lavori per Corso Sempione, Piazza Cordusio e Piazzale Freud…?? Corso Sempione verrà terminato si spera… E gli altri due Partiranno. E la eterna M1 verso Cinisello…. Sarà pronta o no?

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  4. Be’ la sosta su strada effettivamente è molto peggiorata. E il motivo è semplice: non fanno più multe! Forse per motivi di consenso elettorale…?

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  5. manca sempre l’asservimento semaforico per i tram che sarebbe il primo passo per un tpl efficiente e meno incentivi all’uso dell’auto. Ma forse questo nei fatti non lo vogliono.

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    • Sosta selvaggia, adesivi gialli sulle auto parcheggiate su marciapiedi e ciclabili: la protesta degli attivisti degli stickerdi Sara Bernacchia

      Sono professionisti, genitori e studenti che hanno scelto di mantenere la loro identità segreta. L’idea è nata su WhatsApp a novembre e, dalla zona di via Eustachi e via Plinio, si è allargata a tutta Milano 

      31 DICEMBRE 2022

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      • Il buon gusto suggerirebbe di evitare adesivi gialli.

        Grande tristezza per questi poveretti, che poi magari era anche una battaglia giusta.

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        • Il buon gusto suggerirebbe di non parcheggiare dove non si può.

          Niente parcheggio selvaggio, niente adesivo giallo.

          Elementare, Watson.

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          • Andare in giro a mettere bolli gialli resta di pessimo gusto ma evidentemente non frega molto a nessuno. Amen.

          • Buon gusto??

            Adesso chi distrugge la citta aiuole alberi e marciapiedi ha buon gusto??

            Ma mi faccia il piaceereeh … come direbbe totò

          • Sembra la stella gialla imposta agli Ebrei da nazisti e fascisti.
            Cambiate colore, ce ne sono a migliaia, ma così è veramente una cosa odiosa.

          • Il fine giustifica i mezzi è sempre il primo passo per le catastrofi totalitarie.

            Ma qui è molto più semplice:
            balocchiamoci pure con gli adesivi sulle auto in sosta vietata (manco fossimo le Ronde Padane di 25 anni fa),

            ma non si può usare un adesivo più di buon gusto di uno che ricorda le discriminazioni razziali nazifasciste?

          • E fu grazie ad un commento anonimo su UF che il mondo scoprì che: gli attivisti anti-auto sono antisemiti, gli arbitri di calcio sono antisemiti, gli operatori del pronto soccorso sono antisemiti. Tra l’altro anche alcuni blocchetti delle multe usati dai vigili sono fatti di carta gialla, pure le istituzioni sono antisemite.

            Ce l’hanno sempre tutti con i semiti.

          • Il triangolo rosso identificava gli “antisociali”, quello viola i Sinti e quello nero gli omosessuali.

            A me vedere gruppi “spontanei” che vanno a appiccicare adesivi colorati a destra e a manca fa venire i brividi, ma non tutti hanno la medesima sensibilità e se Andrea lo trova un gesto eroico o innocuo, forse ha anche ragione lui in fondo sono tempi passati e sepolti che non torneranno.

  6. il più grande rammarico : non vedere la Torre Botanica con il ponte sospeso (serra + spazio eventi ) . un progetto bello ed iconico per la Milano contemporanea e futura . Il tutto sacrificato sull’altare del radicalismo politico contro il bene della collettività.

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  7. per me: più verde mantentuto da giardinieri esperti, meno sosta selvaggia e meno mozziconi per terrra. e un impegno forte su trenord. buon anno a tutti!

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  8. Per me una priorità dovrebbe essere limitare le auto in città. Gli automobilisti fanno quello che vogliono, impuniti. Guidare a velocità elevate, parcheggiare in modo selvaggio, non rallentare alle strisce sono tutti comportamenti da sanzionare e reprimere con severità.

    Inoltre il centro città scoppia di pedoni perché gli spazi a loro dedicato ormai sono troppo pochi. Andrebbero pedonalizzate subito almeno tutta piazza scala, corso Matteotti, piazza Diaz, quadrilatero e corso Europa (lo sarà in parte grazie a M4) per dare sfogo a piazza Duomo/vitt. Emanuele dove ormai non si cammina più.

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  9. Adesso a Barcellona non vedo nessuna auto in sosta selvaggia e tags veramente poche è solo su serrande di negozi. E pure qui ci sono le bestie. Quindi colpa Amministratore e vigili.

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  10. @ anonimo 12.27

    Il triangolo per gli omosessuali era rosa.

    Comunque penso che se ci rifletti un attimo perfino tu puoi capire la differenza tra un gesto di protesta spontaneo in risposta a un atto di maleducazione, realizzato con innocui adesivi che si tolgono con una spugnetta e un po’ di solvente (così il malcapitato forse durante il tempo dedicato alla rimozione ha modo di capire PERCHÉ glielo hanno affibbiato) e i rastrellamenti tra intere categorie di persone innocenti, che venivano caricate su carri piombati, portate in campi di concentramento, gassate e incenerite.

    Purtroppo ultimamente è di moda banalizzare la Shoah e qualsiasi tipo di vittimista frustrato, dai no vax in poi, si sente in diritto di paragonare le proprie piccole e insignificanti fisime alla più grande tragedia della storia moderna.

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      • Miii ma che lagna. L’adesivo è stato fatto giallo perché il giallo indica, di prassi, “prestare attenzione” o messaggi di simil-pericolo. Il tuo cervello non capisce che non c’entra nulla con gli ebrei e i nazisti? Ma proprio nulla nulla, nemmeno lontanamente. Che gente.

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        • Ragazzi avete toppato alla stragrande il codice colore…. ma quanto vi costa ammetterlo?

          Nel codice della strada gli unici cartelli gialli sono quelli di cantiere….pure la puerile scusa non sta in piedi!

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          • E io dico che è profondamente offensivo paragonare dei banalissimi adesivi da attaccare su delle auto ai terribili simboli di repressione nazista di minoranze, tra l’altro di svariati colori, non solo gialli. Ma come si fa a sostenere idee così fuori di testa?


          • Arriva la campagna civica #iononcisto. Cittadini contro la sosta selvaggiaI promotori: “Siamo un movimento diffuso e libero di persone stufe di veder tollerato il sopruso costante nell’uso dello spazio pubblico a Milano”


            Arriva la campagna civica #iononcisto. Cittadini contro la sosta selvaggia

            E’ nata la campagna #quinoncisto promossa da un gruppo spontaneo di cittadine e cittadini che chiedono di porre fine alla sosta selvaggia in città, all’invasione quotidiana e costante di automobili parcheggiate su marciapiedi, piste ciclabili, parterre alberati, strisce pedonali e anche in mezzo alla stessa carreggiata.  A partire da inizio novembre cittadini e cittadine milanesi hanno iniziato a tappezzare le auto in sosta selvaggia con migliaia di adesivi colorati con la scritta “QUI NON CI STO – questo non è un parcheggio” per sensibilizzare gli automobilisti, la cittadinanza e soprattutto l’Amministrazione sulla sottrazione di prezioso spazio pubblico a discapito della collettività e sulle condizioni di insicurezza create da questi tipi di comportamenti.

      • La questione è: giusto o sbagliato mettere adesivo su macchina parcheggiata in sosta selvaggia?
        Per me la risposta è ovvia: sì. E direi che certi parcheggi altro che adesivo si meritano….

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  11. Potremmo mettere nei buoni propositi anche la fine di questa crociata contro i termini in inglese, una battaglia senza senso e fuori dal tempo.

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  12. Più rispetto per case e monumenti. Condivisibile il parere di Marco Amico, fondatore di DoctorWall, dopo quanto successo a Roma ai danni di Palazzo Madama: «Pensare di intraprendere uno scontro diretto con chi imbratta i muri o blindare le città con forze dell’ordine e transenne rischia di rivelarsi una guerra senza vincitori. Secondo noi occorre agire su diversi fronti, anche in base alle situazioni, partendo dalla prevenzione. Il problema va affrontato con un approccio diverso e innovativo, anche con un patto pubblico-privato, perché le grandi città sono sotto gli occhi del mondo intero»

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  13. Capisco e non condanno la scelta di iniziative come quella degli adesivi sulle auto parcheggiate dove non dovrebbero (anche se non si dovrebbe rispondere a incivili con altra inciviltà), visto che almeno se ne parla… però il problema è di più facile risoluzione. Basta la volontà. Paletti/dissuasori e altre soluzioni (magari esteticamente non troppo impattanti in base alla zona) e controlli serrati con multe salate e sequestro delle auto/suv.

    Come già commentato in altri articoli simili, se non si vogliono mandare troppi vigili in giro, basta una app… chiedi ai cittadini di fotografare auto e altri mezzi (e relativa targa ovviamente) in palese divieto di sosta o in aree dove non dovrebbero stare e mandi un bel multone. Se lo contestano, c’è tanto di foto a provare che sono in torto. Io sarei il primo a girare per la città a fare foto a raffica… così le casse del Comune non piangono più e i soldi ricavati li investi per nuove ciclabili protette e piantare alberi.

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    • L’iniziativa dei sacrosanti adesivi gialli è più rivolta a denunciare verso il comune la sua mancanza di sanzioni verso il fenomeno del parcheggio illegale.

      Il fine ultimo è denunciare il comune.
      La sua latitanza nella repressione del fenomeno.

      Quindi le vise che dici sonontutte belle ma bisogna smuovere la volontà politica del comune di Milano di metterle in campo veramente.

      Gli adesivi gialli sono una denuncia sociale.

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      • Hai ragione al 100%!

        Il comportamento incivile a cui si rivolgono gli adesivi gialli è prima di tutto la totale indifferenza di Amministrazione e vigili alla sosta selvaggia.

        La politica dovrebbe comprendere che un diritto che non viene rispettato deve essere tutelato dalle istituzioni. Se queste non agiscono agiranno direttamente quelli che subiscono il sopruso. È sempre successo. Ovviamente questo porta poi anche ad azioni sempre meno pacifiche. Non sarebbe invece meglio che Comune e vigili facessero semplicemente il loro lavoro?

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  14. Ho letto ora le aspettative del 2024. Sarebbe bello anche un post che per ogni punto previsto per il 2023 ci aggiornasse sull’effettiva realizzazione

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