Milano | Porta Ticinese – Ancora arte che riqualifica nel Vetra Passage

AXA IM Alts prosegue nel percorso di riqualificazione artistica del Vetra Building a Porta Toicinese, ex esattoria civica di Milano, accogliendo nella piazza del building la scultura sonora di Matteo NasinScrewed Harmonies

Grazie ad un oculato lavoro di riqualificazione artistica e a molteplici progetti di arte pubblica, che hanno reso gli spazi aperti comuni di Vetra Building una sorta di museo a cielo aperto, l’area è stata restituita ai cittadini di Milano divenendo luogo di socialità e interazione. 

L’inserimento di una nuova opera d’arte si inscrive all’interno di un più ampio progetto di rigenerazione del tessuto urbanosociale ed economico con cui il Vetra Building dialoga. 

L’operazione è resa possibile grazie all’azione di AXA IM Alts, che dal 2016 gestisce l’immobile per conto dei propri clienti, e grazie a cui un complesso urbano prima degradato ospita ora 7 società, per un totale di oltre 1.300 lavoratori che ogni giorno si recano in Vetra e 11 attività commerciali aperte tutto il giorno 7/7. 

La gestione di AXA IM Alts renderà altresì possibile la pedonalizzazione di Piazza Salvatore Quasimodo e Via Cardinal Caprara, così come la riqualificazione di una porzione del Parco delle Basiliche, a beneficio dell’intera comunità locale.

Martedì 6 giugno è stata presentata, in collaborazione con Alida Priori di UNLØCK decoding art, l’opera d’arte Screwed Harmonies di Matteo Nasini, già presentata nel 2020 a la Seine Musicale a Parigi.

La ricerca dell’artista, rappresentato dalla galleria Clima Gallery, parte dallo studio del suono, per assumere forme fisiche esaminando e osservando a fondo la superficie del suono e della materia plastica. 

Da qui una pratica che si sviluppa metodologicamente in installazioni sonore, performance, opere tessili e scultoree, come nel caso di Screwed Harmonies, un carillon elettroacustico di grandi dimensioni realizzato in acciaio corten. 

Il meccanismo sonoro dell’opera sfrutta una spirale azionata dal vento che spinge in risalita due sfere che nella ricaduta percuotono in modo aleatorio cluster di strumenti idiofoni concentrati nel corpo della scultura, generando armonie aleatorie e percussive. 

Grazie all’intervento di Matteo Nasini è stato installato un nuovo progetto, “Grafomania”, che rappresenta la traduzione grafica dei complessi processi meccanici e sonori alla base dell’opera Screwed Harmonies. 

Questo intervento creativo segue l’istallazione luminosa “X” dell’artista Patrick Tuttofuoco e la prima edizione del Vetra Passage, progetto che ha consentito il recupero del corridoio pedonale fra il Parco delle Basiliche e Via Wittgens.

 BIOGRAFIA ARTISTA 

Matteo Nasini, nasce a Roma nel 1976, dove attualmente vive e lavora. 

Dopo essersi laureato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, intraprende la carriera musicale come contrabbassista. Dal 2003 al 2008, Nasini è membro dell’orchestra Luigi Cherubini, diretta da Riccardo Muti. Durante questo periodo, collabora con numerosi direttori d’orchestra come Kurt Masur, Jurij Temirkanov, Rudolf Barshai, Krisztof Penderecki, Jonathan Webb e Placido Domingo. 

Sin dai primi anni di studio, Nasini sente la necessità di tradurre le sue ricerche musicali in una forma più tangibile. Spinto dalla volontà di creare un ponte tra arte e musica, Nasini progetta performance, sculture e installazioni che, servendosi del medium visivo, traducono in forma contenuti musicali complessi, rendendoli più accessibili al grande pubblico. Partendo dallo studio del suono nelle sue componenti e nell’interazione con l’ambiente circostante, la ricerca artistica di Matteo Nasini si traduce in un’indagine profonda e speculare delle qualità della materia sonora, poi espressa e tradotta in materia scultorea. Da questo approccio ne deriva un modus operandi, una vera e propria metodologia rintracciabile in ogni sua creazione: nelle performance come nelle installazioni sonore ma anche nelle opere scultoree e nei lavori tessili. 

Le ricerche di Matteo Nasini sono state esposte in diverse occasioni, in istituzioni pubbliche e private. 

Tra le mostre e i progetti più importanti, il progetto Sparkling Matter: il risultato di una complessa e sistematica indagine ancora attuale tra suono, tecnologie applicate alla scultura e neuroscienze, vincitore del Talent Prize 2016 e poi presentato al Museo MACRO di Roma nel 2017. Il progetto è esposto per la prima volta nella primavera del 2016 presso gli spazi di Marsèlleria di Milano e New York e della galleria Clima di Milano e, nel 2017, presso la Galleria Nazionale di Roma, per poi approdare a Palazzo Fortuny, durante la 57° Biennale d’arte di Venezia. La mostra Il Giardino Perduto, presentata nel 2017 presso gli spazi del Centro d’Arte Damien Leclere di Marsiglia e poi alla galleria Operativa di Roma. Nel 2018, la mostra personale Neolithic Sunshine, che presentava una ricerca sulle origini del suono in età preistorica e sulle armonie estinte condotta in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Verona, presentata al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro e poi alla galleria Clima di Milano e all’Auditorium Parco della Musica di Roma. 

Ha esposto in numerosi altri spazi quali: la galleria Fluxia di Milano, il Museo MAXXI di Roma, la Nomas Foundation, l’Auditorio Parco della Musica di Roma, il Museo Villa Croce di Genova, Villa Romana di Firenze, l’Orto Botanico di Palermo, la EDF Foundation – Paris La Defance di Parigi, l’Espace Le Carré – Palais Beaux-Art di Lille, lo spazio La Panacée di Montpellier e ICC, Hammer Museum di Los Angeles. Tra i suoi ultimi progetti, la partecipazione alla mostra The Precious Clay dedicata agli artisti contemporanei che lavorano la ceramica, presso il Royal Museum of Worcester (Worcester) e alla galleria Rowing di Londra. 

Matteo Nasini è rappresentato dalla galleria Clima di Milano. 

Referenze immagini: Flavio Pescatori; Screwed Harmonies

Colonne di San Lorenzo, Piazza della Vetra, Vetra Building, Basilica di San Lorenzo, Porta Ticinese, piazza Quasimodo, via Fernanda Wittgens, Il Prisma, Patrick Tuttofuoco

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

1 commento su “Milano | Porta Ticinese – Ancora arte che riqualifica nel Vetra Passage”

  1. E? strana la cosiddetta arte attuale, va spiegata, altrimenti passando uno pensa a, boh, a una nuova fermata della circolare. Oltre a regalarci opere di straordinaria bellezza, le autorità, o chi ha potere, si è interessato della vergognosa situazione della basilica, come già segnalato da Urbanfile, proprio lì a due passi?

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