Questi Giochi Olimpici invernali del 2026 che si svolgeranno tra Milano e Cortina, pare veramente siano in salita. Tanto che si è diffusa recentemente la notizia che gli organizzatori stiano pensando seriamente ad un piano B per diverse opere cruciali: dalla pista di bob a Cortina ai palazzetti di Milano, mezzo dossier è in bilico. Ai Giochi mancano due anni e mezzo e di pronto non c’è quasi nulla.
La situazione dei due palazzetti pare abbastanza grave: il PalaItalia progettato dallo studio di David Chipperfield a Santa Giulia si è sbloccato solo recentemente, dopo mesi di tira e molla tra finanziatori che ha fatto perdere mesi preziosi; mentre per il Palasharp a Lampugnano si è già ricorso al piano B che vedrà le gare spostate al nuovo spazio creato nei padiglioni della Fiera di Rho, dove si disputerà già il pattinaggio saltato a Baselga. Persino il laboratorio antidoping è un caso: le Olimpiadi sono a Milano ma il Coni lo vuole a Roma, e all’Aquacetosa non c’è spazio.
Insomma, l’Italia non si smentisce: siamo dei cialtroni. Pare proprio che le Olimpiadi 2026 siano diventate un problema più che una risorsa.
A questo va ricordato che nel 2018 e poi nel 2021 con maggiori dettagli, era stato presentato il progetto per realizzare una nuova linea tranviaria che unisse la stazione M4 di Repetti (Quartiere Forlanini) alla stazione M3 e FS di Rogoredo.
Una linea che si sarebbe agganciata a quella già esistente dove corre il 27, perciò da realizzare solo per metà, da viale Ungheria dove incrocia via Mecenata a Morsenchio sino al piazzale davanti alla stazione FS di Rogoredo.
Eppure dopo l’esaltante presentazione degli anni scorsi, di questo progetto si è persa traccia o quasi, tanto che ora, con ogni probabilità, sarà realizzato dopo l’evento, di sicuro non per il 2026.
Referenze immaigni: Roberto Arsuffi; Comune di Milano, David Chipperfield,
Milano, Cortina, 2026, M4 Repetti, viale Forlanini, via Repetti, Olimpiadi Invernali, Quartiere Forlanini, via Marco Bruto, piazza Ovidio, via Mecenate, viale Ungheria, Santa Giulia, via Luigi Sordello, via Giacomo Manzù, Tram, Trasporti, David Chipperfield,
Siamo dei buffoni…..non c’è niente da aggiungere !
si Andrea… a sto giro non c’è da salvare nulla, era un’opera NECESSARIA in vista del masterplan di Santa Giulia e in generale per la zona.