Milano | San Siro – Il nuovo Quartiere Ex Trotto: housing sociale e residenza libera, verde, scuole e servizi

Finalmente ci siamo o quasi, infatti si avvicina il futuro dell’ex Ippodromo del Trotto, nell’area dismessa da anni, accanto allo stadio di San Siro, tra le vie Piccolomini, Rospigliosi, Aldobrandini e il piazzale dello Sport. È stato infatti adottato dalla Giunta il Piano attuativo obbligatorio “PA7 Trotto”, che nei prossimi mesi sarà disciplinato dalla convenzione tra il Comune e la società Prelios SGR SpA per conto del Fondo immobiliare denominato Invictus, per arrivare poi, a inizio 2024, all’apertura dei cantieri. Lo sviluppatore dell’operazione è la società che opera nel settore immobiliare Hines Italy.

L’intervento porterà alla nascita di un nuovo quartiere residenziale, in gran parte costituito da housing sociale, ovvero residenze in locazione a canone convenzionato, frutto di accordi con il Comune di Milano, in forza dei quali saranno realizzati circa 700 alloggi a canoni sociali medi di 120 euro/m2 annui. Canone che equivale mediamente a circa 600 euro mensili per un ampio bilocale. L’intervento è inoltre caratterizzato da un articolato sistema di spazi a verde e dalla presenza di servizi per il quartiere ricavati all’interno degli immobili vincolati (nel 2017 gran parte dell’impianto sportivo, ex scuderie e fienili in particolare, è stato dichiarato di interesse culturale dalla Sovrintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio, con contestuali prescrizioni di tutela, ad esclusione di porzioni delle tribune e di parte delle aree esterne alla pista sul lato nord, si tratta di un piccolo complesso di palazzine e stalle realizzate su progetto dall’architetto Vietti Violi nel 1925). Il progetto, il cui masterplan è firmato dallo studio internazionale di architettura Kohn Pedersen Fox associates (KPF), disegna uno spazio a piazza-giardino centrale su cui affacciano le nuove residenze, aperto verso sud.

Una trasformazione, quella proposta, che risponde anche ad alcune priorità individuate dal “Mosaico San Siro”, lo Studio d’area elaborato dall’Amministrazione a partire dall’apertura al quartiere con nuovi spazi pubblici e percorsi protetti, dalla creazione di un nuovo fulcro urbano per la socialità e il tempo libero e dal potenziamento dell’offerta di servizi locali secondo la direzione della Città di prossimità tracciata dal Comune.

Il Piano include il PA7 propriamente detto, sulla cui area viene applicato l’indice di utilizzazione territoriale dello 0,35 m2/m2, ma coinvolge un ambito urbano più esteso, per un totale di oltre 165.000 m2 (comprese anche la via Palatino, parte di via Aldobrandini e una porzione di piazza Axum).

Oltre alle residenze in locazione, verranno realizzati un nuovo centro sportivo con una palestra polifunzionale e campi da padel (circa 3.800 m2), negozi di vicinato e servizi di prossimità che prevedono anche iniziative di formazione e assunzioni di giovani dei quartieri abitativi pubblici nel quadrante San Siro, attività produttive e imprese sociali, un asilo nido per 60 bambini in un edificio vincolato in via Aldobrandini e un centro per il doposcuola dedicato a ragazzi delle scuole superiori, anch’esso in un edificio vincolato. Contemplate anche opere di urbanizzazione primaria e secondaria, per un totale di circa 12,7 milioni di euro, tra cui la riqualificazione di strade, spazi pedonali, a verde attrezzato e attraversamenti pedonali a raso, una scuola d’infanzia comunale per 125 bambini e nuovo verde per quasi 50.000 m2.

Qui il precedente articolo dove si spiega un po’ l’evoluzione di questo sito. Mentre qui il link al nostro ultimo articolo con reportage fotografico delle demolizioni.

Referenze fotografiche: Duepiedisbaglaiti, Comune di Milano, Google

Masterplan, San Siro, Municipio 7, Piazzale dello Sport, Via dei Piccolomini, Via dei Rospigliosi, Via degli Aldobrandini, Hines, Prelios

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

15 commenti su “Milano | San Siro – Il nuovo Quartiere Ex Trotto: housing sociale e residenza libera, verde, scuole e servizi”

  1. Be dai non male costruire un quartiere che non dialoga assolutamente con ciò che lo circonda.

    Nelle migliori delle ipotesi vivranno a pochi passi dalle tribune arancio del Meazza.
    Al contrario – se lo abbattono- vivranno per anni in una nube tossica di polveri.

    Bravi

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      • Avrò detto una cazzata ma vivere vicino ad un edificio che abbattuto produrrà emissioni per 117.500 tonCO2e non mi sembra il massimo.

        Ora torno a dormire con tu mamá

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        • Ah certo, non abbattiamo le cose per la polvere e per non ben qualificate emissioni di co2 (i mezzi demolitori?), ci teniamo un piazzale di cemento accanto ed una struttura fatiscente da sostenere con le tasse comunali…
          E la speculazione edilizia dell’ippodromo è ancora peggio… un quartierino chiuso al posto di una enorme distesa verde ma questo va bene, abbattere un cubo di cemento per mettere giù uno stadio moderno con parchi e servizi no, per la polvere.
          Aboliamo il suffragio universale

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    • La nube tossica la respiriamo tutti i giorni e esce dai tubi di scappamento delle automobili. Se hai a cuore l’aria e usi l’auto, smetti di usare l’auto.

      Costruire case vicino a infrastrutture come metropolitane e tram è auspicabile e giusto. Sbagliato è costruire autostrade, tangenziali e nuovi quartieri che non hanno trasporto pubblico efficiente.

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  2. questa discussioncella la qualifica chi ha scritto “…hai detto la tua cazzata e ora torna a dormire”; quindi solo se si è d’accordo con quel conglioncello di Antonio si può scrivere al riguardo, altrimenti sono solo cazzate. Ottimo.

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