Milano | Morsenchio-Rogoredo – Cantiere Arena Olimpica Santa Giulia: giugno 2025

Milano, Morsenchio, Santa Giulia e Rogoredo.

Prende empre più la forma definitiva l’Arena Olimpica del Palaitalia, la struttura progettata da David Chipperfield Architects e Arup destinata ad accogliere le competizioni di hockey su ghiaccio maschile. Siamo nel settore Orientale del Quartiere di Santa Giulia, quartiere ancora da completare ma che giusto lo scorso aprile ha visto la presentazione del nuovo progetto per proseguire nella realizzazione dell’enorme area che occupa parte del territorio di Rogoredo e di Morsenchio.

Qui di seguito alcune foto scattate dalla tangenziale Est, dove si coglie la forma ad anelli sovrapposti dell’arena.

Andando verso la fine di Via Romualdo Bonfadini a Morsenchio, si coglie l’altro lato del cantiere. Da questa prospettiva domina la scena l’enorme struttura del parcheggio, la palazzina denominata “Centrale” della ex Montedison, la sfera di Pomodoro e sullo sfondo gli anelli dell’arena olimpica.

In questi giorni sono in corso anche i lavori per gli sbancamenti della spianata tra il Palaitalia e via Bonfaldini.

Milano – Santa Giulia (Morsenchio) – Via Romualdo Bonfadini > Arena Olimpica del Palaitalia (nella mappa Urbanfile codice: XX) (terziario residenziale commerciale) (nuova costruzione con demolizione ristrutturazione) (riqualificazione) (manutenzione straordinaria) 

  • inizio cantiere: 11-2023
  • conclusione cantiere:
  • committente: Comune di Milano
  • progetto architettonico: David Chipperfield Architects + Arup

Altri lavori sono in corso in tutta l’area di Santa Giulia, anche verso via del Futurismo, dove dovrebbero realizzare una bretella che si collegherebbe con gli svincoli di via Mecenate.

Infatti c’è grande fermento anche allo svincolo di via Mecenate e viale Ungheria, dove è in costruzione anche una bretella a ponte.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, MCA – Mario Cucinella Architects, Lendlease
  • Santa Giulia, Rogoredo, Morsenchio, Lendlease, MCA – Mario Cucinella Architects, Masterplan, Arena Olimpica, Palaitalia, Spark, Foster
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Morsenchio-Rogoredo – Cantiere Arena Olimpica Santa Giulia: giugno 2025”

  1. Hockey maschile foglia di fico dell’abnorme operazione commerciale privata post olimpica ( palazzetto eventi/ parcheggi multipiano ) per di più con collegamenti stradali pagati dal pubblico.
    Puro Spirito Olimpico

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  2. Sì ma la gente ci arriverà solo in macchina? E il tram di cui si è lavato la bocca l'”è.sindaco” Sala per le elezioni, non mi risulta mai cantierato

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  3. Peccato per il collegamento con la metro tra via tra via da Repetti, in cui lavori sono iniziati in ritardo e non saranno pronti per l’evento.Ma Sala ha detto che non importa

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  4. Ma i test events?
    Al limite dicembre, al limite. E sarà già tardi.
    Un palaconcerti “prestato” all’hockey olimpico, pure con malcelata insofferenza.
    Sbaglierò, sarà già tutto esaurito, ma a comprare i biglietti aspetto.

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  5. Sarò pessimista ma non sono tranquillo che per fine dicembre (termine consegna al Cio) l’arena sarà pronta. Di sicuro sarà un’arena in mezzo ad una spianata di asfalto (o fango). Mi immagino se dovesse nevicare in quei giorni!

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  6. Speriamo che salvino lo spazio verde rimasto lì vicino che dà un po’ di ossigeno a noi e dove trovano sostentamento molte specie animali, compresi meravigliosi fagiani.
    Troppo cemento e asfalto, non ne possiamo più!

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  7. Se qualcuno non sapesse cosa sia il detto popolare “magna magna” basta che si legga la storia di come è nato questo progetto

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    • Nessun collegamento coi mezzi pubblici, collegamenti automobilistici che seppur a carico dell’appaltatore verranno realizzati “in via provvisoria” dal comune in cambio di 7 milioni di euro. Se non è la ladreria tipica italiana non so cos’altro è.

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  8. Nessun collegamento coi mezzi pubblici, collegamenti automobilistici che seppur a carico dell’appaltatore verranno realizzati “in via provvisoria” dal comune in cambio di 7 milioni di euro. Se non è la ladreria tipica italiana non so cos’altro è.

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