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Milano | Curiosità – La polvere di ferro che ricopre alcune vie della città

Non so se ve ne siete mai accorti,ma a Milano, come in altre città dove transitano i tram, soprattutto quelli di vecchia generazione, alcuni tratti, specie in prossimità degli incroci o dove vi transitano più tram, una patina ferruginosa di polvere ferrosa si deposita ovunque, tinteggiando il contesto con un bel color ruggine.

Questo, come dicevamo, accade dove transitano soprattutto tram di vecchia generazione, come le vetture tranviarie serie 1500 dell’ATM (note anche come “vetture a carrelli” o “tram tipo 1928″), in uso dal 1927/28, simbolo di Milano.

Lo sfregamento delle ruote in acciaio su rotaie anch’esse in metallo, dove un ulteriore sfregamento è causato dai freni, produce inevitabilmente la dispersione di polvere metallica che si deposita attorno al mezzo per qualche metro. L’acciaio, come noto, è composto prevalentemente da ferro e da carbonio.
Il ferro, a contatto con gli elementi atmosferici e l’umidità, si ossida e diventa “ruggine” (ossido di ferro, dal tipico colore rossiccio).

Stesso “problema” riscontrabile anche sui sassi delle massicciate delle ferrovie che dopo qualche tempo tendono a diventare rossastri.

Problema che spesso ricopre non solo i manufatti in prossimità, ma spesso anche le vetture parcheggiate frequentemente nei punti critici (auto bianche che lentamente si tingono di rossiccio le avrete notate). Ci chiediamo se questo possa causare anche dei danni alla respirazione degli abitanti che si va ad aggiungere anche al fenomeno dell’inquinamento sempre presente?

Il fenomeno sembra maggiormente evidente dove ci sono tratti in corsia preferenziale, dove manca il transito automobilistico che con le gomme delle vetture e il passaggio frequente “pulisce” la strada dal velo di ruggine.

Ad esempio il tratto di preferenziale di via Ferrari e viale Sturzo a Porta Garibaldi mostra come influiscano le polveri di ferro sulle superfici stradali.

Altro punto molto rovinato dalla “ruggine” lo possiamo trovare in piazzale Cadorna nell’area centrale, dove non passano pedoni e autovetture.

Stessa sorte la troviamo per la pavimentazione e tutti i manufatti, compreso il buon Garibaldi (ora ripulito dopo il restauro appena concluso), di largo Cairoli.

Qui ad esempio il marciapiede di via Rosales da poco realizzato, dopo un anno è già vagamente colorato in rosso ruggine.

La polvere spesso riveste o ricopre anche le superfici dei palazzi (e a volte anche le automobili parcheggiate sempre in certe zone), come possiamo vedere in via Broletto, via Vitruvio e Settembrini e Lazzaretto, ma non solo, anche in via Ariosto e via San Michele del Carso.

Visibile anche nella parte bassa degli archi antichi di Porta Nuova in piazza Cavour.

Ma anche il famoso teatro alla Scala non può esimersi dal coprirsi, specie nella parte prossima alle rotaie, dall’avere una spennellata di ruggine sulle pietre del basamento della loggia per le carrozze dell’ingresso coperto.

Naturalmente non vengono risparmiati neanche manufatti nuovi o quasi, come ad esempio troviamo la patina color ruggine anche sul monumento Ago e Filo di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, presente in piazzale Cadorna dal 2000. Così come sui manufatti della piazza nei pressi della fermata dei tram.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Ruggine, Polvere ferrosa, Degrado, Tram, Ferro, inquinamento




Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

Milanese doc. Appassionato di architettura, urbanistica e arte. Nel 2008, insieme ad altri appassionati di architettura e temi urbani, fonda Urbanfile una sorta di archivio architettonico basato sul contributo del web e che in pochissimo tempo ha saputo ritagliarsi un certo interesse tra i media e le istituzioni. Con l’affermarsi dei Social Network, che richiedono sempre una maggiore velocità di aggiornamento, Urbanfile è stato affiancato da un blog che giornalmente segue la vita di Milano e di altre città italiane raccontandone pregi, difetti e aggiungendo di tanto in tanto alcuni spunti di proposta e riflessione.


12 thoughts on “Milano | Curiosità – La polvere di ferro che ricopre alcune vie della città

  1. Wf

    Al Forum 23 la città ideale immaginata dai ragazzi: “Meno auto, più tram e ciclabili. E tanti nuovi alberi”di Sara Bernacchia

    Per i dieci anni di attività dei Consigli delle ragazze e dei ragazzi in 300 alla Fondazione Feltrinelli riuniti per immaginare la loro Milano. Le idee e l’appello: “Vogliamo essere coinvolti”

      1. Anonimo

        Bella frase del cavolo…ma tu hai idea di quanta gente si fa male seriamente ogni giorno sulle rotaie del tram… in bici in motorino.. poi quando piove le rotaie sono una trappola mortale

      2. Anonimo

        No, non basta “starci attenti”. Sono pericolosissime. In Svizzera in alcune città ci sono delle guaine che impediscono ai ciclisti di infilarci dentro la ruota (e si aprono al passaggio del tram); questa è una soluzione intelligente al problema.

  2. Adriano

    Non lo so ma io ho sempre notato che si forma solo dove ci sono curve e in prevalenza i tram piccoli quelli vecchi di cui non conosco il nome.
    Invece dove c’è il tanto odiato sirietto questo non succede o comunque molto meno visibile e posso fare anche esempi concreti. Può essere che hanno una diversa dispersione della polvere essendo più bassi e con le rotaie coperte.

  3. Albe

    A me è sempre sembrato un problema rilevante e sottovalutato il ferodo del tram e non ho mai trovato studi scientifici in merito che lo caratterizzasero o facessero considerazioni di salute pubblica.
    Visti i fenomeni di accumulo mi piacerebbe che Arpa mi tranquillizzasse sugli effetti di questo particolato.
    Non vorrei fosse un fenomeno sottovalutato per non ostacolare lo sviluppo dei mezzi di superficie su rotaia.
    Immaginate venisse fuori che i tram in città fanno male alla salute quanto il trasporto su gomma…

  4. Camillo

    I tram vanno eliminati punto.
    Le rotaie ingessano l’urbanistica, sono pericolose, rovinano la strada per le vibrazioni, la polvere di ferro rovina tutto quello che si trova nelle vicinanze, negozi, monumenti, sono rumorosi.
    Più taxi e autobus elettrici, bici e carsharing, piante e marciapiedi larghi.

  5. Anonimo

    I denuncianti scrivono articoli su alcune polveri dei tram mentre l’inquinamento atmosferico uccide migliaia di lombardi all’anno

  6. Queï del 23

    Ben svegliati! Sono 30 anni che lo dico.
    Cadorna era bella da nuova, ma già dopo pochi mesi uno schifo rossastro.
    Non ci voleva molto per prevederlo.
    E poi ce la menano con le polveri sottili????
    Lasciamo qualche “carrelli” in giro a solo scopo turistico.
    E soprattutto pregasi Comune ed ATM, prima di riempirsi la bocca con la parola “inclusivo”, a metter mano a tutte le fermate ultradissestate percui arrampicarsi sulle 1928 non è cosa per vecchi e disabili o scendervi equivale a slogature assicurate su inesistenti banchine dissestate da radici ed asfalso dissestato anche per normodotati.

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