Milano | Vetra – Le case sparite tra le colonne e la Basilica di San Lorenzo

Continua l’esplorazione della zona della Vetra, ricca di storia e di meraviglie. Un luogo tra i più storici della città, incuneato tra il Carrobbio e il Corso di Porta Ticinese, dove al centro troviamo le antichissime Colonne di San Lorenzo di epoca romana e la Basilica di San Lorenzo. Questa volta, dopo avervi raccontato la mirabile e complicata storia di piazza della Vetra, vi portiamo a vedere attraverso alcune foto com’era e cosa c’era al posto dell’attuale piazza-sagrato della basilica di San Lorenzo.

I primi lavori archeologici intorno all’area vennero eseguiti tra il 1910 e il 1911 sotto la direzione dell’architetto Annoni. Venne ritrovata una grande platea in massi di ceppo di origine Romana, che correvano sino alla Cappella di Sant’Aquilino. In quei decenni gli studiosi della Milano antica erano convinti che la Basilica di San Lorenzo fosse stata costruita sopra le antiche Terme Erculee, che oggi sappiamo essere sotto le attuali corso Europa e largo Corsia dei Servi.

I resti trovati tra le Colonne e sotto la Basilica erano degli enormi blocchi in pietra disposti in modo da creare un letto solido su una depressione paludosa, profonda circa 4,50 m., smontati dall’enorme Anfiteatro romano sito non lontano dall’area della basilica. L’enorme e solida piattaforma servì come fondamenta dell’antichissima Basilica, realizzata tra il 390 e il 410, una delle più antiche chiese della Cristianità.

Le sedici Colonne di epoca romana, alte circa 7 metri e mezzo, in marmo di Musso, con capitelli corinzi che sostengono la trabeazione, con ogni probabilità provengono da un edificio romano risalente al II o III secolo, probabilmente un tempio pagano sito nell’area dell’attuale piazza Mentana o Santa Maria Beltrade, comunque non lontano dal luogo attuale.

Come spesso accadeva attorno alle grandi basiliche e chiese, un tempo, sorgevano spesso delle case popolari. Non faceva eccezione anche San Lorenzo, nascosta da una cortina di edifici per abitazione con bottega, ben sette ad essere precisi, uguali ad altri ancora presenti in corso di Porta Ticinese.

Unico indizio per chi passasse da Corso di Porta Ticinese, della presenza del luogo di culto di San Lorenzo, erano le antiche colonne e un portale che si collocava al centro della cortina di edifici, per il resto la basilica era visibile solo da piazza della Vetra.

Il sagrato-cortile era veramente minuto e il tempio era privo ancora di una vera facciata sino al 1894 quando venne completato su disegno dell’architetto Cesare Nava, che disegnò il pronao d’ingresso alla Basilica vera e propria, con tre arcate su pilastri, sull’impianto dell’antico nartece absidato ai lati. Una nuova facciata realizzata in cemento similpietra, con le canoniche laterali simmetriche. Sul pronao vi erano anche delle statue di santi, successivamente rimosse.

Ad ogni modo ancora all’inizio del 1900 la gloriosa basilica con la nuova facciata era “impicciata” dalla presenza delle ingombranti casupole. Come si può notare dalle foto qui di seguito. Nel frattempo nel 1881 vennero attivate le prime tranvie urbane, a trazione animale, vennero inaugurate l’11 aprile 1881 in occasione della grande Esposizione industriale nazionale. Le linee avevano andamento radiale, con capolinea centrale in piazza del Duomo, dirette verso le porte cittadine. La rete era gestita dalla Società Anonima degli Omnibus (SAO). Una di queste venne fatta passare proprio ai due lati delle colonne. In seguito i tram divennero elettrici.

Nel maggio del 1928 l’Ufficio Urbanistico di Milano propose di demolire l’isolato di antiche case che racchiudevano il sagrato di San Lorenzo, trasformandolo finalmente in una piazza chiusa.

Nei primi anni Trenta il Comune rilevò tutti gli appartamenti negli edifici da demolire e contestualmente iniziò a liberare la Basilica dalle decine di case che vi si erano addossati nel corso dei secoli. I lavori di demolizione iniziarono solo nell’ottobre del 1936.

Nel gennaio 1937 i binari del tram, che correvano sui due lati delle Colonne, vennero deviati entrambi esternamente, per permettere l’inizio dei lavori di demolizione delle case, che si conclusero nell’agosto del 1939. Sino agli anni Cinquanta del Novecento, le colonne erano unite alle due canoniche laterali da un muraglione in mattoni che doveva riproporre, in maniera più ordinata, l’idea del sagrato raccolto (visibile nelle foto del 1939 e 40). Muraglione rimosso dopo la decisione di spostare il tram al centro della piazza.

Rimasero così le Colonne a far da quinta scenica alla facciata di San Lorenzo e la loro presenza, ancor oggi, ha un che di miracoloso, considerando che nell’estate del 1786 l’amministrazione austriaca di Milano diede incarico all’architetto urbanista Leopoldo Pollack di trovare una soluzione al caotico traffico di Milano. Il Pollack decise di far demolire tutte le croci e colonne votive che intasavano gli incroci e i corsi principali della città e quando venne il momento di occuparsi del Ticinese, il Pollack, con precisione austriaca, stilò una relazione che giungeva alla conclusione di demolire “quell’informe avanzo di antichità”. Fortunatamente i cittadini della Cittadella e l’opinione pubblica milanese insorsero appena si diffuse la voce della prossima demolizione delle Colonne. Ma ancora nel 1800 i francesi proposero di spostare le Colonne davanti al Palazzo di Brera, mentre un secolo dopo fu la volta del Comune, che tentò di mandarle nei Musei del Castello Sforzesco.

Nel 1954 vennero spostati i binari e posati sul sagrato (rialzando leggermente le rotaie con un basamento per non interferire con le lastre storiche della piazza). Per lungo tempo dalla piazza transitarono ben tre linee tranviarie, il 15, il 19 e il 36, che spesso formavano code e intasamenti lungo il corso. Oggi vi transita solo il 3 a senso unico variabile.

Per fortuna oggi le troviamo ancora al loro posto, dopo più di un millennio. Forse circondate da uno dei posti più belli e affascinanti di Milano ma tra i più imbrattati dai giovani, peccato.

  • Parte del Testo: Francesco Liuzzi
  • Fonte: Lombardia Beni Culturali, Le Strade di Milano”, Newton Peridici 1991, “Le Città nella Storia d’Italia” – Milano, Edizini la Terza 1982
  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Milano Sparita
  • tag: Porta Ticinese, Piazza della Vetra, Degrado, imbrattamuri, Colonne di San Lorenzo, Basilica di San Lorenzo
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Vetra – Le case sparite tra le colonne e la Basilica di San Lorenzo”

  1. Grazie per le informazioni riportate in questo approfondimento.
    Speriamo che questo spettacolare sito storico ottenga la valorizzazione ed il rispetto che si merita

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