Aggiornamento di fine anno (2023) dal cantiere per la costruzione dello spettacolare edificio di CityWave (ex Portico, ma chiamato anche da qualcuno ”lo Sdraiato”), l’ultimo tassello in costruzione nel quartiere di CityLife a Tre Torri, si inizia a vedere qualche bel progresso alla base delle due nuove torri unite dall’ampia tettoia che pare una gigantesca onda (wave).
Progettato dallo studio BIG – Bjarke Ingels Group, CityWave si propone come nuovo paradigma per gli uffici del futuro rispondendo ad una nuova idea di workplace, grazie a soluzioni progettuali innovative che mettono al centro la qualità della vita e ridefiniscono il concetto di sostenibilità. Al link il progetto del CityWave.
Come dicevamo, il cantiere ha compiuto progressi e nel frattempo sono già all’opera le due “pompe rampanti col braccio di getto” (il così detto “ragnetto”) per il calcestruzzo che distribuirà il cemento salendo assieme al palazzo.











Al contempo sono in corso i lavori per completare l’ultima porzione del parco di Citylife, oltre la parte aggiunta la scorsa primavera pari a 31 mila metri quadrati. La nuova area permetterà l’accesso da piazzale Carlo Magno/viale Duilio, portando di fatto una più rapida connessione con l’area nord del Sempione e piazza Tre Torri.
Oltre al verde dei prati prosegue anche l’operazione per dotare di nuove sculture il parco con le opere d’arte che fanno parte del percorso artistico di ArtLine Milano – Parco d’Arte Contemporanea, che si compone per ora di un totale di 19 opere distribuite in tutta l’area verde.
Le opere già istallate, ricordiamo, sono: Mario Airò, Adelita Husni-Bey, Riccardo Benassi, Jeremy Deller, Shilpa Gupta, Judith Hopf, Alfredo Jaar, Liliana Moro, Maurizio Nannucci, Otobong Nkanga, Adrian Paci, Ornaghi & Prestinari, Wilfredo Prieto, Matteo Rubbi, Kiki Smith, Pascale Marthine Tayou e Serena Vestrucci.

Una di queste nuove sculture è l’opera d’arte “Occospider”, dell’artista Jeremy Deller, che rappresenta un esperimento scientifico fallito che ha tentato di unire una medusa, con un ragno e un polipo. Il risultato è una creatura fantastica, con colori brillanti, vivaci, psichedelici che dà vita a una struttura ludica unica che consente ai bambini di intrattenersi facendo, imparando e socializzando per ore intere. Il bambino si può arrampicare a differenti livelli e difficoltà, può scivolare, dondolarsi, ruotare e implementare l’equilibrio. Inoltre la struttura presenta spazi per la socializzazione e la tematizzazione fantastica dà spazio alla creatività dei bambini che possono inventare differenti giochi di ruolo e sfide continue.









Referenze immagini: Roberto Milano, Roberto Arsuffi; CityLife
CityLife, Fiera, Tre Torri, viale Duilio, viale Boezio, viale Cassiodoro, viale Berengario, Palazzo delle Scintille, Velodromo Vigorelli, piazza VI Febbraio, BIG-Bjarke, Artline, Sculture
Bello
Speriamo non diventi anche qui luogo di ritrovo di magrebini e maranza come lo è diventato a Gae Aulenti
Mo qui solo nazisti e camicie brune milanesi da 7 generazioni con certificato genealogico delle SS
Tornarte nel regno delle due Sicilie assieme agli stupratori maghrebini(Siete imparentati, in tutto)
siete tanto simpatici, ma per favore smettete di ripeterci a ogni piè sospinto che qualcuno lo chiama lo Sdraiato, ché non si può sentire.
Bellissimo l’Octospider, l’ho intravisto poco fa. Peccato per la posizione, molto a ridosso del viale dove le auto raggiungono facilmente alte velocità. Trovo poco compatibile un m’area per bambini su un vialone, forse si poteva spostare più verso il parco. O almeno far qualcosa per rallentare la velocità delle auto ma sarà difficile..
Bellino il parco anche se un dubbio sorge: abbiamo giustamente notato (e condiviso) le vostre, e non solo, giustissime lamentele per il poco spazio lasciato agli alberi in piazza Tricolore ma mi chiedo cosa cambi in questo caso, con circa 1.5 di circonferenza di spazio per gli alberelli… e con pavimentazione nera (che non scalda per nulla eh).
p.s. unica spiegazione potrebbe essere l’utilizzo di quella specie di asfalto drenante in gomma tipico dei parchi giochi ma non riesco a vederlo dalle immagini qua caricate.
L’area attrezzata per bambini ovviamente non è ancora terminata, verrà coperta con una pavimentazione antitrauma colorata.
L’area si trova a ridosso del viale, all’altezza del semaforo, quindi dove le auto viaggiano ad una velocità meno sostenuta. Inoltre, dalle foto è possibile vedere che sono già state messe a dimora delle piante che una volta cresciute diverranno delle folte siepi (come già presenti in molte altre parti del parco) creando così un isolamento naturale dei rumori del traffico e della città.
Ma se è proprio si semafori dove gli automobilisti accelerano di più per prendere il verde? Ovvio al rosso si fermano ma se c’è verde vai che lì certi criminali arrivano a 100 all’ora.
Metteranno una rete o una protezione, perché se un bambino dovesse fare pochi metri e arrivare alla strada sarebbe ammazzato senza pietà
Aldilà del costo degli appartamenti trovo che il complesso di City Life con il centro commerciale, i grattacieli, gli edifici abitativi e gli spazi verdi sia un fiore all’occhiello per Milano. Ormai l’asse che va dalla ex zona Fiera al Portello è proiettata verso il futuro con la rivalutazione dell’intera area.
31 mila metri quadrati di parco, e un parchetto giochi per bimbi a ridosso di un vialone trafficato. Bello si, ma perché?
Perché il parco giochi? I bambini fin da piccoli possono imparare a usare il verde senza scivoli ed altalene