Milano | Centro – L’aiuola di piazza Duomo cambia volto grazie al progetto di Zegna

Addio alle palme e ai banani dell’aiuola di Piazza Duomo. Dopo sei anni (era il 2017) di sponsorizzazione Starbucks, è stato nominato il nuovo sponsor per la grande aiuola: Ermenegildo Zegna.

Zegna, il prestigioso emblema del lusso italiano, si appresta a guidare una rivoluzione verde nel cuore di Milano. Attraverso una partnership di tre anni con l’Amministrazione cittadina, il marchio intende plasmare le aiuole di Piazza Duomo, non solo come opere ornamentali, ma come testimonianza tangibile del suo impegno per la biodiversità e la sostenibilità.

L’assessora all’Ambiente e Verde, Elena Grandi, con enfasi dichiara: “L’aiuola di Piazza Duomo rappresenta un simbolo amato dai cittadini. È il punto di partenza per un nuovo capitolo, in cui il verde assume un ruolo cruciale, non solo per la bellezza estetica, ma per il benessere ecologico complessivo della città.”

Questo progetto all’avanguardia è il vincitore di un avviso pubblico, dimostrando la sua eccellenza nel contesto urbano. L’iniziativa, oltre a trasformare l’aspetto visivo della piazza, si propone di integrare la biodiversità nel tessuto stesso della città.

Il Progetto: Un’Elegante Sinfonia di Verde e Lusso

Ispirato al capolavoro artistico di Dino Buzzati del 1957, il progetto Zegna porterà nella metropoli l’essenza delle Alpi Biellesi. Questo territorio, originariamente voluto da Ermenegildo Zegna negli anni Trenta, sarà ora reinterpretato nelle aiuole di Piazza Duomo. Con oltre 500mila conifere, l’iniziativa non solo abbraccia la visione di Zegna per la sostenibilità, ma attua una trasformazione tangibile.

Il cuore del progetto (progetto ancora da presentare al pubblico) è costituito da quattro boschetti permanenti di canfore. Questi non solo rappresentano una scelta estetica, ma fungono da punto di incontro per rododendri e filadelfo. In un ciclo di rotazione stagionale, queste piante creeranno un ambiente favorevole alla presenza di farfalle e insetti impollinatori.

Armonia tra Passato e Futuro: Una Sinfonia di Verde e Architettura

La nuova visione delle aiuole non trascura l’importanza dell’ambiente architettonico circostante. Rispettando le esigenze monumentali e simboliche del luogo, il progetto di Zegna cerca di fondere l’architettura con la natura.

Come sottolineato dall’assessora Elena Grandi, “Questa iniziativa rappresenta il connubio tra le esigenze della città moderna e la necessità di preservare la nostra eredità culturale e ambientale.”

Il Futuro di Piazza Duomo: Un’Evoluzione Verde e Sostenibile

Il progetto non si limita a una trasformazione temporanea. La sua implementazione garantirà una nuova vita alle piante già presenti nella piazza, che dal 2017 ospita il progetto dell’architetto paesaggista Marco Bay. Le aiuole firmate da Zegna, una volta completate, saranno ufficialmente donate alla città durante il Salone del Mobile del 2024.

Questa iniziativa non è solo un cambiamento estetico, ma un impegno a lungo termine per creare una Milano più verde e sostenibile. Zegna si posiziona come un catalizzatore per un cambiamento positivo, portando lusso e responsabilità ambientale nel cuore della città. Scopri come questa sinfonia di verde e lusso si trasforma in realtà a Piazza Duomo, dando vita a un Eden urbano in cui passato e futuro si abbracciano.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

Arredo urbano, piazza Duomo, Centro Storico, Verde pubblico, Ermenegildo Zegna

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

65 commenti su “Milano | Centro – L’aiuola di piazza Duomo cambia volto grazie al progetto di Zegna”

  1. Biodiversità e mettiamo il rododendro di montagna ceh sta a 1800 metri e la canfora asiatica.
    Poi ci mettiamo gli organismi aliene e abbiamo appena fatto un disastro di biodiversità.

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    • Si ma i deficienti che erano contro le palme perché sono contro gli immigrati africani saranno tutti contenti.

      Ps.
      Si lo so che le palme sono dellasia e non africane ma i razzisti no perché sono deficienti ignoranti e il massimo dello sforzo mentale che fanno è associarle alle scimmie e ai banani e allafrica.

      Il livello è quello li del bauscia

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      • Io non ero d’accordo nel mettere le palme in Duomo non perché odio o provo disprezzo verso gli immigrati, anzi sono il primo ad accoglierli e penso che sia importante creare una società aperta e multietinica , secondo me peró in un centro così importante come questa piazza le palme mi sembravano centrare poco con il resto dell’architettura della piazza. Infine credo che non basti piantare tre palme per sentirsi aperti e accoglienti, si potrebbe fare qualcosa di più utile, mi sembra invece il piantare le palme un modo per sentirsi apposto con la propria coscienza e basta, ( tipico di sinistra)

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        • I primi a essere chiusi e razzisti, cari imbecilli che bitate PD, sono proprio gli africani musulmani.
          Ma voi questo non lo capite, perché storicamente non avete la capacità di ragionare in quanto indottrinati fin da piccoli dalle menzogne tosse

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          • Ecco se hai le menzogne tosse prendi lo sciroppo almeno…

            Che le goccette oggi vedo che non le hai prese.

            Sono scaduti i domiciliari? Che è successo, scaduto il divieto di comunicare con l’esterno?
            Tante care cose a te e famiglia

      • Se si apostrofassero un po’ meno le persone che la pensano diversamente da noi e un pochino di più le preposizioni articolate magari quello che scriviamo acquisterebbe più senso…

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      • Il tuo livello è invece quello dei coglioni che votano a sinistra, Wf.
        Mettere banani e palme nella piazza più elegante di Milano, che a sua volta è la città più elegante d’Italia, in ossequio agli africani è un oltraggio alla vista, al pudore, all’eleganza, al buon senso e pure alle mutande viola di tua nonna in carriola.
        Poi che le persone intelligenti siano contrarie all’immigrazione incontrollata di quei selvaggi portaguai è un discorso parallelo.
        Avrai notato anche tu, Wf, che la quasi totalità delle donne ha paura a uscire da sola proprio per la minaccia che questi selvaggi rappresentano.
        Magari potrà piacere a te essere “intrattenuto” da loro.
        Ma non alle donne che (a parole) la sinistra difende.
        E ora: via i banani, cazzo

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        • La minaccia di Filippo Turetta un bianco veneto cattolico bravo ragazzo con una famiglia “quadrata” come la tua…

          Su fa il bravo e prendi le goccette che oggi la tua cazzata quotidiana la hai già detta.
          Il delirio proprio.

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    • Io infatti non ho più parole…è uno scenario assurdo…ma perché non mettere al massimo piante come la magnolia, oppure delle rose, ecc…qualcosa di quantomeno autoctono,visto che non mi sembra bello stravolgere una piazza storica…potrebbero mettere solo delle panchine invece visto che non ci si può sedere se non sui gradini del duomo…già le palme erano orribili in quel contesto architettonico

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      • Lo scenario storico è il rebecchino, il coperto del figini e il bottonuto che è stato distrutto per fare questo enorme spazio vuoto che chiamate piazza.

        Se vuoi ricostruire lo spazio storico almeno studia la storia.

        E le palme hanno sempre fatto parte della storia di Milano e della Lombardia.

        Studiate la storia che siete Capre.

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        • Uahhh!!!! Grazie wueffete, me fai zempre dando ride…eh gia le balme so na sbegie autogtona de a Lombardia! Zta qua zubera lo “SHOWINISMO”,
          Giao e salutame la tua gittà de serie B che nun cia ne le olimbiadi ne la EXBO

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  2. Perchè anzichè intaccare aree verdi (se così la vogliamo chiamare) esistenti, non si interviene andando ad integrare di nuove in zone dove non sono presenti? ….questa operazione è puramente di marketing e risulta essere il classico “fare e disfare” che non ha alcun senso.
    La vegetazione ora piantumata in Duomo, viene buttata?

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    • Giustissimo, le piante sono esseri viventi e invece vengono trattate come se fossero di plastica.
      Anche fuori dai negozi, vedo vasi con piante trascuratissime se non morte.

      Inoltre mi pare che le piante non siano esteticamente e storicamente adeguate a qualunque posto in città.
      Come dire per assurdo, non sarebbe bene far arrampicare l’edera sul Duomo!!!?

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  3. No sbagli la Canfora vive benissimo a Milano io ho 5 piante in terrazzo, e sono diventate alberi. Inoltre NON PERDE le foglie quindi perfetta anche d’inverno mantengono per tutte le stagioni il fogliame rigoglioso, privacy assicurata !!!

    Colgo l’occasione.
    Piantate più Canfore possibili, sono forti, crescono velocemente e raramente si ammalano.

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  4. A proposito di piazza Duomo, sembra incredibile, ma hanno smantellato il vergognoso cesso pubblico a ridosso della navata sud della cattedrale; perchè l’ abbiano fatto non lo so, sicuramente non perchè hanno capito la vergogna che era…sarà per loro “motivi tecnici” o menate varie, comunque va bene così, ERA ORA. Sempre che poi non lo rimettano, purtroppo c’è da aspettarselo. Se poi decideranno anche di de-militarizzare quella che è solo la nostra chiesa principale, vorrebbe dire che torna davvero la civiltà cattolica.

    Riguardo alle piante, le specie alpine non mi sembrano la scelta migliore: sarebbe stato più intelligente proporre quelle tipiche di altitudini minori, così da rappresentare davvero un simbolico presidio della nostra biodiversità padana, ma sembra che simili semplici concetti siano impossibili da capire…e poi che cavolo c’ entrano le canfore coi rododendri…bohhh, così se il prossimo sponsor sarà una marca di rhum, ci metteranno le canne da zucchero? Comunque rispetto alle banane è un enorme passo in avanti, i global, se vogliono, sanno evolvere.

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      • Luther… Martin? E’ vero hai proprio ragione, infatti la Germania che è il paese della riforma protestante è notoriamente un paese che nella storia ha rappresentato il pacifismo, mica il militarismo…lo sanno tutti, soprattutto quelli come te che di libri di storia ne hanno letti tanti, si capisce da quello che scrivi. Salutami il tuo oberkommandant Strumtruppen, Heil!
        (P.S:, sono un estimatore della cultura germanica, ma non quella dei pirla).

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      • SHOWINISMO? Uahhhhh, questo non è un errore, è pura ignoranza globalista che si atteggia a intellettuale! Sempre la solita storia, non sabbo un cacchio e pretendono di insegnare agli altri a stare al mondo. Hai vonto il titolo, di… come dite voi a ruma? “De desda de… della giornada?”

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  5. Bene per la revisione delle aiuole, il pochetto piacerà molto di più.

    Ma non sarebbe possibile pedonalizzare la zona dei taxi e spostare i tassisti altrove? Oggettivamente un parcheggio taxi di fronte alla cattedrale è osceno, non si può più vedere. Spostarlo in piazza Diaz per esempio potrebbe almeno dare un senso a quella piazza.

    Inoltre la maleducazione totale dei tassisti nel non farti passare quando attraversi verso piazza mercanti andrebbe punita con multe.

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    • Esatto.

      Il parcheggio taxi rovina l’intera piazza.

      E poi ogni volta che attraversi rischi che una automobile ti mette sotto.

      E spezza lasse pedonale duomo cordusio

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        • Hai ragione, quante lagne da romani a propositi di questi taxi: sono in fondo alla piazza, non danno alcun fastidio e sono appunto utili, mentre le storico luogo della Loggia dei Mercanti è normalmente usato come defecatoio e pisciatoio dagli immigrati (si perchè fino agli anni ottanta non accadeva), ma questo però non conta, sono i taxi a dare fastidio.

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  6. Ma che fine faranno le Banane?
    Ho una gran paura che bene che vada finiranno in qualche giardino “privato” … o in qualche vivaio x essere “rivendute”

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  7. Sì, mi chiedo anch’io: che fine faranno le palme e i banani? Questi ultimi si erano ambientati benissimo e fiorivano. Un cambiamenti che non è necessario. Zegna poteva scegliere un’altra ubicazione.

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    • Esattamente. Spostare delle piante che si sono adattate miracolosamente è un segno evidente di completa mancanza di sensibilità…ecologica.
      Significa non capire nulla.
      Abbiamo una piazza enorme che andrebbe tutta alberata e magari uilizzare in tutta Milano dei sempreverdi perché d inverno abbiamo solo degli scheletri.
      Inoltre non vanno portati e richiedono meno manutenzione.
      E avremmo verde tutto l anno.
      Ma sul verde urbano non si guadagna abbastanza e allora le amministrazioni se ne fregano.

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    • Era bellissima, con getti d’acqua a varie altezze che riprendevano le guglie del Duomo.
      Ma sen non sbaglio c’era il leghista Formentini quindi adesso arriverà quella testa di cazzo di
      Wf a dire la sua ennesima stronzata.

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      • Hai ragione, la fontana era davvero bella, ma va considerato che Formentini era un galantuomo e un vero sindaco di Milano; amava davvero la sua città e ha fatto tutto il possibile per migliorarla, dalle macerie di tangentopoli. Alla sua amministrazione, si deve, tra l’ altro, restando in zona Duomo, il restauro completo della bellissima piazza Mercanti, fino allora in totale degrado.

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    • Giusto. Fontane in tutte le piazze più importanti renderebbero la città più vivibile e bella.
      Ma ormai solo business immobiliare di basso livello.

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  8. Si potrebbe eliminare totalmente il brutto posteggio dei taxi e allargare le aiuole per creare un vero boschetto.
    Ormai è anacronistico avere automobili parcheggiate in piazza e il transito pericoloso delle stesse in una zona che dovrebbe essere totalmente pedonale.

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    • Giusto. Fontane in tutte le piazze più importanti renderebbero la città più vivibile e bella.
      Ma ormai solo business immobiliare di basso livello.

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  9. Il progetto non è di Zegna, ma di un prestigioso studio di progettazione che non viene mai menzionato negli articoli pubblicati. Lo trovo vergognoso!
    La citazione dell’autore del progetto è doverosa! E lui che ha permesso la vittoria, non Zegna!

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  10. Sul ponte della Ghisolfa arrivano dissuasori e segnaletica per proteggere i ciclisti: ecco il piano del Comune

    In attesa di una pista protetta vera e propria sarà sperimentata la nuova strategia che potrebbe essere adottata per altri punti critici

    27 NOVEMBRE 2023 ALLE 04:00 2 MINUTI DI LETTURA

    In attesa di avere una ciclabile vera e propria, il ponte della Ghisolfa sarà presto “disegnato” per rendere il percorso meno pericoloso per le bici. No, non si tratta dell’ennesima pista abusiva tracciata come forma di protesta, ma di un progetto regolare su cui sta lavorando il Comune.

    Un «intervento anticipatorio», hanno spiegato ieri i tecnici di Palazzo Marino alla platea dell’Upcycle Milano Bike Cafè di via Ampere, riunita per il primo appuntamento del Forum della Mobilità

    Time s are changin’

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  11. Speriamo in bene. Ho letto che la Canfora cresce molto velocemente e non ama il caldo torrido, e Piazza Duomo temo che sia una delle zone più calde di Milano in Luglio e Agosto. Non parliamo poi delle essenze delle Alpi Biellesi che fine possono fare in piena estate…

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    • Esatto, sarebbe un modo semplice e rapido per ridare bellezza a piazza Duomo, che era più ordinata e pulita di adesso, pur avendo il cosiddetto “carosello dei tram”; comunque le aiuole non le rimetteranno mai, perchè sarebbero un ostacolo all’ utilizzo della piazza stile magna-magna…ovvero concerti vari e manifestazioni pseudosportive.

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  12. Cari signori dalla parolaccia e dall’’ingiuria facile, non pensate che sarebbe più dignitoso partecipare alla discussione in modo più pacato? Si possono esprimere le proprie idee senza necessariamente offendere.

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  13. Trovo che sia esteticamente un pugno nell’occhio…ma il senso sarebbe quale? Non è che si salva così la città dall’inquinamento o che…sarebbe gradito un rispetto rigoroso anche della storicità di piazze ed edifici storici…

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