Milano | Porta Vercellina – Riqualificazione di Piazza Ambrosoli: gli alberi ci sono, ma…

Nonostante la riqualificazione di Piazza Giorgio Ambrosoli, una piazzetta di quartiere nel distretto di Porta Vercellina, proprio a due passi da Corso Vercelli, sia stata completata lo scorso anno, le alberature tanto osannate alla presentazione del progetto, sono state piantate alla fine dello scorso inverno (quindi da poco). Assieme alla piazza, l’intervento ha riguardato anche un tratto di via Paolo Giovio e via Polibio.

Adesso che la piazzetta è stata completata, possiamo dire due cose, come al solito: sicuramente meglio di prima, visto com’era, ma… non ci siamo proprio, poteva essere un po’ meglio.

Sappiamo di essere esigenti in fatto di arredo urbano, ma sembra proprio che gli uffici tecnici del Comune non vivano la città e pare proprio non osservino le problematiche che ogni qual volta si materializzano dopo le belle riqualificazioni. Problematiche che son quasi sempre: parcheggio selvaggio e sentieri spontanei.

In questo caso possiamo dire che, viste le ridotte dimensioni delle aiuole, i sentieri spontanei non ci sono, ma il parcheggio selvaggio è di prassi.

Anzitutto gli alberelli ci sembrano striminziti, forse, avremmo gradito delle alberature che col tempo sarebbero diventate grandi e non questi arbusti di Photinia Red Robin, che rimarranno di queste dimensioni o poco più. Belli, ma poco poco più che cespugli.

Poi, nella rotonda centrale avremmo immaginato una grande pianta, che non c’è. Pensare che noi la piazza l’avevamo immaginata ben diversa come testimoniano due nostri articoli dedicati (20172018). Certo, come dicevamo, molto meglio di com’era prima, ma bastava quel poco in più.

E poi, che dire del perenne parcheggio selvaggio, grazie anche al fatto che la rotonda carrabile risulti estremamente larga da consentire la sosta ai bordi, per qualcuno anche un parcheggio in senso contrario (notate le foto sopra). Vigili naturalmente non ce ne sono e quindi il parcheggio è garantito e libero.

Insomma, ci immaginavamo una bella piazza, ricca di verde, ed invece pare già stanza, solo a pochi mesi dalla sua riqualificazione.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Porta Vercellina, Corso Vercelli, Piazza Giorgio Ambrosoli, Parcheggio Selvaggio, Via Paolo Giovio, via Polibio, via Giovanni Cantoni

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

27 commenti su “Milano | Porta Vercellina – Riqualificazione di Piazza Ambrosoli: gli alberi ci sono, ma…”

  1. La photinia non è un albero. Può anche essere potata ad alberello ma nel contesto in esame rappresenta solo l’ennesima presa in giro dell’amministrazione nei confronti del cittadino.
    Fa passare per alberi e consistenti piantumazioni la messa a dimora di miseri cespuglietti camuffati e intanto dichiara vasti programmi di riforestazione.
    VERGOGNA!
    Sull’ arredo urbano e la manutenzione stendiamo un velo pietoso.

    Rispondi
  2. I rilievi fatti dall’articolo di Urban file sono condivisibili. Pare che gli alberi facciano paura e nelle nuove realizzazioni vengono messi a dimora cespugli o alberelli di terza grandezza , ovvero a ridotto sviluppo come prunus,peri da fiore. In questo caso addirittura Photinie che sono arbusti. Per alleviare l’isola di calore e ridurre il surriscaldamento dell’asfalto di strade e marciapiedi servono alberi che crescano in modo da ombreggiare. Servono bagolari,platani,tigli …e serve preparare delle adeguate buche di impianto con buon terriccio per consentire un buon sviluppo nel tempo delle alberature. Questo intervento è l’ennesima occasione persa. Del verde non basta parlarne e farne slogan,occorrono interventi di qualità.

    Rispondi
  3. Quelli piantati non sono evidentemente arbusti, e non sono neanche Photinia Red Robin che è una pianta da siepe che come suggerisce il nome, è rossa

    Rispondi
  4. La vera domanda che si dovrebbe fare un urbanista è: “che caspita ci fa una rotonda nel bel mezzo di un quartiere?”

    Le rotonde servono sulle provinciali, nei quartieri di città invece non c’è un traffico tale da giustificare la presenza di una rotonda.

    Rispondi
  5. La rotonda è abbastanza ridicola, ma con un albero “vero” in mezzo sarebbe stata molto meglio.
    Perchè non l’hanno voluto mettere?

    Rispondi
  6. Sembra la periferia di Podgorica. Ma siamo sicuri che la città di Milano sia una città Ricca? Non hanno neanche cancellato le scritte dai muri. E i pali sono già Stati battezzati dai soliti foglietti abusivi degli sgomberi (piaga ancora non risolta, a quanto pare)

    Rispondi
  7. Andrebbe sentito il Comune, magari c’erano problemi con i sottoservizi o qualcos’altro, altrimento proprio non si spiega l’esiguitá degli alberelli e la mancanza (spero solo momentanea) di un albero al centro. Con la fame d’alberi e di ombra che abbiamo e che avremo sempre di più. Per quanto riguarda il verde il comune tiene bene quello che c’è ma fatica ad implementarlo, soprattutto fuori dai parchi e giardini. ForestaMi è un fallimento per ora. Sveglia!

    Rispondi
  8. Uffici tecnici del Comune da prendere a pedate nel culo. Urbanistica, verde, arredo urbano:CIALTRONI. Non parliamo poi di Forestami. Milano ha bisogno di ossigenazione e Paesaggio 12 mesi all’anno. Piantare caducifogli significa in inverno non avere questi benefici effetti. Vanno intensivamente piantumati SEMPREVERDI. Specialmente lungo tangenziali, grandi assi di scorrimento, bordi ferroviari. Cambierebbero aria e paesaggio della città. Ed usare acqua di falda, abbondante ed in esubero, da fare affiorare. Per combattere isole di calore. Bacini artificiali a rinaturalizzare il territorio.

    Rispondi
  9. La photinia è una vera presa per il c*** non è neanche una pianta originaria europea e andiamo a mettere un cespuglietto… Francamente mi trovo imbarazzato io solo a guardare le foto provo vergogna per come viene gestita la parte del verde pubblico.

    Sul mio terrazzo ho dei liquidambar stiriciflua che sono cinque volte tanto quelle minchiatine

    Rispondi
  10. Canfore servono canfore,
    sono degli arbusti che crescono velocemente,
    non perdono le foglie d’inverno
    (quindi belli tutto l’anno)

    e crescono in altezza creando una bella ombra.

    Cacchio l’abc per un giardino a bassa manutenzione e massima resa! !

    Rispondi
    • La canfora è meravigliosa, diventa anche molto grande, resiste bene a tutto ed è famosa per essere la prima pianta che è ricresciuta a Hiroshima – che depone a favore della sopravvivenza alle “cure” del servizio verde del Comune di Milano.

      Temo che il problema sia che va potata a intervalli regolari e ormai si va al risparmio su tutto.

      Rispondi
  11. Vanno piantate specie autoctone senza inventarsi nulla. Platani, olmi bagolari querce frassini abeti pini ecc. Non fa noente se alcuni perdono le foglie d’inverno, è d’estate che più se ne ha bisogno.

    Rispondi
    • La risposta è semplice: SEMPRE MENO.
      Adesso si sono pure inventati la riduzione degli sfalci, giustificandola con la biodiversità degli insetti.
      Quando invece sappiamo benissimo che lo fanno per intascarsi un po’ più di soldi.
      A questo punto anche io tutelo la biodiversità degli insetti coprofagi.

      Rispondi
    • Tranquilli… ora non falciano neppure più l’erba.
      Pensavo che la giunta Borghini e Pisapia fossero state quelle più inutili per Milano ma questa credo che abbia fatto ancora peggio!

      Rispondi
  12. Il problema di quella piazzetta è il parcheggio selvaggio che limita la visuale e peggiora la sicurezza.

    Servirebbe un anello ciclabile che restringe di molto la carreggiata, ben protetto da cordoli, e rialzamenti pedonali che rallentano le auto.

    Queste cose però vanno progettate subito, chi ha progettato questa schifezza ha in mente una città del 1960, non del 2030.

    Rispondi
    • Certo! Restringiamo la piazza finché non diventa del tutto inutilizzabile.
      Percorso ciclabile in un strada con pochissimo traffico: non solo sarebbe inutile, ma pure dannosa.

      Rispondi
  13. Alcune affermazioni di questa discussione possono essere condivisibili, altre molto meno.
    Soprattutto molto spesso è stato già detto da tutti gli esperti che gli alberi per svilupparsi correttamente e in salute hanno bisogno dello spazio necessario e vitale sia per le radici sia per la chioma, che in questa situazione non c’è: alberi di dimensioni importanti, come bagolari, platani, tigli, ecc., non ci starebbero perché le aiuole sono piccole e a ridosso degli edifici i cui appartamenti ne verrebbero completamente oscurati vista la distanza ridotta. La maggior parte delle piante che si usano nei parchi e giardini non sono per forza europee o autoctone. È vero che si dovrebbero impiegare anche i sempreverdi (che non si capisce perché in generale non vengano più utilizzati come in passato) ma in questo caso anche la photinia lo è.
    Per quanto riguarda l’aiuola centrale ho chiesto personalmente l’aggiunta di un albero ma mi è stato risposto che non si può mettere a causa di un sottoservizio proprio in corrispondenza della rotatoria.

    Rispondi

Lascia un commento