A Gorla, si trova un cantiere fermo da sette anni, dal 2017 per l’esattezza, che è al centro delle proteste di un gruppo di cittadini riuniti nell’associazione Gorla Domani, la quale si è formata molti anni fa con l’obiettivo di proteggere il quartiere da certi scempi.
Nello specifico il caso riguarda l’Università Bicocca, la quale, come altre istituzioni accademiche, ha progetti in diverse zone della città. La residenza U32 di Via Demostene 10 fa parte di un vecchio appalto del valore di 70 milioni di euro, che include anche gli studentati di Via Bernardino da Novate 2 (Comasina, residenza U52) e la residenza in Via Gustavo Modena 36, denominata U92 (Porta Monforte). Lo studentato di Via Demostene, con 141 posti letto, era in attesa di finanziamento inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma l’Università Bicocca ha comunicato che tali fondi sono stati “deviati ad altre realtà sul territorio italiano”.
Carlo Cella, presidente dell’associazione Gorla Domani, esprime le preoccupazioni dei residenti in un’intervista al Corriere delal Sera: “Desideriamo conoscere il destino di quell’edificio incompiuto che è stato fortunatamente risparmiato da occupazioni nel corso di tutti questi anni. Abbiamo contattato più volte il settore tecnico della Bicocca, ma abbiamo ricevuto solo informazioni riguardo alla sospensione dei lavori per mancanza di finanziamenti”.
Dall’Università Bicocca, il prorettore per il Diritto allo studio, Alessandro Santoro, risponde sempre sul Corriere: “La costruzione dell’edificio a Gorla risale a molti anni fa, precedente alla nostra gestione attuale. Per completare lo studentato di Via Demostene, l’ateneo ha utilizzato uno dei bandi previsti dalla legge 338/2000, che prevede il cofinanziamento da parte dello Stato per la realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. Nonostante un iter di due anni, il finanziamento che avrebbe dovuto coprire il 75% dei costi non è stato ottenuto”.
“Siamo quindi propensi a restituire l’area al Comune per un utilizzo in partnership pubblico-privato”, continua Santoro, “affinché un soggetto privato imprenditore possa completare e gestire la residenza, destinando il 30% dei posti agli studenti in situazione economica precaria. I residenti di Gorla dovranno aspettare che questa procedura venga avviata nei prossimi due o tre anni”. L’Università Bicocca sta anche cercando di completare lo studentato alla Comasina, denominato U92, con fondi propri, essendo stata esclusa dal finanziamento ministeriale. Inoltre, sta ripetendo la manifestazione di interesse per 50 posti a CampusX, con l’intenzione di ridurre la tariffa mensile a 250 euro per gli studenti con basso reddito ISEE.
A quanto pare l’Università Bicocca ha ormai concentrato la sua attenzione su Sesto San Giovanni, dove una nuova residenza garantirà 70 posti entro il 2025, perciò di questo sito a Gorla, per ora nulla di fatto, lasciando nel quartiere uno scheletro incompiuto ancora per altri anni.
Milano – Gorla – Via Privata Stefanardo da Vimercate (angolo Via Demostene) >>> UNIMIB – Università degli Studi di Milano-Bicocca >>> Studentato U32
(rsu) (nuova costruzione) in attesa di (progetto di completamento)
(141 posti) >>> (progettista non noto)
CARTELLO 1 (agosto 2016)
stazione appaltante: (UNIMIB – Università degli Studi di Milano-Bicocca)
rettore: (prof.ssa Maria Cristina Messa @ UNIMIB – Università degli Studi di Milano-Bicocca)
responsabile del procedimento: (dott. Marco Cavallotti @ UNIMIB – Università degli Studi di Milano-Bicocca)
DL/coordinatore in fase di esecuzione (ing. Giuseppina Scilio @ UNIMIB – Università degli Studi di Milano-Bicocca)
impresa esecutrice: (CGF – Costruzioni Generali spa unipersonale – Roma, RM)
In precedenza il terreno era occupato da da una dipendenza dall’Istituto Istruzione Superiore Caterina da Siena abbigliamento e moda, demolita tra il 2008 e il 2010.
Referenze immagini: duepiedisbagliati, Google
Gorla, Abbandono, Degrado, via Demostene, Università Bicocca