Milano | Centro Storico – “Cartoline di sciatteria” da piazza dei Mercanti (cuore medievale di Milano)

Milano Centro Storico. Cosa dire… ci ripetiamo e si ripetono. Invece di migliorare, piazza dei Mercanti, cuore medievale di Milano, pare essere sempre più alla deriva. Il bello è che come ogni estate il Comune si fa bello nell’allestire con Spazio Anteo il cinema all’aperto ai piedi del palazzo della Ragione, tra l’antico pozzo e il coperto dei Panigarola, lodevole iniziativa, peccato che il contesto alla fine sia “dimenticato”.

Già, perché è un peccato che sotto i portici ci sia sempre un po’ di degrado e come avevamo già ripetuto più volte, il Comune dovrebbe provvedere a far diventare questa piazza, con al centro il palazzo della Ragione (del 1200) un luogo vivo e turistico.

Ad esempio, avrebbe dovuto immaginare che fine avrebbero fatto quelle sedute in pietra e vetro, sistemate sotto il loggiato a memoria di un luogo “sacro” che non viene MINIMAMENTE RISPETTATO da nessuno, perché quelle sedute dovrebbero essere un luogo per “pensare”, e invece è diventato un posto dove divorare un panino, fumarsi una sigaretta, bere birra e persino sonnecchiare.

Stiamo parlando del Monumento della Resistenza milanese, un complesso composto da due lastre in vetro che riportano frasi di Primo Levi e di Vittorio Foa e dei cubi in granito come sedute. Monumento che, secondo noi andava fatto da un’altra parte e forse realizzato con un’altra idea (il progetto è di Cini Boeri).

Ragazzini che, come si vede, usano le lastre di vetro che riportano le due frasi (di Primo Levi e di Vittorio Foa), come lavagna per scarabocchi e adesivi. Qualcuno si è anche divertito a cancellare delle lettere e formare altre parole (Primo Levi è diventato “Pino Levi”). Insomma non certo un gran rispetto, e credo di essermi ripetuto troppe volte, tutta piazza dei Mercanti andrebbe valorizzata e migliorata meglio.

Piazza Mercanti, secondo me, doveva essere una piazza fatta di ristoranti, bistrot e pasticcerie, dove sotto il porticato si sarebbe dovuto tenere un mercatino per turisti da tenersi ogni giorno dell’anno, da animare e far vivere come il mercato che fu (l’dea potrebbe essere come, ad esempio, a Londra per l’Apple Market di Covent Garden [foto a seguire]).

Invece è sempre un non luogo, né memoriale né tanto meno sito di svago.

Possibile che il Comune non veda mai il potenziale di una piazza così importante che potrebbe essere facilmente inserito tra i luoghi più turistici di Milano, già ricco di suo con palazzi storici?

Invece vetrine spente o chiuse, un buggigattolo che vende cianfrusaglie, tavolini e tende solo del McDonald’s, una banca, in pratica un luogo dove i turisti “scivolano via”.

Qui di seguito alcune “cartoline” che mostrano la sciatteria di questo posto e poi valutate.

Qui alcuni nostri precedenti articoli.

  • Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi;
  • Piazza dei Mercanti, Loggia dei Mercanti, Sindaco, Giuseppe Sala, ANPI Milano, architetto Antonio Boeri, Milano per la Resistenza, Studio Stefano Boeri Architetti, Duomo, Monumento, Degrado, Palazzo della Ragione, sciatteria
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

20 commenti su “Milano | Centro Storico – “Cartoline di sciatteria” da piazza dei Mercanti (cuore medievale di Milano)”

  1. In quanti sanno tutta la storia del palazzo? Probabilmente in pochi. Ecco perché viene visto ed usato come un luogo di ritrovo.

    La promozione turistica di questo angolo del centro città, doveva essere già fatta da almeno 15 anni.

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    • Giusto, la soluzione più efficace è l’unica percorribile.
      Troppo basso, troppo buio, non a livello della strada, è già uno spazio naturalmente chiuso.

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    • Hai perfettamente ragione! Non c’è altro modo di proteggere un edificio di tale valore di fronte all’inesorabile decadimento morale e sociale dei nostri giorni.

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  2. Buongiorno, purtroppo le città quando diventa no troppo turistiche(ma non solo per questo)vengono trasformate in luoghi di abbandono dove regna inciviltà,non rispetto ,maleducazione e quant’altro….. è un enorme dispiacere vederla cambiare così in fretta…….e in modo peggiorativo…….

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  3. Finché a Milano non si esce dalla modalità Letizia Moratti la vedo dura.
    E’ stato disegnato un centro storico vivibile solo come area museale aristocratica, quando non lo è mai stato, quindi le persone normali e i turisti che necessitano di un po’ di riposto appena vedono un gradone o un rialzo all’ombra lo usano come panchina. Esempio plastico piazza Duomo o via Dante, mancano totalmente le panchine, anche se dovrebbero essere aree pedonali, ma in compenso abbondano le auto parcheggiate.
    Quando anche vengano messe delle panchine come in via Beltrami, per qualche ragionamento sadico vengono messe in pieno sole, senza nemmeno un albero.
    E non vedo perché per riposare un attimo devo per forza andare in un bar, come per poter andare in bagno, solo le città sottosviluppate non riescono a offrire un servizio pubblico basilare come dei bagni pubblici e delle panchine, in centro per giunta.
    Quindi se riusciamo ad uscire dalla mentalità Moratti che fece togliere le panchine perché simbolo di gente sfaticata che non lavora, forse non avremmo il problema di gente che usa dei blocchi di granito all’ombra come punto di riposo e ristoro.

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    • Io non so perchè lei ce l’ ha tanto con la Moratti, della quale nulla mi importa, ma si direbbe che è strettamemnte necessario uscire dalla mentalità global-sinistroide che governa Milano da ormai tre mandati; uno schifo simile del centro storico non l’ abbiamo mai visto, sinceramente; prima di tangentopoli Milano era urbanisticamente parlando, semplicemente allo sbando, ma almeno era pulita.

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    • Se togli le panchine in effetti la gente si siede dove può…

      La classica visione borghesuccia della moratti da borghese piccola piccola con le pattine in casa.

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  4. che giunta di m…!!! pure gli scarabocchi sono comparsi nei lampioni di piazza duomo, mai visti prima in tanti anni che sono a milano

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  5. hai perfettamente ragione, bisognerebbe indirizzare queste giuste domande e riflessioni all’assessore competente per materia

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  6. Per rispondere alla domanda che pone l’ articolo..perchè? Perchè per prendere iniziative come quelle proposte è necessario amare la propria città, la sua storia e sentire di fane parte; la prima e ultima volta che un sindaco ha fatto qualcosa di buono e concreto per questa piazza è stato durante l’ amministrazione Formentini, quando la piazza in questione è stata finalmente pavimentata in pietra e riordinata, ancora la pavimentazione in asfalto consumato c’ era.
    Poi nulla, solo sindaci menefreghisti e e”attuali”, ovvero quelli di destra e, da tre mandati, globalisti che considerano il medioevo un’ era buia da dimenticare; una piazza cos’ gli fa probabilmente schifo, non la capiscono e la rifiutano, da qui l’ idea di piazzare monumenti alla Resistenza, pur importanti e legittimi, ma qui totalmente fuori contesto.
    Ci vorrebbe tabto a risanare il luogo, un bel mercatino dei fiori sotto le arcate, o qualcosa di simile, qualche passaggio in più di vigli urbani, cose straordinarie, come la prima missione su Marte.

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  7. Io poi vedrei bancarelle di fiori qualche panchina come alcune strade principali all.Estero si potrebbe stare al fresco con teli ombreggiati oppure con edere rampicanti..e anche se mangi un panino al fresco seduta su una panchina…non e detto che puoi osservare lo stesso quanto sia bello il posto…in effetti noo al Mealc Donald ….perchè troppa gente che va di corsa e crea sporcizia …poichè dove arriva il proprio interesse non c.è cura….tanto più che a due passi Siamo in Piazza Duomo …sii mancano panchine e verde…ma non alle palme come una volta…sii alla musica …a scenografie di balletti per coinvolgere e fare divertire le persone apprezzando anche le opere classiche …che aiutano lo spirito via le macchine e spostamento di aree dei taxi

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  8. Se l’intento di chi governa una città è crearla per il turista, avremo sempre più città senz’anima. L’anima è data dalla storia di chi vi ha vissuto, persone vere che hanno creato bellezza, persone che attualmente la vivono e se ne sentono appartenenti, che vengono dimenticate nelle loro esigenze di una quotidianità sicura, dal punto di vista ambientale e personale, senza degrado degli spazi comuni, marciapiedi sconnessi così come la pavimentazione stradale etc,con una protezione -sicurezza per il cittadino. È la mentalità da rivoluzionare per cambiare, valorizzare, ridare senso ad ogni pietra, rione, o tratto antico che ci ha caratterizzato. Una milano non all’insegna di un turismo e per il solo fine commerciale, ma una città in cui riconoscersi , avere radici e tradizioni. Ogni angolo, ogni struttura antica o di design attuale può essere apprezzata solo attraverso un’educazione al bello del singolo, solo se l’evoluzione umana spirituale dell’uomo viene posta al centro.

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  9. Un turista o un residente che cammina in centro avrà anche diritto di sedersi all’ombra , l’importante che poi butti la spazzatura nel cestino rispettando la città è gli abitanti, ma non demonizzare una persona che mangia un panino su una panchina, in duomo zero panchine ci passano migliaia di persone ogni giorno quindi enorme che li si crei una piccola calca di persone che si fermano qualche minuto a giro, chi ci dorme non è turista

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