Milano | Porta Vercellina – Primi passi per pedonalizzare via Marghera

La Via Marghera a Porta Vercellina, probabilmente nel tratto compreso tra via Ravizza e piazza De Angeli, potrebbe subire una trasformazione significativa diventando pedonale o semi-pedonale. Questa proposta di riqualificazione è stata discussa a lungo, con l’assessora alla mobilità Arianna Censi che ha precedentemente suggerito l’implementazione di una pista ciclabile insieme ad una Zona 30 su questa strada.

Recentemente, il Municipio 7 di Milano ha approvato una delibera richiedendo uno studio di fattibilità per la pedonalizzazione della Via Marghera. Nella delibera si sottolinea che la strada è una vivace via commerciale, estensione naturale di Corso Vercelli e Via Belfiore (che andrebebro riqualificate anch’esse), frequentata da numerosi negozi di vario genere e ristoranti che la rendono animata tutti i giorni dell’anno.

La presenza costante di persone rende la Via Marghera inadatta al traffico veicolare, in linea con gli obiettivi del piano urbano per la mobilità sostenibile, che mira a garantire la sicurezza dei pedoni e a ridurre il traffico. Di conseguenza, la pedonalizzazione potrebbe essere una soluzione ideale, potenziata eventualmente da una pista ciclabile che la colleghi ad altri percorsi ciclabili della città.

La richiesta per lo studio di fattibilità è stata inoltrata all’assessorato alla mobilità, affinché sia esaminata dall’Amat, l’Agenzia per la mobilità del Comune di Milano.

Noi di Urbanfile ne avevamo già parlato anni fa (2016, 2020 e 2021), vedendo possibilità di pedonalizzare questa via, assieme a via Belfiore, anch’essa arteria commerciale dalle potenzialità enormi per il quartiere circostante. Nostro grande sogno sarebbe anche poter vedere, come già promesso decenni fa (forse fu il sindaco Gabriele Albertini), di vedere una riqualificazione di Corso Vercelli con alberature e marciapiedi più ampi.

Questa proposta potrebbe trasformare Via Marghera in una zona pedonale o ciclopedonale, aggiungendo un nuovo capitolo alla sua lunga storia. Originariamente un semplice prolungamento di Corso Vercelli verso la Maddalena nel XIX secolo, la strada, allora nota come Via Malghera con la ‘L’, trae il suo nome da una cascina della zona (Malghera deriva da malghé, ovvero “cascinaio” nel dialetto antico che guarda verso il Piemonte, dove si dice marghé).

Con il passare del tempo, è diventata una vivace via commerciale, con numerosi negozi, gelaterie e ristoranti, diventando un punto di ritrovo per la vita cittadina, insieme all’adiacente Via Ravizza e piazza Wagner.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

32 commenti su “Milano | Porta Vercellina – Primi passi per pedonalizzare via Marghera”

  1. Che spettacolo sarebbe avere le tre vie come mostrato da voi! E’ pazzesco come nel 2024 si sia cosi indietro rispetto a citta’ come Barcellona e Parigi che stanno portando e conclundo numerosi progetti di pedonalizzazioni.
    Speriamo si arrivi presto alla conclusione almeno per via Marghera

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  2. Pur essendo a favore, mi domando dove finiranno tutte quelle auto parcheggiate: ormai in città il parcheggio selvaggio è la norma, compreso quello in doppia fila – già completamente archiviata e dimenticata la morte tredici anni fa del 12enne travolto dal tram a causa delle auto in doppia fila.

    Controlli zero. Mah

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    • Più che le auto parcheggiate, mi chiedo da dove dovrebbero passare le macchine.
      Chiudendo via Marghera non ci sarebbe più un passaggio per una fetta corposa (da via domenichino a via Sardegna).
      La pedonalizzazione non può prescindere da questa considerazione e sarebbe stato opportuno pensarci già ai tempi del rifacimento di piazza de angeli che avrebbe permesso di deviare il traffico su Raffaello sanzio.
      Fa veramente irritare poi che questa giunta giustifichi questi come mezzi per ridurrebbe il traffico, quando poi in realtà non fanno altro che aumentarlo (vedasi qualsiasi altra via su cui sono stati fatti questi interventi: legioni romane, via Novara, piazza frattini, via primaticcio).
      Riderei se non ci fosse da piangere a pensare quanti anni dureranno i danni perpetrati quotidianamente da questa giunta

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  3. Possibile che l’unica domanda è dove mettiamo le macchine ? Il 99% della città è abbondantemente formata da strade e da parcheggi. Abbiate pietà per una piccola strada ….

    Guardate la foto e vi renderete subito conto di una nuova visione di città. Da non dimenticare poi che è al centro di 4 fermate della metro vicinissime.

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  4. Ottima notizia, frutto di un lavoro e di osservazioni e proposte che abbiamo fatto da molti anni!

    Però non capisco perché si insista nel voler utilizzare il nome Porta Vercellina.
    Porta Vercellina non è altro che il vecchio nome (non piú in uso, a parte per il residuo viale omonimo) di Porta Magenta, che l’ha sostituito nel lontano 1860, pertanto direi che andrebbe usato solo quest’ultimo, abbandonando del tutto il vecchio (sarebbe come dire Porta Orientale in luogo di Porta Venezia, per esempio).
    Anche il nome La Maddalena è del tutto desueto e di interesse solo storico e di cui non resta traccia toponomastica, il quartiere moderno è noto come De Angeli – Frua.

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  5. Vi prego nei rendering smettete di usare quei ciottolini sanguinari che ci sono nei Navigli e che hanno messo a Cairoli e in altri posti; sono tremendi per camminarci sopra. Cerchiamo di cambiare l’idea di come debba essere la pavimentazione pedonale perchè se finisce mezza città così non si può più uscire di casa.

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    • ‘Quei ciottolini’ si chiamano rizzada (si pronuncia rissada) e risalgono ai tempi di Lodovico il Moro, quando Milano fu la prima città d’Europa ad avere tutte le strade lastricate.

      Se fatichi a camminarci sopra, prova a mettere le sneaker invece del tacco dodici.

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      • Senta provi ad andarci in sedia a rotelle o con le stampelle, si inciampa costantemente o si rischia di rompere la sedia (come è capitato a me).
        Ci sono alternative egualmente belle da vedere ma comuque belle come il pave riutilizzato e posto correttamente

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      • Molto interessante; fortunatamente dai tempi di Lodovico il Moro abbiamo inventato modi efficienti di spianare i sassi in modo da non dover camminare su superfici appuntite. Non è un caso che se vai in uno qualsiasi dei posti che ho nominato c’è un’eterna fila sulle pietre lisce centrali, e quasi nessuno che cerca di camminare sulla rizzada se può. Senza contare lo sbatti con passeggini o persone in sedia a rotelle (che tanto chissene, vero?), ma evidentemente a te da piacere fisico sentire dolore sui piedi purchè puoi ripeterti nella mente “aaah sii Lodovico grazie…”

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        • Lol persino nella foto di Wikipedia sulla rizzata letteralmente nessuno cammina sui sassi; ma chissà perchè. Tutti in tacchi evidentemente.

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          • Non è esattamente quello che hai risposto, visto il commento sarcastico sui tacchi da 12 che proprio non c’entra assolutamente niente con il contenuto effettivo di quello che stavo dicendo.

            Poi che io non sapessi che quel tipo di ciottolame si chiama rizzada, e che risalisse a Lodovico il Moro (questo poi non riportato in nessuna fonte che ho trovato su Google, che dicono tutti risalga al 700 quindi almeno 200 anni dopo) ti ringrazio di averlo precisato, ma ti assicuro che non ti innalza così in alto sopra il resto del volgo come credi di pensare.

  6. Si ma il SUV con le quattro frecce davanti alla gelateria dove lo metto? Non posso mica pensare che devo trovare un parcheggio? Che sbatti! Lo metto in seconda fila tanto alle 22 figurati che ci sono i vigili….

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  7. Impensabile che esistano ancora commercianti contrari alle pedonalizzazioni di vie così centrali.

    A meno che uno venda automobili, o sia un benzinaio, tutte le altre attività commerciali hanno solo benefici dalla creazione di una bella via pedonale.

    Si doveva fare 20 anni fa, altro che star qui oggi a chiedersi se, come, quando farla! Fatela subito e basta.

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  8. Bene. Ci sarebbe tutto asse Piazza Napoli, Via Washington, Buonarroti, Giulio Cesare, City Life da valorizzare.Un BOULEVARD spettacolare di 3 km. Il Comune dorme…

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    • Che spettacolo!
      Così per andare a lavorare mi ci vogliono solo due giorni….
      Cosa importa la necessità di spostarsi in tempi accettabili quando si può godere di queste belle passeggiate.
      Ah già! Ma chi a bisogno di lavorare?

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  9. Bisogna impegnarsi di più in una politica che prende come esempio Barcellona e Parigi. Ogni automobile tolto dallle strade di Milano è un guadagno per il decoro e la vivibilità dei quartieri. Facciamoci sentire

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    • Non c’è bisogno che ti faccia sentire.
      A palazzo marino non interessa altro che eliminare le macchine!
      Poi chi se ne frega come si sposta la gente. Chi ha bisogno di spostarsi in tempi accettabili (magari, dico una follia, da e per fuori città) è solo un peones che deve lavorare per campare.

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  10. Nel pensare di chiudere quel tratto di via Marghera andrebbe considerato quali percorsi alternativi offrono le strade della zona, per uno vuole andare verso Gambara: il budello di via Ravizza, col tram e poi un tratto di via Faruffini, poi Colonna, poi Parmigianino? È vero che via Marghera è molto caotica per la doppia fila ed ha marciapiedi angusti, ma personalmente pur avendola percorsa spesso (specialente in bici) non l’ho mai avvertita come particolarmente pericolosa, né ho mai assistito a un incidente. Quanto a via Belfiore, il problema è lo schifo di pavimentazione che ha (pietre collocate a casaccio e dissestate). In compenso, via Belfiore ha la carreggiata sufficiente per una bici e un’auto, ma troppo stretta per un’auto in doppia fila; infatti non ve ne sono mai perché bloccherebbero completamente la via. Lo stesso potrebbe essere fatto in via Marghera, ampliando appositamente i marciapiedi e lasciando il parcheggio solo su un lato, se quello che si vuole è meno disordine e sciatteria e adeguato spazio per i pedoni.

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    • Quanti problemi inutili. Che si pedonalizzi e basta. Non servono studi per capire che con meno auto si vive meglio, e se le auto hanno sempre meno spazio avremo meno auto e più gente che si sposta a piedi o con tram e metro (vicinissimi!)
      La gente in centro già si sposta per la stragrande maggioranza con i mezzi. Chi si ostina a prendere l’auto fa parte di un passato che possiamo anche archiviare.

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    • Il traffico in quella via è naturalmente così lento che non è mai pericoloso in bici.
      Però specialmente Marghera meriterebbe di essere pedonale, a patto però di spostare il traffico su via Sanzio (con conseguente nuovo rifacimento di piazza de angeli per farla sfociare su Rubens/Trivulzio) perché in alternativa gli unici due passaggi sarebbero domenichino e via Sardegna creando così ulteriore traffico in due colli di bottiglia che già attualmente non sono affatto scorrevoli

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  11. Non so che contribuito avranno questi commenti ma se qualcuno del Comune legge allora io dico: via Marghera pedonale o non pedonale ha gia una sua dimensione commerciale e di attrazione. Invece di spendere soldi in posti che non hanno bisogno di ulteriori attenzioni perché non li utilizziamo per RIQUALIFICARE (nel senso più ampio posdinile) il piazzale di bande nere che fa veramente schifo e il cui abbandono è una vergogna per il Comune?

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  12. Vedere pedonalizzata via Marghera sarebbe un sogno. La prima volta che ci misi piede pensai proprio come fosse possibile rovinare una via così bella e vivace con traffico e auto in doppia fila

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