Milano | Porta Venezia-Loreto – Da lunedì i lavori per sistemare la nuova ciclabile in corso Buenos Aires

Partiranno lunedì 15 maggio i lavori previsti in corso Buenos Aires (Porta Venezia-Loreto) per la realizzazione della nuova ciclabile in struttura protetta prevista lungo la via. Si inizierà con l’individuazione delle aree a disposizione del cantiere nelle vie Spontini, Redi e Boscovich in prossimità del corso.

La prima fase dei lavori, della durata di quattro mesi, partirà all’altezza di via Spontini e prevede la realizzazione di una pista ciclabile in sede protetta su entrambi i lati della via, con una larghezza di circa due metri e con cordoli larghi 50 cm e alti 17. L’intervento comporta anche il restringimento della carreggiata ad una corsia per senso di marcia e l’eliminazione della sosta lungo corso Buenos Aires. Troveranno spazio invece alcune aree riservate al carico e scarico, a servizio degli esercizi commerciali presenti.

La seconda fase dei lavori, dall’autunno di quest’anno fino a dicembre 2024, prevede l’allargamento dei marciapiedi per creare un grande boulevard pedonale e la riasfaltatura della ciclabile in pasta rossa.

La decisione di intervenire in due fasi diverse permette di raggiungere l’obiettivo di una sistemazione del corso definitiva con alta qualità urbana, sicurezza e funzionalità, con impatti minimi sulla viabilità nella prima fase e praticamente nulli nella seconda.

“La pista ciclabile di corso Buenos Aires – spiega Arianna Censi, assessora alla Mobilità – è nata in un momento particolare, durante il Covid, in cui la mobilità ciclabile ha avuto una grande diffusione. Ora i numeri di coloro che la percorrono quotidianamente testimoniano che è molto utilizzata, con una media in un giorno feriale nel 2023 di 6.779 biciclette e picchi di 8.005 nella settimana dal 22 al 28 marzo. Per questo abbiamo deciso di avviare un intervento più strutturato che prevede anche la sistemazione della parte pedonale. La ciclabile con cordolo consente anche di contrastare in maniera più efficace un comportamento incivile e pericoloso come quello di sostare sopra lo spazio riservato alle corsie ciclabili”.

Ci chiediamo se nel progetto ci sarà spazio anche per i famosi alberi in vaso tanto pubblicizzati da lungo tempo. Ricordiamo inoltre che entro la fine dell’anno dovrebbe partire il cantiere per riqualificare piazzale Loreto.

Qui di seguito alcune immagini della pista ciclabile di Corso Buenos Aires

Referenze immagini: Comune di Milano

Loreto, Porta Venezia, Corso Buenos Aires, Pista Ciclabile, Arredo Urbano

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

146 commenti su “Milano | Porta Venezia-Loreto – Da lunedì i lavori per sistemare la nuova ciclabile in corso Buenos Aires”

    • “con una media in un giorno feriale nel 2023 di 6.779 biciclette e picchi di 8.005”
      Forse i quattro sfigati sono quei pochi automobilisti per colpa dei quali gran parte della città è diventata invivibile…

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      • A milano usare la bici è pericolosissimo… giusto ieri ho visto uno spaccarsi la testa dopo essere scivolato sul pave e sulle rotaie…

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        • Questo non c’entra con il traffico, bensì con l’imperizia: binari e pavè sono insidie note, bisogna saperle affrontare.
          E mettere il caschetto, che non fa male e salva dai rischi residui. Non è un DPI obbligatorio, ma forse andrebbe utilizzato

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          • Binari e pave’ non possono essere adatti in un percorso ciclabile… la bici la usano anche anziani e bambini…

      • E’ la via più diretta per il centro con o senza corsia/pista ciclabile. Esistono altre alternative così? NO.
        Non auguro a nessuno di trovarsi su un autoambulanza in coda quando ci sarà una sola corsia per senso di marcia.

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          • Speriamo….
            Al momento però sembrano i numeri dei partitini da prefisso telefonico che si credono moralmente superiori al resto del mondo.

          • Vedremo… Io continuo a credere sia un errore. Se vuoi ci aggiorniamo a quando la cosa sarà a regime. Credimi, la bicicletta la uso anche io ma Milano non è Amsterdam, e se vuoi aggiungo “purtroppo”, e tuttavia una ciclabile così in Buenos Aires è una scemenza.

          • Quello che credi tu non ha impatto.

            Quello xhe ha impatto è pa realtà delle cose.

            E la realtà sta mostrando che c’è un aumento notevolissimo dell’uso della ciclabile Buenos Aires.

            Vedremo…
            Siamo qui tutti per farla funzionare.
            Le opinioni personali non contano poi molto…

          • Non si può farla funzionare, se non c’è spazio non c’è spazio.
            Quello che credi tu ha ancora meno impatto e visto che dici che le opinioni personali non contano molto inizia a stare zitto tu, un blog é fatto da opinioni personali

          • Il problema è che a Milano non c’è una massa dirompente di ciclisti che premono sulla città.

            Si chiaro, ogni tanto si radunano su facebook e fanno l’iniziativa, ma bisogna trovare molta più gente che la usi sul serio tutti i giorni.

            In Buenos Aires non c’è motivo perchè non ci siano tanti ciclisti quante auto. E invece il rapporto è 1:20 quando va bene 🙁

        • Perdonate ma non capisco queste contrapposizioni che degenerano in ingiurie e offese. La città è di tutti: autisti, ciclisti, pedoni, persone in sedia a rotelle, non residenti, gente infortunata che non può pedalare. Questa sistemazione di Buenos Aires non è funzionale ma demagogica, fatta da una amministrazione di sinistra ztl per l’ombelico dei propri elettori. Ci sono disabili, necessità di carico e scarico merci, anche solo la spesa, traslochi, corrieri, le consegne di Amazon e Esselunga, mezzi di soccorso o di servizio (ambulanza, autospurghi in emergenza), giornate di maltempo in cui non è possibile o opportuno usare la bicicletta. È vero che gli automobilisti a volte sono prepotenti, ma anche i ciclisti però spesso rasentano il fanatismo. È una scelta sbagliata, andrà a finire che si arriverà a smantellare tutto, come sempre a spese del contribuente.

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          • Se la città è di tutti allora lo spazio deve essere diviso tra TUTTI.

            Quindi se c’è una strada per auto giusto fare la pista ciclabile per chi usa la bici.

            Perché TUTTI non vuol dire SOLO PER GLI AUTOMOBILISTI

            Concetto semplice eh

          • Vero Wf, ma lo si sta facendo nel modo sbagliato. Tutto qua.
            Con demagogia, con spirito punitivo, vendicativo e di esclusione verso gli automobilisti (che ogni tanto pure loro sono dei pirloni). Questa pista ciclabile, in quel modo, in quel posto è una sciocchezza.

          • Vedi non siamo all’asilo e non basta dire questa ciclabile per me è una scemenza perché essa sia una scemenza…

            Ad esempio puoi cambiare prospettiva e vwdere come cirso buenos aires sia cosi punitivo nei confronti dei pedoni e dei ciclisti.

            E quindi ribaltare il punto di vista w vedere come la ciclabile non sia affatto una punizione nei confronti degli automobilisti ma un giusto riequilibrio.

            Vedi. Dipende tutto con quali occhi ti metti a vedere le cose….

            Poi c’è la realtà fenomenica osservabile oggettivamente e metro alla mano ci dice che il 90% dello spazio a milano è offerto gratis alle automobili.

            Quindi ti chiedi. Punitivo come? Punitivo dove?

          • “ realtà fenomenica osservabile oggettivamente” ma parla come mangi, comunque te ne accorgerai anche tu di quanti ingorghi causerà questa ciclabile, sempre che riesca ad aprire un po’ gli occhi, cosa di cui dubito

    • Eh si perché a Milano mancano proprio le strade e gli spazi per le auto. Povere auto! Una volta si parcheggiava in piazza Duomo è in piazza Scala, dove andremo a finire? 😂

      Ma hai mai provato a guardarti in giro? Le auto sono ovunque, se anche proviamo a limitarle un po’, in un corso che in altre città europee sarebbe stato pedonalizzato nel 1980, non è sbagliato.

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    • Esatto Joseph. Le piste ciclabili sui grandi assi di scorrimento (BAIRES – C.so Venezia) sono una follia demagogica degna di questa giunta.

      Le piste ciclabili vanno fatte sulle laterali di C.so Baires, chiudendole al traffico auto.

      Baires è un boulevard commerciale, era sufficiente regolare meglio sosta e incroci.

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      • Tutti in coda dietro ai vari corrieri che faranno carico e scarico per non parlare delle emergenze (polizia, ambulanze ecc. ecc).
        Interventi senza un piano….auguri!

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      • Guarda che il traffico si regolerà di conseguenza. Aumenteranno ancora le biciclette e aumenterà l’uso del metro per arrivare in zona. Non ci vuole un genio a capirlo.

        Le auto hanno mille altre strade e percorsi da fare, proprio in Buenos Aires dovete andare a infognarvi con i vostri mezzi?

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    • Se il problema è il traffico allora nello spazio di una automobile ci stanno dieci biciclette. Vedi come si libera il corso e non rimani più incastrato nel traffico a sclerare nella tua scatoletta. L’auto serve per andare fuori città e basta

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        • Penso che il signore volesse elegantemente e molto distintamente farle notare che picchi di ottomila biciclette al giorno non sono pochi

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        • Il concetto lo capisco benissimo. Ma le bici non sono 2 (lo sai anche tu ma lo scrivi lo stesso) e la direzione (di tutte le città del mondo, non di Milano) è quella di diminuire le macchine in circolazione nei centri urbani. In questro senso togliere (un minimo) di spazio alle auto è una mossa assolutamente intelligente.

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          • Purtroppo non sono d’accordo, aumenterà traffico e inquinamento di conseguenza, non è la strada giusta per ridurre il numero di auto, n9n funziona

          • Il fatto che tu non sia d’accordo però vale meno di zero 🙂 basati sui dati, prendi a riferimento quello che fanno le altre grandi città del mondo. Non basta dire “non sono d’accordo” senza argomentare. I tempi dell’asilo nido sono ben lontani.

  1. Ottimo lavoro, pensare che Parigi è cambiata in soli 10 anni mentre noi abbiamo ancora trogloditi che sognano di rimanere bloccati nel traffico è penoso.

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  2. Ahahah uno sfigato che commenta da solo 4 volte. Quando UF deciderà di eliminare i commenti in anonimo sarà un giorno migliore per tutti.

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  3. Ma corso Venezia?

    È veramente un peccato così com’è,
    Oltre ad essere una tra le strade più eleganti di Milano collega il centro a diversi musei della città.
    Quindi molto frequentata da turisti.
    Ne elenco alcuni:

    Museo etrusco
    Museo di scienze naturali
    Museo di arte moderna
    Museo digitale Meet
    Museo della moda (in costruzione)
    Museo Pac
    Museo digitale (in costruzione)

    Oltre a varie case museo luoghi iconici delle città come Villa Invernizzi, palazzo Serbelloni,parco di porta Venezia,

    L’arco, il citofono a forma di orecchio e il planetario del Portaluppi.

    Insomma è una strada che merita molto, Molto più rispetto!!!

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    • Speriamo che la riqualificazione arrivi anche in corso Venezia che ha carreggiate esageratamente larghe dov’è auto e moto corrono a velocità estremamente elevate.

      Limitare le auto è solo civiltà. Gli automobilisti andranno altrove, sinceramente è arrivato il momento di restituire un po’ di spazio alle persone, non se ne può più del casino delle auto ovunque.

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  4. Concordo e approvo quanto scritto su corso Venezia, merita RISPETTO!!!!!!
    Dovrebbe essere una strada giardino dove noi tutti con una passeggiata slow, possiamo scoprire queste meraviglie.

    Al Momento è una bruttissima autostrada nel centro città!

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  5. “è molto utilizzata, con una media in un giorno feriale nel 2023 di 6.779 biciclette e picchi di 8.005 nella settimana dal 22 al 28 marzo.”

    OK, facciamo due conti.
    8.000 biciclette al giorno.
    Togliamo le ore notturne e diciamo 8000 bici dalle 7 alle 23
    500 bici l’ora, 250 per direzione.

    Ossia 4 bici al minuto.

    Sono numeri interessanti ma ancora lontani da un successo stratosferico visto che un solo treno della MM1 porta 1000 passeggeri.

    Quindi ben vengano gli investimenti in ciclabili, ma non dimentichiamo campagne per spingere a usarla di più.
    E non pensiamo che la bici sia al momento una alternativa a massicci investimenti in mezzi pubblici.

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    • Bravo pirla che paragoni una linea metropolitana che attraversa tutta la città a una pista ciclabile che va da porta Venezia a loreto.

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      • Beh se quella ciclabile andasse valutata per i soli spostamenti da Loreto a Porta Venezia, allora sarebbe stato un assurdo farla li: bastavano le vie laterali come si fa nel resto di Milano, che sono anche più sicure e soprattutto adatte per le scuole.

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    • @UMS: un passeggero di mezzi pubblici costa al Comune che paga ATM per il servizio.

      Un automobilista costa tantissimo al Comune e alla collettività che paga per tutti i costi di asfalto, inquinamento, rumore, congestione ecc.

      Un ciclista pesa zero sulla collettività, non è un costo per nessuno.

      Che categoria è più intelligente sostenere e fare aumentare?

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      • Va sostenuta e fatta aumentare la categoria che toglie più auto dalle strade, non quella che ha il costo per auto tolta più basso, ma che in valore assoluto influisce poco sulla mobilità totale della città, come i numeri per ora ci dicono.

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      • La ciclabile costa relativamente poco ma toglie poche persone dalle auto.

        L’investimento in trasporto pubblico, costa una botta, ma toglie molte persone dalle auto.

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        • Vero. Ma in molte città europee gli spostamenti in bici arrivano anche al 20, 30% lasciando stare Amsterdam o Copenaghen dove penso si arrivi a più del 40%

          Sono cifre basse? Non mi sembra. Sono sempre state così? No, anni fa queste percentuali erano più basse.

          È un grande errore ritenere che la bicicletta sia un mezzo marginale, può fare la differenza in una città così piatta e compatta come Milano.

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          • Ci sta, ma serve anche un minimo di autocritica:

            Dopo 15 anni che spingiamo e investiamo sulla mobilità dolce, apre una infrastruttura epocale come il prolungamento della ciclabile di Corso Venezia fino a Loreto.

            Forse l’unico vero raggio ciclabile da Duomo fino alla circonvallazione più esterna e pure nella zona più affollata della città.

            Io per un picco di 8.000 ciclisti al giorno, 4 al minuto non esulto ma mi domando cosa altro bisogna fare per rendere la mobilità dolce attrattiva in modo sostanziale. Non possiamo aspettare che anche la più piccola vietta di Milano abbia la ciclabile…

    • Bello che il tuo ragionamento anti-bici serve in realtà a dimostrare che la ciclabile ha successo, citi numeri senza capire la realtà di quei numeri. Ti lamenti di 8000 bici? Ma capisci cosa sarebbe quella strada con 8000 auto in più? Che code peggiori avresti?

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  6. Spero di non vedere più un singolo ciclista sulla strada. Quando le piste ci sono servono ai ciclisti come agli altri utenti della strada: ci si tiene separati.
    Domanda: ma raccordare rettilineo e curva senza angoli come nel disegno, pare una cosa brutta. Anche le bici hanno una inerzia e non si muovono a scatti.

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  7. Io da qualche mese sto andando in bici a lavoro e percorro usualmente Buenos Aires. Sinceramente in macchina non ha senso comunque passarci, visto che già ora è troppo trafficata e ci si mette il doppio che passando da altre vie limitrofe. Probabilmente chi si lamenta è residente li… ma per chi lavora a Milano e abita a Milano e si sposta a Milano non ha senso passarci in macchina a meno di masochismo

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    • Il verde se lo stanno mangiando le piste ciclabili, quadra corso Sempione, al posto dell’erba che c’era hanno deciso di farne addirittura due, una per senso di marcia

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      • Le auto no, quelle non tolgono spazio al verde… I parcheggi, gli svincoli, le rotonde, le tangenziali, le autostrade.. quello è tutto spazio di foresta amazzonica?

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  8. sacrificato spazio che andava destinato al verde per dei poser che girano in bici, ora avremo una bella schifezza di corsia rossa storta che abbruttirà il corso. che tristezza, ma i neo borghesetti 30enni mantenuti dai nonni saranno felici, ecco l’elettorato di Salah.

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    • Ma che livello di demenza.
      Come se in bici ci andassero solo i 30enni elettori di Sala. Mi sembrate tutti dei deficienti lobotomizzati voi di destra.

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        • Le auto si. Si fermano a tutte le strisce pedonali, non parcheggiano mai sulle strisce sui marciapiedi, non superano mai i limiti di velocità, non creano morti o incidenti. Sono bellissime le città stracolme di auto. Come si vive bene in mezzo alle auto!

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          • Da pedone posso stimare approssimativamente che le auto che si fermano per le strisce pedonali sono il 70/80% (a Milano eh), le bici tra lo 0 e lo
            0 virgolaqualcosa.

          • Però non vanno sui marciapiedi cosa che i ciclisti si sentono autorizzati a fare, se poi hanno un seggiolino per bambini (naturalmente senza bambino) ti passano sopra senza neanche guardarti come se tu non contassi un c…o

          • Rimarresti imbottigliato nel traffico perenne da te generato come il xogliowe che sei.

            Ps.
            Si scrive Hummer.
            Ma tu se lo scrivi Hammer sei già il cliente ideale per comprarti un Hummer.

            Tutto torna.
            🤣🤣🤣

          • No, è abbonato a Quattroruote, Autosprint , Autooggi, Gentemotori ecc, e lo sapeva già.

            Anch’io comunque pensavo cheti scrivesse Hammer, martello

          • Si sente fino a qui il rumore delle vs mani che cercano di arrampicarsi sullo specchio…
            🤣🤣🤣🤣
            4 xoglioni entrano giusti giusti nel vostro HAUmmer

            Aspettate al semaforo in coda…
            Che vi faccio ciao con la manina quando vi supero in bici…

            Serenase
            🤣

  9. Ottima notizia! Se bevessi alcoli brinderei! Ma sistemare Corso Venezia? Montenapoleone? Cordusio? E da Porta Romana a Porta Venezia? Lì ci sono dei bellissimi parcheggi da eliminare e sostituire con piste ciclabili. (Ho detto una cosa anche non di sinistra ma di Civiltà)

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  10. Io ho spesso postato commenti di natura critica, anche molto, verso l’ attuale amministrazione; penso dunque di non poter essere catalogato come un sostenitore del cosiddetto sindaco global, tuttavia approvo l’ iniziativa e vorrei anche dire una cosa ai lettori che manifestano il loro disappunto; provate anche voi a circolare in bici, guardate che c’è da veramente da meravigliarsi per quanto sia semplice e anche molto divertente (se non consideriamo i rischi dovuti al traffico motorizzato, ovviamente…) il potersi rendere totalmente indipendenti negli spostamenti quotidiani.
    E’ solo il periodo iniziale, che richiede più o meno un mesetto, da affrontare per farci l’ abitudine e poi veramente si pensa, inevitabilmente, a quanto sia assurdo ostinarsi a circolare in macchina in una città come la nostra. Per non parlare del fatto che se per caso si è andati un po fuori forma…altro che “tapis” da palestra puzzolente e pure a pagamento; in bici si tempra il fisico, che diventa forte e atletico. Vorreste essere come quelli che fanno il Giro? Fate voi, la scelta è vostra.

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    • Concordo. E per chi non vuole far fatica o ha paura di arrivare non perfetto in ufficio esistono le bici a pedalata assistita.

      Spostare 50-80 kg di essere umano con un mezzo che arriva a 2 tonnellate, inquinante e ingombrante non ha alcun senso in città dove mediamente si fanno spostamenti di 3-6 km.

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      • Sempre che non te la freghino quella a pedalata assistita, sarò stato sfigato ma mi é durata due settimane, ora giro con una bici scassata che non mi tocca nessuno.
        Non mi viene mai in mente di viaggiare sui marciapiedi come purtroppo fanno in molti, da pedone, tra bici monopattini e tavolini dei bar, non si riesce più a camminare!

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        • Sarà, ma io vedo i marciapiedi ingombri più che altro di auto. Una bici o un monopattino li sposti o li aggiri facilmente, un suv no di certo.

          Poi i marciapiedi a Milano sono in condizioni pessime, e stretti per lasciare spazio ai parcheggi in strada.

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  11. Auto sui marciapiedi per fortuna non ne vedo salvo rari casi, anche perché un auto sul marciapiede quasi sempre viene rimossa, come farebbero a passare i pedoni, non basterebbe uno slalom tra bici, monopattini e tavolini dei bar

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  12. Tutti gli automobilisti coglioni che ripetevano ad libitum che era fatta male perché pericolosa adesso saranno entusiasti!!!

    Esultate automobilisti.
    Vi hanno separato la pista fisicamente dallla strada.

    Adesso non è più inutile ne pericolosa
    😆😆😆😆❤

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  13. veramente erano i ciclisti coglioni che dicevano che era pericolosa e sul fatto che sia utile lo sarà sicuramente ad aumentare l’inquinamento di quella zona, il corso sarà ancora più intasato di automobili

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  14. finalmente! grande notizia!! non vi sarò piu la sosta irregolare di chi scende per giocare il lotto , e i pedoni avranno piu spazio per camminare!! avanti cosi

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    • Ma basta con queste favole.

      Nessuna grande città europea o mondiale progetta più vaste aree chiuse al traffico da oltre 20 anni, solo aree di limitate dimensioni nei centri storici.

      Si sono rivelate un fallimento da tutti i punti di vista: non riducono l’inquinamento, non favoriscono gli esercizi commerciali, creano enormi problemi di ordine pubblico soprattutto nelle ore notturne.

      Chiunque abbia superato i confini di Cinisello Balsamo se ne sarà reso conto.

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  15. Anche senza chiuderlo completamente al traffico, una volta ridotto a due corsie basterebbe spezzarlo in due sensi unici opposti, solo verso la periferia da Lima a Loreto e solo verso il centro da Lima a Porta Venezia.

    In questo modo si eliminerebbe in un colpo solo tutto il traffico di attraversamento dei giargiana che vengono a Milano col navigatore e non conoscono le viettine alternative…

    perché io non ho mai conosciuto un milanese-milanese sano di mente che vada in corso Buenos Aires in macchina.

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  16. La ciclabile in Corso Buenos Aires ha senso solo se accompagnata da costruzione di parcheggi sotterranei, a prezzi calmierati dal Comune, nelle zone limitrofe del centro cittadino.
    A tutti gli imbecilli che continuano dire come un disco rotto “andate a piedi, andate a piedi,…”, Ricordo che a Milano entrano ogni giorno circa 800.000 persone. Se vuoi che queste persone entrino senza inquinare, il che vuol dire senza auto, dovresti riempire la periferia di Milano di parcheggi sotterranei e di linee metropolitane. Con tutta evidenza, a Milano mancano entrambe le cose, e quindi questo progetto di ciclabile in Buenos Aires non serve a un cazzo… Tanto per essere chiari

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    • I parcheggi a prezzo calmierato non è sostenibile. Basterebbe qualche incentivo urbanistico, anche solo che non mettano i bastoni fra le ruote….

      Sui parcheggi di corrispondenza per drenare il traffico dall’Hinterland sono invece molto d’accordo – sono sempre pieni.
      Che la MM4 apra senza parcheggi esterni di corrispondenza è amatoriale e disarmante.

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    • “A tutti gli imbecilli che…” dicono che servono fantomatici parcheggi o strade sotterranee o linee metropolitane faccio presente che sotto Corso Buenos Aires passa una linea di metropolitana che ne interseca un’altra in Loreto e un passante ferroviario con treni da mezza Lombardia in porta Venezia.

      Parcheggi sotterranei: ma perché il pubblico deve buttare soldi a costruire infrastrutture per mezzi privati?

      Se il pubblico ha 100 euro da investire li deve spendere tutti in infrastrutture e servizi che diminuiscano le auto, non che li incentivino. Quindi mezzi pubblici e piste ciclabili, altro che i vostri parcheggi. Costruire parcheggi è l’ennesimo incentivo e regalo alle auto, poi se non lo si capisce alzo le mani, è fin troppo chiaro ma serve qualche neurone per saper astrarre e capire il problema di fondo: le auto sono troppe e troppo incentivate, punto.

      Rispondi
      • Evidentemente anche i tuoi di neuroni non sono abbastanza per farti capire che parcheggi di corrispondenza servono proprio per limitare gli ingressi in città e favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici.

        Rispondi
        • E allora costruisciteli tu i tuoi parcheggi sotterranei, con i tuoi soldi, se pensi che sia un’ideona geniale costruirli.

          Chissà perché non è poi così redditizio costruire parcheggi scambiatori, chissà perché li deve costruire (a tuo parere) il pubblico.

          Il pubblico non deve sovvenzionarti la tua automobile, lo fa già ampiamente pagandoti, strade, superstrade, viadotti, costi sociali, costi ambientali e chi più ne ha più ne metta.

          Costruire un parcheggio sotterraneo da 500 posti costa almeno 30 milioni di euro. Fai due conti di quanto dovrebbe castrare stoccare sotto terra anche solo 100.000 delle 700.000 auto che entrano in città. Riesci a capire che non vai da nessuna parte?

          Rispondi
          • Se per questo anche le ciclabili costano, e i ciclisti manco pagano a differenza degli automobilisti.

      • Non è che non ci arrivano.

        È che vogliono boicottare ogni cosa che non sia l’uso della loro automobile.

        Allora danno il via alle scuse alternative per non prendere i mezzi. Come i bambini da piccoli che si inventano qualunque cosa pur di non dover fare i compiti a casa…

        Frignano e sbattono i piedi.

        Ps.
        Poi comunque i parcheggi non li userebbero lo stesso. Poiché costano.
        E come i bambini viziati li vogliono gratis. Che poi gratis non sono visto che dovrebbero costruirli e mantenerli con i soldi delle nostre tasse…

        Che ci ragioni a fare con persone che se ne inventano una via l’altra per non dover cambaire nulla..?

        Rispondi
    • Facciamo due conticini?
      Dai, proviamo, così mi dici chi è imbecille.

      800.000 auto, fai che ne vuoi mettere sotto terra anche solo 100.000, giusto per farla facile. Fai che anche risparmiando al massimo riesci a pagare ogni posto auto sui 30.000 euro, a cui devi aggiungere i costi di manutenzione, gestione e personale addetto perché fidati che con i prezzi calmierati non ci rientri di questi costi.

      Facciamo 4 o 5 miliardi di euro? Ci costruisci 2 nuove linee di metropolitana. Li tira fuori il comune di Milano questa barcata di soldi? Il tuo ministro delle infrastrutture?

      E anche se inizi domani l’iter burocratico e costruttivo per questi 100.000 posti pubblici per le vostre auto private non ne avrai pronto neanche uno prima di 10-15 anni.

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  17. I danni che ha fatto e farà ancora questa “amministrazione” ce li si ricorderà per anni!
    Non ci sono competenze ed è questo il dramma.

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  18. A Milano manca in primis o spazio! Inoltre nei corso dei decenni non si è pensato a differenziare il traffico a lunga percorrenza da quello locale; è impensabile che uno ad es da Lotto a Loreto debba affrontare decine e decine di semafori, rotonde con semafori 🤣 si incominci a guardare in là negli anni e a pensare a come fluidificare e a portare quanto più possibile il traffico sottoterra così come i posti auto poi si fanno queste opere… .ma qui siamo all’ABC.

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    • Se devi andare da Lotto a Loreto in sotterranea puoi usare, dal 1964, non da ieri, la metropolitana.

      Fluidificare il traffico, mi fa venire il vomito sta espressione. Manco fossimo ad Atlanta o a Detroit. Il traffico va fatto diminuire bloccando le auto, togliendo loro spazio, relegandole sulle loro tangenziali, non facendole proprio neanche avvicinare ai nostri preziosi centri storici.

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  19. Non si potrà più votare questa amministrazione, e per fortuna!, ma stanno facendo di tutto per farsi ricordare di tutti i danni arrecati!

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    • Allora chiudila al traffico se sei preoccupato del traffico.

      Fai passare solo i residenti con una ztl.
      Tutto il resto pedonale.

      Caro preoccupato mio.

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      • Lo farei subito se potessi, ma visto che non si farà la situazione traffico peggiorerà insieme alla già bassa qualità dell’aria.
        Se invece tu puoi chiudere il corso al traffico fai pure …

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