Milano Barona. Completato anche il terzo e ultimo edificio con 57 alloggi della Fondazione Collegio delle Università Milanesi, comunemente chiamato “Collegio di Milano” o “campus dei talenti” in via Ovada 44 alla Barona, non lontano dalla stazione M2 Famagosta.
Il progetto è dello studio di Fabrizio Schiaffonati, e si tratta di un nuovo padiglione per poter ospitare sempre più studenti universitari. Infatti, come spiegano dal collegio, le domande di ingresso sono aumentate considerevolmente. Il collegio è dotato di strutture che permettono attività senza il bisogno di uscire dal campus, come i campi di calcio, di basket, sale per musica e arte aveva già visto un ampliamento nel 2021 con l’apertura di una nuova palazzina da 53 camere progettata in quel caso da “Piuarch“. Mentre l’edificio storico con ingresso da via San Vigilio 10, venne progettato da Marco Zanuso e Pietro Crescini nel 1974 come centro per l’assistenza ai Paesi africani.
Il progetto del “Collegio di Milano” viene realizzato tra il 1971 e il 1974, su un grande lotto di oltre due ettari di proprietà comunale (e questo non è un particolare secondario, ma la fonte di una indimenticata idea politica, di dialettica virtuosa tra istituzioni e cultura del progetto), e il meraviglioso edificio soltanto poco meno di tremila metri quadrati destinati alle camere per gli studenti “di merito”, un’agorà coperta, aule e tutti i servizi.
Dunque molto di più di quello che oggi potrebbe essere scambiato per un semplice studentato ma, un’officina per la crescita umana, professionale e culturale dei suoi ospiti, che per oltre un terzo provengono da paesi africani e in città, e in questo luogo si costruiscono una nuova possibilità, una diversa concezione di futuro.
Questo luogo civile è stato sicuramente un modello per tutte le strutture per studenti, realizzati da allora in città e nel resto del paese, anche per le successive elaborazioni e annessioni di due diversi progetti, quello dello Studio Piuarch (ultimato nel 2109) e del Centro Studi Tecnologia Architettura e Territorio, coordinato da Fabrizio Schiaffonati (concorso 2016, progetto definitivo ed esecutivo in fase di elaborazione) appena terminato (2024).
I due progetti di ampliamento sono lontani nel tempo sia rispetto all’origine, sia tra di loro, ma rappresentano una perfetta sintesi plani-volumetrica che sembra attraversare il tempo e lo spazio dell’insediamento complessivo con rara armonia di forme e di finalità funzionali.
Entrambi i team di architetti e urbanisti, tengono in grande considerazione l’evoluzione geopolitica dei paesi da cui provengono gli ospiti, delle ridefinizioni dei progetti formativi, certamente diversi dalla fine degli anni sessanta ad oggi.
Il terzo edificio dialoga con quello realizzato da Piuarch pur mantenendo una sua identità, esclusivamente nell’utilizzo di intonaco rosso mattone, che poi uniforma tutti e tre gli edifici.
Qui di seguito l’edificio del 1974 progettato da Marco Zanuso e Pietro Crescini.
- Parte del testo da: Maurizio De Caro
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- M2 Famagosta, via San Vigilio, Barona, Campus, Collegio di Milano, Marco Zanuso, Pietro Crescini, Piuarch, Fabrizio Schiaffonati
Una bella integrazione, un omaggio agli architetti del passato, rispettoso e che , a mio giudizio rimarra’ nel tempo.
Sono andato all’UONPIA li vicino per anni, mai piaciuto ma speravo in degli alberi che facessero ombra anche sulla via, già bollente ai primi di maggio. chissà se in autunno ne pianteranno
Metteranno più alberi?
Ex fondazione “Ca ri p lo”