Milano | Forlanini – Un sentiero spontaneo tra la fermata dei bus e la M4-Repetti

Milano, Forlanini.

Ogni volta che ci troviamo di fronte a un “sentiero spontaneo”, ci viene da chiederci se chi progetta lo spazio urbano si renda conto che le persone, nella maggior parte dei casi, preferiscono un percorso breve e diretto, piuttosto che deviazioni tortuose tra un punto e l’altro di una strada, una piazza o qualsiasi area urbana frequentata.

Un esempio lampante è quello tra l’uscita della M4-Repetti e la fermata ATM delle linee 175 e 973, in direzione Linate, lungo viale Enrico Forlanini. I due punti distano appena una decina di metri, separati da una semplice aiuola. Eppure, nel giro di due anni, le persone – invece di seguire il marciapiede che impone un tragitto ben più lungo – hanno naturalmente iniziato a tagliare dritto attraverso l’aiuola, creando il classico solco nella vegetazione, ormai battuto e sterrato.

Ci voleva tanto a prevederlo? Possibile che nessuno, in fase di progettazione, abbia immaginato quale sarebbe stata la sorte di quell’aiuola? Non sarebbe stato più sensato realizzare da subito un percorso pedonale diretto tra la stazione della metro e la fermata del bus? O, magari, posizionare quest’ultima in un punto più accessibile?

E’ una stupidata, lo sappiamo benissimo, ma denota la poca attenzione alla realtà per un piccolo problema che capita spesso e ovunque.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Degrado, Sentieri spontanei, m4Repetti, arredo urbano, viale Forlanini, Via Cipriano Facchinetti
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Forlanini – Un sentiero spontaneo tra la fermata dei bus e la M4-Repetti”

  1. Il mio professore di costruzioni, architetto ed assessore all’urbanistica del comune dove allora vivevo, lo diceva sempre. I percorsi più funzionali si creano spontaneamente e bisogna prenderne atto acquisendoli nelle aree di mobilità dove si sono definiti. Non è immediato prevederli, ma quando si creano devono diventare quelli. Magari imparando qualcosa per il futuro ragionandoci sopra.

    Rispondi
  2. È un problema ricorrente in decine di parchetti in tutta Milano. Evidentemente gli “architetti con master in paesaggistica” sono duri di comprendonio.

    Rispondi
  3. cosa aspettarsi dagli stessi che hanno progettato di richiudere l’intero viale Forlanini (quasi 3km) dopo i lavoro durati anni per la M4, con una colata di cemento e zero verde in mezzo?

    Rispondi

Lascia un commento