Milano, Centro Storico.
Nelle scorse settimane, la vecchia e sofferente Magnolia Stellata dell’aiuola in piazza del Duomo, situata dietro la cattedrale sul lato di Corso Vittorio Emanuele, è stata sostituita con una nuova pianta. Per anni ha regalato uno spettacolo di straordinaria bellezza, tingendo di bianco questo angolo di Milano durante la fioritura primaverile. Faceva da elegante contrappunto alla sua “cugina”, la Magnolia denudata, che ancora oggi si erge sul lato verso l’arcivescovado.
Già nel 2023 avevamo segnalato il progressivo indebolimento della pianta in un nostro articolo. Nel corso dello scorso anno, la sua condizione è peggiorata ulteriormente, rendendo necessaria la sostituzione. Purtroppo, il nuovo esemplare non presenta più i caratteristici fiori bianchi a stella, ma si annuncia comunque magnifico, anche perché già di dimensioni considerevoli.




Qui di seguito due foto della nuova pianta.




- Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Claudio Nelli
- Duomo, Verde pubblico, Piazza del Duomo, Magnolia,
Ho notato in generale in giro per tutta la città sostituzione di piante morte che erano lì da una vita, ora ci sono alberi nuovi.
Un essere vivente non si può _”sostituire”_ …..meglio parlar chiaro, è stata abbattuta, la Magnolia, perché non piaceva più….
Ma non lo vedi che la pianta era tutta morta? Non se ne può più di certe scemenze. Dillo ai vegani e vegetariani che quando mangiano un cespo di insalata distruggono un essere vivente insostituibile. Quante ca22ate…
Il suo lessico denota il suo livello culturale, le sue argomentazioni il livello della sua persona; guardi che la pianta è stata fatta seccare, in omaggio alla psicosi – imposta – della siccità dell’ anno 2022, quando fu vietato dal comune di innaffiare le piante; i vegani le piante le fanno crescere e le salvano…circa le insalate, si chiamano appunto “insalate da taglio” perchè ricrescono dopo il taglio, appunto…ora provi lei, al suo cane o al suo gatto o a qualcun altro, a segare due gambe e ad aspettare che ricrescano…capisce la differenza tra animale e vegetale?
La trovo abbastanza stizzoso ed acido. Mi sono già scusata con “GI.” per il tono usato (legga sotto); può capitare a tutti di esagerare “nell’eloquio”. Per quanto la riguarda, solo due cose. Lei non sa chi sono e quindi per una frase estemporanea non può tirare conclusioni sul mio livello culturatrale e addirittura della mia persona. Quindi la critica torna al mittente. Inoltre manca di senso dell’umorismo perché il mio intervento ancorché senz’altro borderline, andava preso anche un po’ così. Troppo fanatismo… Per il resto, cane e gatto compresi, meglio sorvolare. Paragoni irricevibili.
@ Zia Leti
Il livello “culturatrale”???
Nessuna acidità, solo amore e dolcezza per tutti, anche per gli animali, che meritano tutti di vivere e se le fa paura il paragone è perchè sa che corrisponde e non può controbattere logicamente.
Gentile Insalatissima (mi pare un nick adeguato…), due osservazioni alle Sue parole. Primo: a Milano non c’è mai stato alcun problema di siccità, anzi l’opposto. C’è troppa acqua nel sottosuolo, vedi l’innalzamento della falda e l’allagamento di box interrati e cantine. Non mi risulta il divieto da Lei citato, tanto è che nel mio condominio, attentissimo a certe tematiche, non si è mai smesso di innaffiare le aiuole. Ma se sbaglio (non posso sapere tutto), Lei sarà così gentile da indicarmi l’ordinanza che cita così che possa documentarmi. Secondo, più ilare. Le segnalo che le insalate sono di due tipi: da taglio, che come dice la parola si tagliano e poi ricrescono, e da cespo, che si estirpano con tutta la radice, e fine della pianta. Veda i radicchi e le lattughe tipo Iceberg, Trocadero, eccetera. Cordialità.
@Joshua E’ sicuro di essere di Milano? Perchè dire che non c’è stata tre anni fa la “siccità” è una cosa senza senso…certo, è tra virgolette la parola siccità, perchè la carenza di precipitazioni in tutte le regioni alpine si è verificata in modo deciso e ha naturalmente coinvolto anche Milano, ma una cosa è stato l’ evento naturale, un’ altra la gestione da parte del comune, basata sul loro modo di pensare pseudo-ambientalista e il divieto di innaffiare è stato emanato dal comune stesso, poi revocato, poi boh, creando caos e bloccando però di fatto (scioccamente) ogni intervento per la salvaguardia del patrimonio arboreo. Certo che a Milano c’è la falda e tutto l’ allarmismo era inutile.
E a lei chi l’ ha detto che tipo di insalate si mangiano? Non si giustifichi nel suo modo di essere, sia come le pare senza ipocrisia.
Visto che l’argomento del giorno è l’insalata, ci adeguiamo. Al signor “insalatissima” (o signora, non si capisce), va detto che le lattughe così dette “da taglio” vengono in realtà estirpate con tutta la radice e anche qua, addio pianta… Ma è possobile che il livello della discussione debba scendere a “i vegani le piante le fanno crescere e le salvano… circa le insalate, si chiamano appunto “insalate da taglio” perchè ricrescono dopo il taglio”. “Uccidere” una pianta diventa un problema pure quello? Poveri noi.
Altro che insalata… qua siamo ormai alla frutta!
Porca l’oca, ho scritto “possobile” invece di “possibile”! Me lo farà pesare come a Zia Leti il “culturatrale “?
Guardi che l’ esempio è stato fatto per rispondere a chi pensa che mangiare un’ insalata equivalga a mangiare un gatto, cane (come fanno i cinesi) o cavallo, coniglio, mucca come fanno qui e dunque non è stato abbassato o alzato il livello del siscorso, semplicemente si è chiarito.
Circa il fatto che i vegani amino la natura è incontrovertibile. Saluti.
Mettiamoci al suo livello, facciamogli pesare che ha sbagliato a digitare una parola: il livello del SISCORSO. hi hi hi… ma che ridere.
Signor Insalatissima, leggendo un poco le sue repliche, si riscontra che dove Le si chiede di qualificare un’ordinanza che cita (emessa e poi ritirata dice, quindi non applicata), non risponde. Questo comunque dimostra che contrariamente a quanto da Lei detto la magnolia non è morta per il divieto di innaffio. Per il resto la Sua dolcezza ed amore proprio non li si vede, ma transeat; probabilmente a persone poco sensibili come noi sfuggono. Già il fatto che tutto quello che sa fare è sottolineare un errore di digitazione facendo del sarcasmo (culturatrale, ma che ridere…) non la identifica proprio bene, diciamo.
Ma a questo “insalatissima”, dove è sembrato che io mi stia giustificando nel mio modo di essere? Ma capisce quello che legge? Dalle risposte che da mi pare avvolto in un “loop”.
La magnolia stellata è bellissima ma la soulangeana è spettacolare nel mio piccolo giardino ha raggiunto i 10 metri. Piuttosto si potevano affiancare….non avrebbero fatto male a nessuna delle due.
Ho letto il Vostro articolo con interesse, essendo appassionata di fiori e piante, al punto che sono autrice di un blog a tema e, devo dire che notavo con entusiasmo la Magnolia Stellata fiorita, anche in passato, quando frequentavo l’università, a pochi passi dal Duomo. La pianta suddetta riempiva completamente l’aiuola, non si poteva non notare e chissà quante volte è stata ripresa e fotografata. Per tutti noi ha rappresentato un bellissimo spettacolo floreale. Non ci resta che accogliere il nuovo esemplare e godere delle sue fioriture. Grazie per la segnalazione!
La pianta attuale ha i fiori rosa e non bianchi; l’ accostamento dei fiori bianchi al marmo di Candoglia era unico e spettacolare, questo sì; sembrava che il bellissimo rosone dell’ abside, allineato alla pianta nella visuale dal basso, scaturisse per trasmutazione dai quei bellissimi fiori ad ognl primavera…uno spettacolo meraviglioso che Il comune ci ha tolto.(che impresa, che geni, riescono in tutto!): Dei due alberi, era sempre questo scomparso il più fotografato e ammirato e comunque quello nuovo è già malandato…una estate calda ancora e..via. zacchete!
Certe eleganze nell’eloquio sono ” insostituibili”, quelle si, purtroppo…..
Mi spiace se il mio eloquio, oggettivamente un po’ sopra le righe, l’ha offesa/o. Se così fosse chiedo scusa. Ciononostante il concetto non cambia. “Meglio parlar chiaro, la magnolia è stata abbattuta perché non piaceva più ” è una sciocchezza (va meglio così?). È stato fatto a malincuore, poiché era un elemento caratterizzante che compariva sulle cartoline e fotografata da tutti. Putroppo era malata, deforme e non più recuperabile. A volte agli esseri viventi capita.
Per ogni albero morto in città ne andrebbero piantati 3 nuovi