Milano | Centro Storico – Ma che bell’idea il Monumento alla Resistenza, lercio dopo un anno

E’ inutile indignarsi per qualcosa nato male, e ci spiace per l’architetta Cini Boeri, che forse ha pensato di creare un luogo per meditare e ricordare, ma che è diventato un luogo dove consumare cibo e bevande all’ombra del loggiato.

Lo avevamo più volte detto, l’aver realizzato un monumento così importante alla memoria di un periodo storico che andrebbe rispettato anche per le vittime, non deve essere un luogo dove sia facile bivaccare, fermarsi per consumare un panino e bere una soda all’ombra degli archi della Loggia dei Mercanti nell’omonima piazza del Centro Storico di Milano.

Parliamo del Memoriale della Resistenza ancora vandalizzato. Questa volta (forse) per mano dei tifosi in festa per lo scudetto milanista. Come ha scritto il Corriere della Sera, a dare l’annuncio è stato, come ormai da triste consuetudine, il presidente milanese dell’Anpi Roberto Cenati. «Probabilmente nella notte tra domenica e lunedì è stata imbrattata, alla Loggia dei Mercanti, la stele riportante le frasi di Primo Levi. Proprio accanto al nome dello scrittore compare una macchia giallastra che deturpa la stele e costituisce un’offesa al significato della profonda riflessione di Levi, tratta dalla prefazione al suo capolavoro “Se questo è un uomo”». 

Ma noi chiediamo al presidente dell’Anpi Roberto Cenati, se abbia mai visto quel luogo frequentato da gente che si ferma per meditare sulla Resistenza o in silenzio sedersi sui cubotti di pietra. Noi mai.

Chi vediamo ogni giorno, consuma un panino, beve, schiamazza senza preoccuparsi minimamente di cosa ci sia scritto su quelle lastre di vetro che ormai, a distanza di un anno, sono lerce e segnate. Piazza Mercanti vive da sempre un senso di sciatteria e degrado come fosse il retrobottega di Piazza Duomo e Piazza Cordusio, eppure è il cuore medievale di questa città.

Noi, forse, sotto la loggia non avremmo mai messo sedute e mai l’avremmo trasformata in memoriale, non è il luogo adatto. Piuttosto in piazza avremmo messo un monumento o qualcosa di più “empatico” e simbolico al posto delle sedute dove adagiarsi a ridere e scherzare. Perché ci spiace che sia stata fatta questa scelta che troviamo completamente fuori contesto, senza aver minimamente considerato il comportamento sociale della gente e di come viva in questi spazi urbani.

Qui di seguito lo stato in cui versa periodicamente questo “monumento mal pensato”. Mentre qui il link al nostro precedente articolo a riguardo.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Piazza dei Mercanti, Loggia dei Mercanti, Sindaco, Giuseppe Sala, ANPI Milano, architetto Antonio Boeri, Milano per la Resistenza, Studio Stefano Boeri Architetti, Duomo, Monumento, Degrado, Palazzo della Ragione, sciatteria

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

40 commenti su “Milano | Centro Storico – Ma che bell’idea il Monumento alla Resistenza, lercio dopo un anno”

    • Milano è tenuta talmente male che qualsiasi cosa bella ci metti dopo un po’ diventa un porcile. A meno che non ci sia Sicurezza Privata 24/7 come nei complessi privati stile Porta Nuova o Citylife.

      Se poi ci aggiungi che in questo caso l’idea delle sedute in Piazza Mercanti è completamente avulsa da ogni minimo senso della realtà, la frittata è fatta.

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      • Non è vero, la sua è la solita lamentela all’italiana.
        Dire che ogni cosa bella diventi un porcile è una grande bugia. La sua affermazione è vera in questo caso, ma i problemi di p.zza mercanti non sono nuovi e l’apertura del McDonald non ha di certo aiutato. Detto questo ci sono un sacco di posti nuovi che, senza sicurezza privata, sono mantenuti più che dignitosamente.

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        • Le cose non si vandalizzano e non si sporcano. Nel nostro bellissimo paese si vandalizzano anche le statue del Bernini e la Fontatna dei Trevi. Lei non ha mai girato il mondo, perché noi itaglini non abbiamo il minimo senso civico. Sporchiamo qualsiasi spazio, buttiamo per terra le cicche, parcheggiamo sui marciapiedi etc.

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          • ….. la “a” é sicuramente scappata, ma itagliani……

            ad ogni modo personalmente trovo che le osservazioni precedenti abbiano una base condivisibile e possano invece essere opinabili in base alle esperienze di ciascuno. E quindi anche la pertinenza di un monumento cosi’ fatto e cosi’ collocato. Quello che purtroppo é generalizzabile, é la progressiva deriva della capacità di educazione di famiglie e istituti scolastici al senso civico, cosi’ che oggi sempre piu’ giovani sentano naturale e spontaneo deturpare e mancare di rispetto cose e persone. Non basta quindi centrare la scelta di concepire e collocare idealmente un monumento, se no si potrebbe per assurdo fare riflessioni sul Duomo che ovviamente puo’ stare solo dov’é in balia dei cretini che da sempre lo imbrattano. Ma bisogna riflettere su cosa ognuno puo’ fare e chiedere allo stato sociale per fermare questa deriva; a cominciare dal ripristinare o l’introdurre spazi di educazione civica e morale non solo a scuola ma anche, ad esempio, nelle scuole guida per evitare che un neopatentato non sia solo bravo a guidare ma anche a comportarsi bene e rispettosamente per strada. E anche per i genitori devono essere pensate misure perché siano guidati ad una adeguata preparazione allo svolgimento di questo difficile e delicato ruolo; se il figlio imbratta un monumento, puo’ senz’altro essere cretino di suo, ma pure privo di sensibilizzazione al buon comportamento. In entrambi i casi, per lui farlo é del tutto naturale.

        • Non credo che sia “lamentela all’italiana” la giusta considerazione che a Milano si salva solo quello che è sotto l’ombrello della Security Privata, come Porta Nuova o Citylife.

          Per me è segno di scarsa civiltà, poi però ognuno la pensa come gli pare.

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          • Noi italiani non abbiamo il senso civico? Anche. Però, si buttavano i mozziconi in metropolitana e negli ospedali. Ma, ad un certo punto non lo si è più fatto. E sono stati gli stessi italiani/milanesi a non farlo più.
            Poi, una annotazione da oltre confine: perché gli italiani in Svizzera fanno gli svizzeri e gli svizzeri in Italia fanno gli italiani?
            In questi giorni girava un video di un’auto con targa Svizzera guidata da una signora, che ha sostato irregolarmente, bloccando il traffico con una lunga fila, numerosi mezzi ATM compresi. Ed era anche seccata per avere dovuto spostare l’auto, peraltro sul marciapiede.
            Il problema è che noi non siamo un “sistema” (“Milano è un operoso alveare con tante celle che non comunicano tra di loro, una Milano che non fa sistema” – Indagine Ipsos, Forum Brand Milano 2015). Ciò, anche a causa dell’organizzazione per competenze frammentate, che lascia ampi spazi a chi vuole comportarsi in modo incivile, se non addirittura violento e pericoloso, come le cronache riportano ogni giorno.
            Manca la gestione quotidiana del territorio sotto vari punti di vista, che non dà grande immagine, che non fa notizia, ma che dà risultati prevenendo. Invece, continuiamo a rincorrere le emergenze, che sono sempre più veloci. E continuiamo ad avere un’organizzazione che si rivela non adeguata. Fino a quando?

        • Peccato che in questo caso il comando dei vigili non è molto distante e un po’ di vigilanza almeno nel centro della città dovrebbe essere mantenuta visto che si trovano anche bivacchi di persone che si accampano per la notte. Il senso civico non esiste più ma bisogna pure fare qualcosa…..

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  1. Era un’idea sbagliata, in un luogo sbagliato. Il problema non è fare un errore, li facciamo tutti noi, ogni giorno, il problema è non volerlo ammettere e non porvi rimedio.

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  2. Dovrebbero chiudere il tutto con delle vetrate ed usarlo come uno museo / esposizione di fotografia, che ne so sponsorizzato dalla national geographic. Sarebbe molto più utile

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  3. Prova a fare casino a Londra, Tokyo, Monaco di Baviera, Zurigo ecc. Subito viene qualcuno di ufficiale a dirti che non puoi farlo e paghi anche delle multe salate. In Italia abbiamo 160.000 leggi, tra la quale il divieto di buttare per terra rifiuti piccoli o sporcare spazi pubblici, ma non facciamo rispettare un bel niente. Il risultato è il solito casino italiano: degrado, sporcizia, vandalismo, zero senso civico. Qualunque cosa fai sei sempre impunito. Milano deve guardare ad altri paesi e aprirsi al mondo. Non possiamo recintare l’intera città perché nessuno rispetta più niente. Servono controlli e multe salatissime per chi sporca, vandalizza e abusa spazi comuni.

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  4. Sicuramente il monumento è nella collocazione sbagliata e non è neanche percepito quale tale. Tuttavia più che vandalizzato mi sembra parecchio sporco; il vetro è completamente lercio e i gradini avrebbero bisogno di una pulizia con sapone e idropulitrice. Quando è stato installato non si è pensato alla manutenzione ordinaria (banalmente alla pulizia?).

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  5. Io penserei ad un mercato permanente, tipo Covent Garden a Londra. Siamo in un luogo difficile, numerose colonne che permettono di sentirsi nascosti, l’ideale per giovani senza nulla da fare. Deve ussere usato in maniera attiva, con presenza costante, non per i monumenti.
    Adeguatamente organizzato e selezionato, un mercatino darebbe un valore al luogo…. poi si chiama appunto Lofgia dei Mercanti

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  6. Io credo che questo sia un po’ il problema di oggi….se fai un errore lo devi ammettere e tornare indietro o fare altro, invece qui si segue la strategia del silenzio facciamo altro il resto può andare in malora…questo è il concetto e viene amplificato la dove chi amministra non risponde a nessuno, nel caso specifico non si sa bene chi abbia votato sala visto che sono meno del 50% dei votanti che l’hanno votato non capisco cosa vogliono? cioè la città a misura d’uomo allora andate a chiedere al vostro sindaco o a voi stessi se siete mai stati li o in piazza duca d’aosta poi vediamo se è a misura d’uomo o a misura di bivacco…

    esempi di errori:

    1. darsena senza posteggio pubblico interrato
    2. piste ciclabili mono direzionale anzichè bidirezionale
    3. raccontare al mondo che avresti riaperto i navigli per farti votare e non ammettere di aver raccontato una castroneria
    4. dire che pianti 3 milioni alberi la dove è scientificamente impossibile farlo
    5. continuare a spostare gli assessori nei vari assessorati nella speranza che riescano a migliorare un qualcosa che non conoscono essendo solo politici senza compentenze negli assessorati dove vengono messi
    6. Fare una gara per il verde pubblico al ribasso ed insistere sulle potature invasive ogni 8 anni anzichè farle regolarmente ogni anno o al massimo ogni due.
    7. Non aver deciso nulla sullo stadio??
    8. Gli scali??

    Ci sono errori o lacune o cose da sistemare ma chi gli fa notare gli errori? cioè dico dobbiamo sempre dire che una critica è sbagliata? dobbiamo sempre dire che va tutto bene?
    Non riesco davvero a capire….
    Cioè se un privato fa un bel palazzo non è merito del sindaco..
    Merito del sindaco è se fanno un concerto o un evento, fare in modo che tutto sia ben amministrato ed organizzato.
    E io vedo tante lacune e mancanze in questo..faccio una serie di elenchi..

    1. Non prevedere che dopo il concertone di radio italia ci sarebbe stata una festa scudetto in duomo
    2. Non prevedere che un concerto di vasco in un posto dove non viene organizzato l’afflusso di auto poi le auto vanno ovunque
    3. Non prevedere che rallentando il traffico e bloccando molte vie la congestione non porta ad un miglioramento e tanto meno fa si che le persone rinuncino all’auto è un utopia.

    Va be potrei andare avanti ma mi fermo….

    Le piazza aperte sono buone idee la dove non si forma movida notturna e la dove vengono mantenute in ordine…io non vedo questa cosa continua a non esserci vedo interventi con grande pubblicità e poi il nulla….
    scusate forse sono io miope o forse sono un rompi palle ma la città merita più attenzione.

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  7. Inutile bisogna chiudere la loggia.
    E creare un spazio che elogia Made in Italy (vista la posizione) che paghi il suolo e allo stesso tempo renda l’area sicura.

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  8. A parte che il progetto non è di grande qualità in Italia abbiamo un gravissimo problema di senso civico. Ogni cosa ci metti viene subito taggata, sporcata o vandalizzata. Non possiamo vivere in un paese senza controlli e multe dove il senso civico viene insegnato e premesso. Perché ti sfregiano anche l’elefante dell’Bernini o la fontana di Trevi.

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    • Che molti monumenti recenti siano mal pensati purtroppo è una constatazione, ma è possibile che qualsiasi opera venga deturpata nel giro di pochi mesi?

      La situazione percepita è di un degrado generalizzato, non solo dato dai graffiti (ormai presenti persino sugli scalini, v. Zona Romolo sede Cattolica Assicurazioni), sia in centro che in periferia.

      Io mi chiedo a cosa serva avere Carabinieri ed Esercito sparsi in vari punti della città, se poi questi non intervengono per ripristino anche delle situazioni di decoro (ma lo stesso dicasi anche sui treni dove ormai è di moda scarpe sui sedili e capo treno che fa finta di nulla).

      Basterebbe anche solo prevedere una sanzione deterrente: chi viene colto a deturpare, oltre alla sanzione pecuniaria, deve essere obbligato a ripulire (lavoro socialmente utile).

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  9. ah, quello sarebbe un monumento?

    4 parallelepipedi buttati per terra a mo’, giusto appunto, di sedili

    che pochezza di intervento, la fine che ha fatto è degna del suo livello.

    l’unica cosa meritevole era la causa, il resto fa a dir poco pietà.

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    • Pochezza o meno del progetto i dati oggettivi sono la bestialità ormai insopportabile di certi individui ignoranti, violenti e buoni a nulla e la totale assenza di chi deve controllare/pulire/sanzionare. Quello che stupisce veramente è l’Amministrazione, purtroppo. Se per il parcheggio selvaggio la scusa è non perdere i voti cosa dire per tag, lerciume e atti vandalici?

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  10. Ci mettano un ristorantino con 4 tavolini chiuso da siepi, fine del vandalismo e la comunità ci guadagnerebbe pure invece di spendere in tutela dell’intutelabile.

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  11. É possibile, a Milano, dove tutto è meramente business non trovare una soluzione che accontenti tutti e valorizzi quel bel palazzo storico, magari preservandolo? Va bene anche in concessione ai privati, creando una protezione fisica intorno, facendo pagare un biglietto ma bisogna far qualcosa. Attualmente c’è un’orrenda scala in vetro.; a mio avviso andrebbe abbattuta, creando invece uno spazio di aggregazione (considerando la zona privilegiata) e magari metterlo a reddito.
    Credo e condivido che un’idea nata male, finisca male 😉
    Molte di quelle persone magari sono straniere e non leggono nemmeno quel pannello in vetro, altri sono semplicemente vandali o incivili; però sembrano delle panchine…brutte…ma panchine.

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    • Quella è la scala antincendio, è obbligatoria per legge, hanno dovuto metterla per forza per poter ospitare le mostre nel salone al piano superiore.

      Può piacere o non piacere, ma almeno hanno fatto un tentativo di design invece di piazzarci una scala standard. Mi sembra l’ultimo dei problemi del palazzo della ragione.

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      • La vera domanda (retorica, ahimè) è il nesso tra Resistenza e Loggia dei Mercanti. Un tipico esempio di appropriazione culturale di storia.
        Questo detto ci di chiede se sia necessario un architetto (parente di?) per un progetto pensato così male.

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  12. Se si vuol fare (giustamente) un monumento/memoriale alla Resistenza, perchè non immaginare un sito come al centro di Piazzale Baiamonti (penso un’alta colonna su una base con iscrizioni commemorative), sito di grande visibilità anche prospettica e immediatamente vicino al progettato museo della Resistenza?

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  13. Sala disse in campagna elettorale che avrebbe pensato alle periferie ………..questo è il centro di Milano e due cose insieme probabilmente non riesce a pensarle. Inoltre ormai è proiettato su Roma a fine mandato!
    ANPI invece è ormai una associazione di gente che vive solo grazie ai sussidi dello stato perché di partigiani (quelli veri) non ne esistono più ma hanno ancora voce in capitolo e riescono a realizzare queste cose.
    Certo che se questa giunta non riesce a gestire una piccolissima piazza a 50 metri dal Duomo…………lasciamo perdere!

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  14. Sarebbe bello fare di tutti i palazzi intorno a Piazza Mercanti un percorso museale sulla storia di Milano dal Neolitico alla Seconda Guerra Mondiale, con uscita nella Loggia trasformata in vero memoriale alla Resistenza e chiusa da vetrate.

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