Milano | San Babila – La riqualificazione di piazza San Babila: rimandata

In molti, compreso noi di Urbanfile, siamo rimasti profondamente delusi dalla riapertura dell’area rimasta cantiere per quasi 8 anni (era il 2016) per costruire la stazione metro M4, da affiancare a quella della M1 in Piazza San Babila. Piazza che si è rivelata una colata di cemento (o pietra) per tutti.

Spazio urbano aperto ai pedoni ma che in questi giorni di luglio si è rivelata un abbagliante spazio pedonale in balia del sol leone e dall’accecante candore del pavimento. Insomma, un luogo comodo per i pedoni, perché privo di automobili, ma abbastanza inospitale.

La spiegazione, così parrebbe, potrebbe esser quella che vede la scelta estetica “minimalista” della piazza da parte de Comune con una sistemazione superficiale, bella ma non definitiva, prevedendo una riqualificazione che coinvolga l’intera piazza e non solo il lato di cantiere, da realizzare in un prossimo futuro.

Come ha raccontato qualche giorno fa, l’architetto Andrea Caputo, co-progettista del masterplan della nuova piazza Loreto, a “il GIornale”: «San Babila mi è sembrata abbastanza vuota» e questo «è positivo perché lascia campo a quello che verrà», sperando però «che non siano implementazioni da fashion week con le kermesse del brand di turno», ma quelle che definisce «attivazioni informali per i cittadini comuni».

In sostanza, creare spazi per socializzare, come sedute o panchine, alberature e chioschi (render qui di seguito).

Perciò possiamo solo sperare che tra qualche anno, la piazza torni cantiere per un rinnovo totale, e non abbia più un lato fatto in un modo e l’altro in un altro.

Infatti la piazza, come abbiamo già detto e come si vede, ora è divisa in due parti ben distinte. Da un lato, la sistemazione realizzata nel 1997 con il progetto di Luigi Caccia Dominioni, con la fontana monumentale (che andrebbe ripulita) dei “Laghi, Fiumi e Montagne” (donata dall’Ente Fiera nel 1997 a Milano) e le collinette verdi delle aiuole, oltre alla pavimentazione in pietre brunite (pietra serena), mentre nella parte appena realizzata, prevale la pavimentazione omogenea e priva di disegni formata da cubetti in granito grigio, dando l’aspetto di una distesa di cemento. Neanche un’aiuola, un alberello, solo cemento.

Noi avevamo ipotizzato già da subito una sistemazione che riprendesse il vecchio disegno con aiuole a collinetta, per altro fatto dallo studio di Caccia Dominioni, con i lampioni disegnati nel 1964 dall’architetto Ignazio Gardella, appositamente per piazza San Babila. Ed invece, no. Una distesa di San Pietrini e neanche un’aiuola.

Eppure i tecnici del Comune si sono cimentati bene per largo Toscanini, dove son state sistemate delle sedute in pietra, con un filo di design e piantata nuove alberature.

Al momento l’unico cantiere rimasto riguarda la riqualificazione del marciapiede nel tratto dell’incrocio tra via Bagutta e via Monte Napoleone. Via che speriamo prima o poi venga riqualificata, magari appunto compresa nella sistemazione futura di piazza San Babila.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Joshua84

Degrado, San Babila, Arredo Urbano, Sharing, Inciviltà, Corso Venezia, Corso Vittorio Emanuele, M4, Municipio 1, Corso Monforte, Corso Matteotti, Largo Toscanini, Corso Europa,

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

31 commenti su “Milano | San Babila – La riqualificazione di piazza San Babila: rimandata”

  1. Tra un paio d anni!!!???? Ormai avete metabolizzato l’ inefficienza della macchina burocratica milanese … non solo burocratica per dire il vero. Non faccio ulteriori commenti scontati per decenza .

    Rispondi
  2. Milano è amministrata bene, da molti anni. Era amministrata bene sotto il centrodestra della Moratti e di Albertini, con la Lega di Formentini, con il centrosinistra di Pisapia e Sala. Chi nega questo è di parte e non ha argomenti. Amministrare però può non bastare. Quello che manca, da molto tempo, o forse da sempre, è una Amministrazione che vada oltre, che “scenda in strada”, che ami questa città e non si limiti a gestirla.

    Rispondi
  3. Attese infinite e Pos scarichi. Taxi, Antitrust avvia verifiche sui disservizi

    http://www.affaritaliani.it

    L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’attività di verifica nel settore dei taxi sulla base delle criticità che si riscontrano a Roma, a Milano e a Napoli e che creano pesanti disservizi per l’utenza: si pensi, ad esempio, ai tempi di attesa, all’uso del tassametro, all’accettazione dei pagamenti elettronici e alla corretta funzionalità dei Pos. A comunicarlo è l’autorità in una nota.

    Il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza ha rivolto, per conto dell’Autorità, numerose richieste di informazioni alle principali società di radiotaxi attive proprio in questi Comuni. L’Autorità, inoltre, ha formulato direttamente richieste di informazioni ai Comuni di Roma, Milano e Napoli e alle principali piattaforme per la prenotazione dei taxi

    I tassisti di milano hanno fatto sapere che se il pos è sempre spento è colpa delle pisteh ciclabilih di Salah.

    Rispondi
    • Premesso che i taxisti han ragione, cosa c’entrano con piazza San Babila? Almeno li avessi citati per le loro denunce di inadeguatezza dello stazionamento in corso Monforte.

      Rispondi
  4. Attese infinite e Pos scarichi. Taxi, Antitrust avvia verifiche sui disservizi

    http://www.affaritaliani.it

    Dal punto di vista della concorrenza, l’obiettivo è quello di far luce sul sistema delle licenze “a numero chiuso” che, in questo settore, ostacola il corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio. Al riguardo sono state chieste informazioni sul numero di vetture in servizio per turno, sul numero di corse effettuate per vettura, sulle assenze, sul tempo di attesa, sulle richieste inevase, e anche sui dati inviati alle amministrazioni comunali o da queste richiesti per adempiere gli obblighi di verifica della qualità del servizio reso.

    Dal punto di vista della tutela del consumatore, la finalità è invece quella di approfondire il ruolo delle cooperative e delle società di radiotaxi nel garantire corrette modalità di erogazione del servizio. Sono state quindi richieste informazioni finalizzate ad accertare come, in concreto, le cooperative verifichino la diligente prestazione del servizio agli utenti da parte dei tassisti aderenti, quali le indicazioni previste nei rispettivi statuti con riferimento all’uso del tassametro, alla corretta funzionalità dei Pos e all’accettazione dei pagamenti elettronici, al rispetto dei turni, all’attività di monitoraggio e agli interventi di verifica svolti dalle cooperative stesse. In base alle informazioni raccolte, l’Autorità valuterà eventuali iniziative a tutela del mercato e dei consumatori.

    Rispondi
  5. Io non ho capito perché non è stato continuato il materiale e il disegno di piazza San Babila. Perché dividere in 2 lo spazio con i cubetti chiari ? Forse sono una soluzione momentanea e di compromesso pur di fare in fretta per aprire la piazza ? Questo lo accetterei. Ma nessuno sa nulla ? Se non fosse così, sembra una piazza fatta tanto per fare o, peggio, sembra un modo per rimarcare politicamente cosa ha realizzato la giunta, quindi un proposito speculativo e di basso profilo. Stiamo parlando di pieno centro storico, non di un terminal di autobus, possibile che non esistano una strategia e un progetto ragionato ?

    Rispondi
  6. Trasformare le uscite in aiuole verdi più sedurre non sarebbe male ! Cmq concorso ci sono passato ieri è da un senso di disorientamento.
    Troppo grande, troppo vuota.

    Rispondi
  7. Ma è veramente tutto assurdo. Eccetto l’articolo come sempre perfetto perchè basato sul semplice buon senso. Ma sopratutto il Comune cosa dice? Sala, Maran? Ma cos’è la Cia, il Kgb, il Pentagono? Non rilasciano dichiarazioni? Tramano e progettano nell’ombra oscuri futuri (?!?!) progetti? Chiunque può vedere come le panchine nuove e i “cordoloni” nuovi siano presi d’assalto da persone che si vogliono banalmente sedere. Se il Comune avesse messo un po’ di alberelli e un bel po’ di panchine senza scomodare architetti noi non saremmo qui a meravigliarci e inveire giustamente contro il Comune. Ovviamente continuerò a votare per questi visto che dall’altra parte ci sono i fasci (incredibile anche questo).

    Rispondi
  8. Che tutta la M4 sia stata fatta da imbecilli è un fatto appurato.
    Mancato collegamento con l M3, anni di ritardo, questo schifo qui che nemmeno le mie figlie a 4 anni avrebbero disegnato così male, mancata sistemazione per arrivare all’idroscalo.
    Ma chi ha messo la firma sul progetto non si vergogna? E quello che l ha approvato cosa vede allo specchio ogni mattina?

    Rispondi
  9. La riaperta piazza San Babila riesce nell’impresa di far sembrare Piazza Gino Valle un luogo ameno, accogliente e simpatico.

    Rispondi
  10. spazio perfetto per qualche bancarella decadente e abusiva
    c’è spazio per parcheggiare perfettamente anche il furgone
    (vedi corso buenos aires)

    Rispondi
  11. Un vasto spazio Comunale pronto per essere “messo a reddito”, affittandolo a mercatini Natalizi, piste di pattinaggio, ricchi sponsor del Salone del Mobile o delle varie Fashion Week e qualsiasi altra grande azienda abbia portafogli gonfio e necessità di visibilità internazionale.

    A noi Milanesi resta poco, ma turisti e marketing di Milano hanno le loro necessità.

    Rispondi
  12. Come si può facilmente capire dalla suggestione prodotta da UF non è difficilissimo concepire un idea più “Umana” di questa piazza.

    Rispondi
  13. Ma guardate c.so Vittorio Emanuele, p.zza Duomo, via Dante che è un suck e ultimamente largo Beltrami… Le ultime sedute e fioriere in c.s Vittorio Emanuele c’erano Pillitteri e Formentini! P.zza Cordusio ormai se.la sono dimenticata. A Milano non si riescono a creare delle aree dove trovare piacere a fermarsi per una sosta se non entrare in un bar.. più che delle zone pedonali sono zone di transito e basta.

    Rispondi
  14. Tra finiture degli inteni e risistemazioni superficiali la M4 rappresenta perfettamente un tracollo della qualità progettuale della (ancora per quanto?) capitale del design. Tra Albini-Helg-Noorda le tazioni di M4 e M5 c’è la stessa differenaz che passa tra una Citroen DS e una Duna. E tra queste sistemazioni superficiali e quelle che furono pensate per M3 (chiamando i migliori architetti milanesi di allora da Rossi a Riva, passando per Canella, Gardella, Zanuso) anche. A tacere di quei dettagli esilaranti se non fossero drammatici tipo le 2 scale di San Babila affiancate e le 6 scale di Plebisciti raggruppate col culmine della follia nel mancato collegamneto M3-M4 e la ridicola soluzione del passaggio attraverso il mezzanino per i collegamenti con M1 ed M2. Duclis in fundo, i tempi di realizzazione. Che imbarazzo.

    Rispondi
  15. La differenza è tutta nelle persone: il precedente rinnovo di San Babila era stato compiuto dalla giunta Formentini, un sindaco che amava profondamente Milano e la voleva migliorare, nei limiti del possibile, dalle macerie di Tangentopoli e lo ha fatto.
    Ora chi governa Milano? Quali riferimenti politici e – si fa per dire – culturali hanno? Questi sono per le banane in Piazza Duomo…che cosa vi aspettate?

    Rispondi
  16. Ma mi sembra che ci sia spazio per un grande prato con qualche pianta in vaso e delle panchine. Insomma qualcosa di verde in quella zona non sarebbe male, posto che poi devi evitare che si trasformi in un campo profughi a cielo aperto, ma quello non è colpa delle panchine e dei prati…

    Rispondi

Lascia un commento