Milano | Brera – Riqualificazione di largo Treves, completato: agosto 2023

Agosto 2023. Finalmente dopo un anno di cantiere, la riqualificazione di largo Treves a Brera è stata completata.

La strada carrabile che fino allo scorso anno tagliava in due lo slargo è stata eliminata, in modo da ricomporlo rimuovendo tutti i dislivelli, con una nuova pavimentazione in cubetti di pietra di Luserna e lastre di granito.

La piazza ora risulta più estesa, anche grazie all’ampliamento del marciapiede di uno dei lati (quello di via Solferino), la cui larghezza è stata raddoppiata a oltre 2 metri. Sul lato opposto rispetto all’imponente bagolaro già esistente è stato piantato un altro albero, già maturo, in questo caso un platano, così da creare una nuova zona di sosta all’ombra. Pianta che dopo un primo momento, ha superato il momento critico compresa la tempesta del 25 luglio. Ai piedi di entrambi gli alberi è stata creata un’aiuola rialzata e protetta da un muretto rivestito in lastre di granito, sul quale son state “appoggiate” quattro panchine con schienale in legno e all’interno di queste aiuole rialzate è stato piantato del verde d’arredo.

Rimane l’edicola e a lato, verso via Palermo, è stato sistemato lo stallo per le biciclette BikeMi, davanti all’ex palazzo comunale (che verrà cantierizzato quanto prima), mentre la stazione dei taxi è stata fatta arretrare di qualche metro, lungo la via Statuto, e la viabilità complessiva, pur modificata e spinta ai margini della piazza, non è stata penalizzata.

I lavori, il cui valore economico è stato di circa 400.000 euro, son stati eseguiti a scomputo degli oneri urbanizzativi relativi alla demolizione e ricostruzione dell’edificio ad uso residenziale di via Varese 10.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Brera, Largo Treves, Riqualificazione, Arredo Urbano

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

16 commenti su “Milano | Brera – Riqualificazione di largo Treves, completato: agosto 2023”

  1. Notevole ricomposizione di uno spazio d’incontro, e magnifico il grande albero al centro della piazza. Ora è da sperare che la torretta fuori scala e fuori contesto venga sostituita con qualcosa che ridia armonia alla piazza, senza essere un grossolano falso.

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  2. Non l’ho visto “dal vivo” ma pare bello. Ho un’unica perplessità, sulla resistenza di tutti quei paletti. Non vorrei durassero poco, forse avrei pensato a qualcosa di più strutturato.

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  3. Ho una forte preoccupazione….. senza un adeguato controllo, soprattutto serale, questa nuova piazza sarà vandalizzata e diventerà punto di incontro di stupidi giovinastri. Per chi abita nei dintorni potrebbe diventare fonte di estremo disturbo, alla faccia di tutte le buone intenzioni e dei soldi (nostri) spesi!
    Speriamo che la realtà mi smentisca ma di solito ci vedo lungo….

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    • Hai pienamente ragione. ..! Anch’io abito in una piazzetta in zona Porta Romana, resa pedonale recentemente con angoli di giardini e panchine. Risultato, rifiuti di bottiglie, schiamazzi , partite di calcio in notturna e quant’altro. ..

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  4. Non si tratta di vederci lungo o meno,

    ma con il tuo ragionamento non dovremmo riqualificare le piazze perché causerebbe assemblamenti di giovani teppistelli.

    Non credo abbia senso il tuo pensiero …
    Il problema baby gang si devono risolvere con leggi severe, quelle che la destra ha promesso e non sta mantenendo!

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  5. Ma le panchine senza gambe ??!! Un orrore che solo Milano si permette di sfoggiare in contesti da centro storico . Ma perché , mettere delle panchine tradizionali davanti alla grande aiuola era troppo provinciale ? Troppo passati sta , troppo poco capitale mondiale del design? Milano patrimonio mondiale degli orrori moderni! Complimenti al sigkk no or architetto /paesaggista ! Bravo bravo bravo !

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  6. per la Caritàaaah, la soggettività….sempre al primo posto. Ma la buona notizia è che belle o brutte, il conto alla rovescia è iniziato. Sicuro fanno Natale, ma non Pasqua. Speriamo del Buon juste dei vandali aonimi!

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  7. minimo intervento di quella che dovrebbe essere una semplice gestione di arredo urbano. Mance il coraggio di un intervento urbanistico che trasformi il progetto da isola a piazza vera e propria, ancorandosi a un edificio. Come la palazzina rosa per uffici, alla quale avrebbe dato anche un minimo di identità.

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