Milano San Cristoforo. Onestamente, mi sono davvero stancato, come credo molti altri, di dover ripetere sempre le stesse cose. Ogni volta che passo per l’antico borgo di San Cristoforo sul Naviglio, mi trovo davanti lo stesso spettacolo: nelle limpide acque del canale si riflettono la magnifica chiesetta doppia di San Cristoforo, il grazioso ponte di inizio Novecento, il ponte metallico della ferrovia e le case d’epoca che completano questo quadro suggestivo. Un luogo idilliaco, se non fosse per il costante stato di abbandono in cui versa, nonostante il suo valore storico e monumentale (restaurato nel 2013 e nuovamente ripulito dalle tag nel 2016, da allora nessun intervento, solo abbandono).
Come sempre, ci ritroviamo a stilare il solito elenco di interventi necessari e che mai vengono attuati se non quando irreparabili. Basterebbe che venissero eseguiti sistematicamente, almeno una o due volte l’anno, per evitare questo degrado infinito.
In primo luogo, il ponte è costantemente preso di mira dai soliti vandali che lasciano le loro scritte, rovinando la sua bellezza. In secondo luogo, la vegetazione spontanea cresce senza alcun controllo. Certo, si potrebbe anche tollerare, ma alcune piante infestanti, come la robinia che cresce indisturbata da tre anni al centro del piccolo ponte, rischiano di causare seri danni strutturali. Le radici, espandendosi, potrebbero far crollare il ponte prima o poi. Quando ciò accadrà, sperando che non provochi danni a persone o cose, sarà troppo tardi, proprio come accadde qualche anno fa alla balaustra del ponte (“Pont del Pan Fiss”) di Cascina de Pomm, dove un povero ragazzo perse la vita.
Per la cronaca, il “ciuffo” di cespuglio cresciuto sul ponte era già presente e da noi segnalato, nel 2022 e nel 2023.
La vegetazione infestante invade anche le sponde del canale, che vengono, sporadicamente, tagliate. Tuttavia, lasciando intatte le radici, il problema si ripresenta puntualmente ogni primavera, aumentando il rischio di crollo a causa di radici invasive sempre più grandi e mattoni divelti.
Insomma, manca come sempre la manutenzione, il rispetto e il buon senso. Sarebbe un notevole risparmio di tempo e denaro se si intervenisse regolarmente.
Poi c’è il nostro “cruccio” del guardrail al posto della balaustra a lato della chiesa. Possibile che sia l’unico tratto dove ancora persiste? Possibile non sostituirla con una ringhiera più elegante?
- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- San Cristoforo, degrado, imbrattamuri, Navigli, Naviglio Grande, Degrado, Balaustre, Ripa di Porta Ticinese, la Lodovico il Moro
Ma perché, ma perché … giustissima la sensibilizzazione con il vostro/ i vostri articoli e servizi di cronaca e inchiesta. Ma perché, ma perché … non avete preso mai in considerazione il degrado in zona Sant’Eustorgio, il più antico, il primo Duomo di Milano. Vi ho scritto, ho scritto a MM proprietaria delle case popolari che hanno impalcature inutili da anni installate ! Turisti accolti davvero nella stupenda Milano, ma perché nemmeno nelle zone storiche di impone decoro, il Comune dove è!? I commercianti tengono duro, ammirevoli ! Voi date voce per favore a questo scempio! Grazie per la vs attenzione
ma le priorità per il sindaco sono le piste ciclabili e rifare corso buenos aires per la quarta volta in pochi anni…
La prima causa è la mancanza di senso di appartenenza e di precisa, deliberata, autodistruzione delle proprie radici e identità storiche, culturali e religiose, in omaggio alle note, deliranti, ideologie globaliste; sì, perchè secondo voi gli imbrattatori si identificano con la loro città e la sua storia? Loro no, io sì e infatti non mi comporto come loro.
Altro motivo: sono le stesse autorità comunali a diseducare la cittadinanza al senso della bellezza e del rispetto della città; quanti esempi si potrebbero fare? Solo uno per tutti: la magnifica prospettiva, proveniendo dal Cordusio, verso il Duomo…ma proprio lì ci deve stare perennemente una camionetta militare con due armati di mitra, circondati da una balaustra stile cantiere? A che servirebbero? E poi le “statue” piazzate proprio al termine della via Mercanti, poco dopo la suddetta camionetta? E vie stupende come via Dante ridotte a suk? Piazza S. Alessandro ridotta al parterre…di un fast food, con immancabile parcheggio di scooteroni?
Infine, si vuole la manutenzione? Si ma costa, avete presente il proverbio della moglie e della botte…ecco, i Milanesi vogliono – gli piace proprio – la condizione di sudditanza colonia/bancomat dello stato romano? Le risorse economiche nvece di restare sul territorio se ne vanno da altre parti.
Ma non vedete che non frega più a nessuno di mantenere vivi certi ricordi…la nostra vecchia Milano sarà giusto solo un bellissimo ricordo …diventerà un nuovo Bronx…e solo una questione di tempo…teniamoci i vecchi ricordi custoditi nel nostro cuore e raccontiamo hai nostri nipoti com’era una volta …come una bellissima favola .Ciao
Ha detto delle cose vere purtroppo sarà proprio cosi.
Per non parlare di persone che si lavano con sapone (quindi schiuma) sotto il ponte davanti alla chiesa di San Cristoforo e che fanno tranquillamente il bucato, o dei clienti dei bar in zona che lasciano le bottiglie di vetro e altro sulle ringhiere del naviglio, sulla riva…
Arsuffi come al solito un GRANDE!!!!!
Basta una videocamera a sensore (tipo spostabile)collegata a palmari delle forze dell’orfine per interventi in tempo reale.
Confermo che il ciuffo è lì almeno dal 2019… c’è nelle foto del mio matrimonio.
Buon pomeriggio,
Grazie per le vostre segnalazioni. Sono molto affezionato a questo luogo e mi piange il cuore a vedere l’incuria che circonda chiesetta, ponte e altro.
Volevo far presente che, alle foto, la pianta infestante sul ponte sembrerebbe essere un olmo, non una robinia.
Certo, cambia poco, lo so. Rispetto ala sua eradicazione in quel punto preciso.
Grazie per il vostro lavoro,
Matteo
È un bellissimo articolo, vero che dimostra quello che c’è nei pressi del naviglio e non vi divo in direzione opposta all’altezza del ponte per il traffico urbano, una vera selva. E come descritto del ponte che è stato imbrattato, figuriamoci quello nuovo che stanno aprendo. Sembra assurdo io sono di Milano, ma non è mai stata così
Questo è il risultato dell’indifferenza, cerchiamo di salvare il salvabile, poi sentiamo dire Milano la più moderna città d’Italia. Grazie
Confermo che il ciuffo è lì almeno dal 2019… c’è nelle foto del mio matrimonio.
scusate ma non vi azzardate a toccare quel cespuglio, tra 5 anni diventa attrazione turistica (sembra che scherzo ma no)
Perché alla gente piace stare nello schifo e manco ci fa più caso altrimenti protesterebbe o cambierebbe posto…punto!
Anche qui mancanza di senso, di gusto e di buona volontà. La pigrizia, nonostante le arie di efficienza, è dominante in tutti quelli che malamente ci ammministrano
Amministrazione inesistente che esige un immediato cambiamento…luoghi artistici di grande valore da tutelare e salvaguardare ma al contrario si trattano come roba da terzo mondo…eppure siamo nella Milano del terzo millennio. Cosa si aspetta per intervenire? Il morto ? Forse un sindaco non è sufficiente per fronteggiare simile degrado??
Almeno x i graffiti.basterbbe poco.sanno benissimo chi li fa.nessuna citta’ all estero è così conciata…date severe multe almeno!!
Per il cespuglio sul ponte avevo scritto anche al Municipio. Che poi se il ponte diventa pericolante si spezza un quartiere in due.
Sono cose che ti fanno pensare che forse sarebbe meglio abolire i Municipi e usare i soldi per la manutenzione e i servizi, visto che di potere (e occhi per vedere) purtroppo non ne hanno.
Triste.
Mi viene da dire: qualcuno prenda a noleggio una motosega e lo tagli. Fuori dal centro città si vivrà semprevun’altra Milano finchè hai municipi non verrà data una autonomia completa e in ogni singolo quartiere un delegato con funzioni attive di visore che riporta allo stesso municipio.
Spero che con il bellissimo lavoro che fate gratis per il comune di Milano, vi abbiano già contattato per una lunga e prolifica collaborazione
Perchè sei a Milano. Gente che sporca + gente che non fa manutenzione. That’s it!
Niente da eccepire tranne che per la cosiddetta “vegetazione infestante”. Non parlo ovviamente del cespuglio cresciuto in pieno ponte, e che certamente dovrebbe venir rimosso per evitare danni alla struttura.
Ma tutti gli alberi, quello erano ormai, magari di fortuna, che crescono però sani e rigogliosi dulcificando ciò che altrimenti sarebbe (o meglio, già è, dopo la potatura-pianticidio) una arida colata di bitume e sponde maltenute piene di rifiuti e monconi… perché questa fiscalità nel troncare ogni segno di vita oltre a quelle appositamente piantumate, spesso malate o indebolite dai traumi del trapianto, che finiscono col seccarsi o persino crollare su qualcuno? Sarebbe meno idilliaco il luogo con qualche alberello cresciuto tra le pietre degli argini, magari tra rovine di roggie non più utilizzate e otturatte con terriccio da decenni? Anzi, quali sono i luoghi più fotografati dai navigli oltre a quelli della movida? Non sono forse quelli nella Martesana arricchiti da questi alberi di fortuna, sia per fascino estetico che per moderare gli estremi termici, di specie in queste estati ogni volta più roventi?
Ciò non osta, come sarà chiaro a chiunque con un certo buon senso, che si devano tenere potate quel minimo necessario per non intralciare il traffico o i passanti (non tanto, visto che la maggior parte sono oltre la ringhiera e si affacciano da sole verso l’acqua e lo spazio aperto del naviglio), e pulite da rifiuti che eventualmente vi si accumulino. Come testimoniano le foto, almeno a Milano ciò non dipende dalla salute della pianta: pure se tagliata alla radice, le rovine sono ancora ricche di spazzatura tutt’attorno.
Penso che a Milano molte cose si stanno lasciando andare. Notevole peggioramento ovunque.
Impossibile non notare il peggioramento sostanziale di questa amministrazione negli ultimi 3 anni; pochi soldi dopo il COVID? Non lo so ma si è stufi, le tag in darsena prima venivano prontamente rimosse mentre ora le si lasciano per tutelare questi bimbiminkia e fare sì che si sfidino tra di loro. Mi vengono le scalmane al pensiero delle olimpiadi
Sono già state comunicate diverse volte queste cose ma il sindaco non fa nulla
Pista ciclabile fatta sul naviglio
Scritte su tapparelle vetri portone e muri della nostra casa
Io abito al 144
Come non fa nulla, ha fatto ricorso al TAR contro l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi, sono queste le cose che interessano ai milanesi.
Faccia qualcosa chi ha responsabilità della cosa pubblica salviamo quel poco di bello che ancora esiste grazie
Io vivo in via Lodovico il Moro e sono pienamente d’accordo su quanto dici. Per cominciare è il Municipio 6 che non si interessa e non fa niente non fa presente ll degrado di questa zona di valore storico.
IlNaviglio Grande ha una storia di lavoro di chiatte che andavano e venivamno per costruire una Milano grandiosa.
Ora hanno costruito un ponte di scarso impatto e forse di poca efficienza: voglio vedere percorrerlo a piedi con 30 gradi, potevano costruire una fermata della metro in coincidenza con il deposito dei treni!
Nulla di nuovo, ormai il verde è le strade di Milano non sono più mantenute.
Abito in zona 8 Gallaratese/Trenno, vorrei allegare foto per dimostrare come il cemento dei marciapiedi sia spaccato e infestato da erbacce in tutta la zona che è molto verde.
Ho segnalato al comune senza risposta.
Risalire al responsabile che dovrebbe dare l ordine a chi di dovere di eseguire il lavoro,facendogli notare lo schifo e il non funzionamento dei suoi sottoposti e recandosi poi a controllare. Comunque la differenza la fanno sempre le persone e la loro coscienza nello svolgere il proprio lavoro.
Non è una robinia, ma un olmo.
Concordo con ogni parola scritta qui.
Il guard rail è anche il mio cruccio!! Lavoro da 22 anni lungo l’Alzaia nel mio laboratorio di ceramiche e non passa giorno che non passi del tempo a fantasticare e immaginare quanto potrebbe essere bella l’Alzaia Naviglio Grande! Io guard rail è anche il mio cruccio! Ma è mai possibile che non si riesca a sostituirlo? Abbiamo fatto di tutto come abitanti e lavoratori dell’Alzaia.
Se avete qualche altra idea per far sistemare questa situazione fatemi sapere grazie! Mariavera
Ai tanti “perché?” potrebbero esserci tante risposte. Ne scelgo una: perché la manutenzione ordinaria nelle città medio-grandi italiane (tutte, non solo Milano) non esiste. Non esiste perché probabilmente non porta voti, politicamente conta di più inaugurare una nuova opera, che poi si lascerà andare in malora per mancanza di manutenzione…
Purtroppo il campionario delle brutture e della sciatteria dovuta a mancata manutenzione si arrichisce ogni giorno di piu’, che dire delle foto dell’articolo, che ancora una volta mettono il dito nella piaga e dimostrano una volta di piu’ la distanza siderale tra l’Amministrazione Comunale (anche dei Municipi) e i cittadini; giustamente l’indignazione e lo sgomento (passatemi il termine) per le immagini mostrate non fanno che suffragare l’idea che ormai la politica cittadina ha totalmente fallito,asservita a ideologie buoniste e giustificazioniste che considerano ancora il graffitismo vandalico che ammorba la città il male minore!
N.B. rivolgo un appello personale a Roberto Arsuffi affinchè documenti la situazione indegna e vergognosa di parcheggio selvaggio in Via xx Settembre e Via Poliziano, vie che tanto piu’ si trovano in una delle zone piu’ signorili ed alto borghesi della città, uno scempio che fa male agli occhi e all’immagine stessa di Milano.
Lei che scrive ha perfettamente ragione ed è un vero peccato vedere un simile degrado. Comunque io sarei dell’idea di mettere diverse telecamere per beccare i vandali e poi metterli lì a ripulire.
Vivo e abito a Verona, ma sono passato sul ponte di San Cristoforo proprio ieri: ho riscoperto Milano proprio da qui, due anni fa perché mia figlia ci vive e lavora a due passi.
La sensibilità da sola non basta, perché circola solo tra le persone sensibili, non certo tra i teppisti imbrattatori; dovremo aspettarcela da chi invece dovrebbe educare, intervenire e far rispettare la bellezza di questo luogo
La maggior parte dei milanesi hanno riletto il sindaco dell’integrazione che accettava tutti ma li lasciava davanti la stazione, il verde che pensa solo alle ciclabili sensazioni senso, demonizza le auto, sostiene che la città sia sicura e si offende se qualcuno lo contraddice, questo è il risultato! Eppure già prima del covid era chiaro in che direzione stesse andando questa città, ora tutti che si lamentano ma mi chiedo alle urne dove fossero tutte queste persone. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso