Milano | Centro Storico – I perché del degrado di Piazza dei Mercanti

Possibile che il cuore medievale di Milano, quella piazza dei Mercanti che conserva ancora quel gusto di una città antica e che molte città straniere ci invidierebbero, passa inosservata ai frettolosi turisti, passa inosservata ai politici della città, che se ne accorgono solo quando accade qualcosa, da una rissa (avvenuta qualche anno fa) al bivacco di senzatetto, a imbrattamenti vari avvenuti di sovente.

Ci risiamo naturalmente, infatti è notizia recente che vede dei ragazzini abbiano imbrattato firmando con lo spray, come da anni si fa ovunque, la pavimentazione della Loggia davanti a quelle sedute (che secondo noi non andavano fatte) realizzate per il Monumento della Resistenza milanese e parte del vetro che funge da memoriale. Uno sfregio forse neanche calcolato dai due giovani imbrattatori.

La piazza, sita tra Piazza del Duomo e piazza Cordusio, un tempo quadrata con al centro il possente e antico Broletto poi Palazzo della Ragione, sede del potere municipale per secoli (dal 1251 al 1786), poi ridotto a sede per un archivio sopralzandolo in maniera poco elegante nel 1773 (quando l’imperatrice Maria Teresa d’Austria diede ordine all’architetto Francesco Croce di sopraelevarlo ancora di un piano), subì un drastico sventramento aprendo via dei Mercanti a fine Ottocento.

Qui si trovano diversi monumenti di antica costruzione, come il Palazzo della Ragione e Loggia dei Mercanti del 1200, la trecentesca Loggia degli Osii, il quattrocentesco coperto dei Panigarola e il cinquecentesco palazzo delle Scuole Palatine, da un lato e dall’altro il bel palazzo dei Giureconsulti, sempre realizzato tra il Cinque e il Seicento. Insomma, potrebbe essere un luogo monumentale e glorioso, ed invece…

Lo abbiamo detto e ripetuto migliaia di volte, Piazza dei Mercanti è da sempre allo sbando, non considerata come si dovrebbe e oggi ne paga le conseguenze. Secondo noi il Comune e i proprietari dei palazzi che qui si affacciano, pare considerino la piazza quasi un cortile interno, molto più redditizio aprire le vetrine e locali su via Orefici e Piazza del Duomo che quest’affaccio.

Infatti come si può notare, gli unici negozi presenti in piazza presentano delle vetrine chiuse, secondarie o poco attraenti come quelle della Banca BPN, sempre chiusa nei weekend.

Persino il nuovo “store” come si usa oggi, ha “sfrattato” il vecchio ristorante qui presente da decenni e ha aperto due vetrine che sembran più un retro bottega che vetrine accattivanti.

Stessa cosa per l’antica vetrina presente nel passaggio delle Scuole Palatine, per decenni un negozietto di numismatica e oggi rimpiazzato da una vetrina che fa pensare a commenti tipo: “devo per forza tenerla” e non so cosa metterci.

Noi continuiamo a immaginare la piazza ricca di ristoranti e tavolini, magari anche turistici, ma sicuramente più eleganti (non ce ne voglia il McDonald’s) dell’unico presente. Per farvi un’idea, vi consigliamo di andare a vedere com’è tenuta la città di Bordeaux e vedere, ad esempio, Place du Parlement, raccolta piazza con bistrot ad ogni angolo, animata di giorno e di sera.

E invece, ecco cosa abbiamo. Una piazza già degradata che ora è anche peggiorata, perché bivacco di chi si siede per mangiare un panino velocemente. Frequentata da ragazzini, nullafacenti e truffatori.

Ragazzini che, come si vede, spostano i cubi in pietra del famoso Monumento alla Resistenza (che sosteniamo andrebbe posto altrove anche se legato a questo luogo) e usano le lastre di vetro che riportano due frasi di Primo Levi e di Vittorio Foa, come lavagna per scarabocchi e adesivi (guardate le foto a seguire), proprio come ragazzini a scuola.

L’idea più volte proposta è quella di istallare una ringhiera a protezione del loggiato. Cosa che riteniamo impensabile. Il loggiato era un posto aperto ai cittadini, chiudendolo significherebbe solo che ci si arrende al fatto che nessuno a Milano ha intenzione di risolvere le sorti di questa meravigliosa e abbandonata piazza.

Secondo noi andrebbe ripensato tutto di piazza dei Mercanti: spostare o togliere le sedute da sotto il loggiato; rimuovere il chiosco di souvenir; costringere ad aprire le vetrine e non lasciarle chiuse, come il retro del McDonald’s; concedere i tavolini, ma più ordinati; vedere se sia possibile cambiare i contratti commerciali presenti, di modo, magari, fare in modo che al posto della banca ci vada un bistrot o una pasticceria. Insomma dare vita di qualità a questa piazza che meriterebbe più attenzione.

Qui alcuni nostri precedenti articoli.

Milano | Centro Storico – Ma ANPI e sindaco conoscono piazza Mercanti?

Milano | Centro Storico – Loggia dei Mercanti: servirebbe la cancellata?

Milano | Centro Storico – Ma che bell’idea il Monumento alla Resistenza, lercio dopo un anno

Milano | Duomo – L’oblio senza fine di piazza dei Mercanti

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi; Fabio Polosa

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

25 commenti su “Milano | Centro Storico – I perché del degrado di Piazza dei Mercanti”

  1. Forse andrebbe ripensata via mercantò . Avere il coraggio di rifare la piazza . Una piazza minuscola accanto a una via pedonale di forte transito tra le piazze principali della città è automatico che la piazza in questione sia ignorata prima e trascurata poi vedi oltraggiata . È fisiologico. Potrebbe diventare un accesso a un museo che non esiste ancora ma solo in museo importante potrebbe ridare dignità alla piazza . Altrimenti mano alle ruspe e ridisegnamo tutto . Serve coraggio e competenze. Milano le ha ???????

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    • “Mano alle ruspe” su praticamente l’unico pezzo medievale di città sopravvissuto??

      Dammi il nome del tuo pusher perché la roba che ti procura deve essere davvero buona.

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  2. Cosa simboleggia e significa questa piazza? Identità storica e culturale, un passato glorioso da conservare e tramandare. Giusto? Giusto.

    Ora, gli attuali global-chic al potere, odiano quanto sopra e per questo motivo, non per la sua collocazione topografica, trascurano Piazza Mercanti.

    Guarda caso, l’ unico dei sindaci, dal dopoguerra ad oggi, che abbia pensato a ridare dignità alla piazza è stato Formentini, durante la cui amministrazione, è stata posata l’ attuale pavimentazione, in pietra, fino ad allora addirittura in asfaltone tutto rovinato, Ho fatto le fotografie allora, era commovente vedere un luogo storico e simbolico di Milano rinascere, finalmente pulito e ordinato.

    Ma Milano, ora, è solo una città abitata da immigrati e commercianti senza gloria, parafrasando un noto film, che volete che freghi a qualcuno della nostra storia?

    La grande pensata ideologica poi di dare importanza a un luogo come questo, che trasuda importanza di per se, attraverso “installazioni” ideologiche che travisano la Resistenza, da la misura, una seconda volta, di come sia inevitabile che la piazza rimanga nelle condizioni attuali e non perchè è “nascosta”.

    A loro piacciono molto le “steli”, tipo quelle che rovinano la prospettiva, come Castello Sforzesco-Arco della Pace, così bella e da città mitteleuropea, che orrore! Non sia mai!
    E comunque, come detto in altre occasioni, il passato medievale di Milano non è mica paragonabile ai graffiti del leoncavallo…

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      • Ma proprio questo ho scritto, che l’ unica amministrazione a ridare dignità e decoro alla piazza è stata la giunta Formentini; per qualche anno Piazza Mercanti è stato uno spazio storico pulito e ordinato; stesso andamento amministrativo, si può dire, per la piazza della stazione centrale; poi…non ne parliamo.

        Il fatto è che a Milano quasi nessuno vota il sindaco che ama veramente la città e fa le cose per la città, il voto è puramente politico, altrimenti avrebbero rieletto Formentini e non avremmo l’ attuale amministrazione.

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    • È uno dei luoghi più belli e intimi della nostra città ormai sulla via del disfacimento. Se fossi uno dei brand milanesi Gucci, Prada etc… ne farei una location da invidia. Aspetto che ciò avvenga al più presto ??Lellatbm

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  3. All’estero l’avrebbero già chiusa con delle vetrate e l’avrebbero valorizzata, un bel bistrot magari o un mercato di prodotti tipici, non devono venire a me le idee…
    Non si può toccare perché protetta dalla sovrintendenza?
    Si vede come è protetta

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  4. Purtroppo è vero quanto detto di piazza dei mercanti penso a Firenze e alla piazza di fronte a Palazzo vecchio.pero’credo che se non si ha chiaro il valore di ciò che si possiede non lo si può difendere.credo che questo sia il successo di Urabnfile.grazie!!

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  5. Penso sia un problema di mancanza di educazione e civiltà di base…non so se telecamere, repressione, forze dell’ordine siano la soluzione. Prima ste cose non succedevano, c’erano altri problemi magari, adesso hai frotte di adolescenti fuori controllo, alcuni italiani altri no, che si comportano da delinquenti. Succede in Italia come nel resto d’Europa e credo che sia un problema ben più grosso della preservazione del decoro urbano…direi più un problema di civiltà o piuttosto del suo evidente declino.

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    • A mio parere andrebbe chiusa con vetrate, organizzando dentro una sala esposizioni o un Urban center. Da valutare in alternativa l’ipotesi di ripristinare la corretta “quota zero” degli spazi all’intorno (che era più alta). Intervento questo più difficile ma più coraggioso

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  6. Una piazza così bella e antica dovrebbe essere valorizzata e non lasciata ai vandali che rimangono sempre impuniti. Purtroppo l’incivilta’ progredisce sempre più tra l’indifferenza…che tristezza

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  7. Comunque io penso che il noto marchio di fast food si debba un minimo responsabilizzare: il 90% dei rifiuti che si vedono provengono da lì. Non si può fare carico della maleducazione dei suoi clienti? Vero, ma fino ad un certo punto. Soprattutto in un’epoca dove ogni grande azienda si fa lustro di ogni (anche se minimo) impegno nella questione ambientale, non vedrei occasione più semplice per dimostrarlo.

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  8. Andrebbe creata un’isola “pedonale chiusa ai pedoni”. Tradotto: chiudere la via dei mercanti . Quello spazio publico tra un marciapiede e l’atro nel 2023 va ripensato. I pedoni purtroppo non sanno nemmeno perchè ci passano, tanto vale chiuderlo e proporre attività culturali. Ma un museo della città di Milano? Milano ce l’ha? Non si può’ dare tutto in pasto ai pedoni ( o ai velocipedi) perchè è politicamente corretto. Il fallimento clamoroso di questo spazio va riconosciuto e dovrebbe diventare un caso-scuola per passare al NEXT LEVEL della “pedonalizzazione-senza-se-e-senza-ma”. Qui invece i MA sono parecchi direi…Non si deve tornare in dietro ma restare bloccati – nemmeno!

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  9. Ci sono 3 cose da aggiungere al contesto:
    1) i due homo non sapiens sono stati beccati unicamente perché si erano assopiti dopo il fatto. I vigili infatti solo dopo l’incontro hanno chiesto il riscontro video.
    2) quindi l’evento è stato filmato ma in centrale operativa nessuno ha allertato la polizia che staziona (a fare ché?) nella adiacente piazza Duomo
    3) tanto per cambiare ANPI ha strepitato chiedendo sigilli… Nessuno mi ha ancora spiegato per quale ragione questo pezzo di storia medievale è stato ceduto, via Boeri, alla resistenza. Non c’è alcuna ragione storica che rimando alla resistenza.

    Sommando tutto siamo di fronte ad un mix di incapacità gestionale e spreco risorse storiche.

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  10. Dopo le, sacrosante e giuste critiche, vediamo di proporre qualcosa; innanzitutto, risulta strano e forse anche assurdo, che uno splendido edificio storico come la loggia degli Osii, sia da sempre nient’ altro che l’ ufficio di una banca; in Galleria il comune è riuscito a mandar via, sbagliando, persino la Ricordi, che aveva un bellissimo negozio al primo piano di musica, l’ unico a Milano così ampio a Milano, spartiti, libri e dischi; ora è tutto relegato nel sotterraneo, in tono minore e deprimente. C’ era il club alpino, sempre in galleria, l’ hanno mandato via…insomma ora è tutto un gran centro commerciale, ma proprio questa potrebbe essere la soluzione; se la loggia non può diventare un locale di pregio, con tavolini sulla piazza, che diventi un museo, che possa attrarre turisti. Stesso discorso per gli altri palazzi storici.

    Riguardo ai tavolini…va bene, a volte sono utili e “rivitalizzano”, quando sono pochi e disposti in modo ordinato e logico, come nell’ esempio di Bordeaux, ma se poi si fa come in via Dante, meglio lasciare tutto così com’è , non abbiamo bisogno di un’ altra fogna di fast food in pieno centro.

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    • Tavolini anche qui? Ormai sono ovunque, due giorni fa li ho visti anche in Santa Maria delle Grazie… magari togliere il puzzolente Mc Donald, anche se penso sarà impossibile visto xhe xonta solo la redditività ormai… è una piazza così piccola e belle, sarebbe dovuta restare un’oasi di tranquillità, invece, complice appunto anche il Mc, è diventato un bivacco

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  11. La piazza andrebbe pavimentata con la tradizionale rizzada di ciottoli di fiume e le tradizionali lastre di pietra. È più consona al luogo e gli darebbe davvero l’aspetto di piazza storica medievale.
    Poi va rimosso il puzzolente McDonald e il palazzo della Ragione per preservarlo dal degrado purtroppo bisogna chiuderlo con una cancellata.

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  12. Ma i nostri Amministratori dove sono? Non vedono lo stato di degrado della piazza? Un provvedimento immediato potrebbe essere quello di far stazionare dei vigili che facciano rispettare il luogo senza imbrattarlo, buttare rifiuti e stabilendo delle regole di comportamento.

    La valorizzazione di questo bellissimo angolo medievale richiede ovviamente più tempo, ma basterebbe che i nostri Amministratori cominciassero a discuterne e porsi il problema.
    Quanto proposto da Urbanfile mi vedrebbe d’accordo, ma per promuovere un’azione concreta servirebbe il coinvolgimento dei cittadini. Una raccolta firme da presentare agli organi competenti.

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