Quanti oggi si immaginano Corso Vittorio Emanuele come una via paragonabile ad una sorta di Broadway del cinema? Nella zona attorno al Corso ad un certo punto nella storia vi erano ben 21 cinema ridotti fino a pochi giorni fa a 3 e ora due (dopo la chiusura dell’Apollo, Odeon e Arlecchino).
Milano, forse più di altre città italiane, si trasforma divorando il passato e a volte cancellandolo per sempre o quasi. Così la Broadway milanese ha ceduto definitivamente il posto ai grandi negozi multinazionali, quasi tutti di vestiti, quasi come se nessuno abbia il coraggio di vendere altro se non abbigliamento.
L’ultima vittima di questa mattanza di sale cinematografiche storiche, come ben sappiamo è stata la sala del Cinema Apollo, che con un piccolo gioco di vocali (e consonanti) si trasformerà nell’Apple Store, quasi fosse stato il suo destino.
Il 29 marzo 1896 debuttano le prime proiezioni cinematografiche a Milano: in quella data viene presentato al Circolo Fotografico di Milano (via Principe Umberto, 30 – oggi via Filippo Turati) il “Cinematografo Lumière” che il giorno dopo (30 marzo 1896) esordisce pubblicamente, tra la generale perplessità, presso il Teatro Milanese, sito in Corsia dei Servi oggi Corso Vittorio Emanuele, dove oggi si trova Piazza del Liberty e il cinema Apollo (oramai ex cinema). Dalle ore 20 alle ore 23 gli spettatori fanno la conoscenza di questa nuova forma d’arte con i primi brevi filmati (a volte non superano il minuto) che non mancano di suscitare emozioni e talvolta anche spavento. Una curiosità che sembrò allora molto effimera tanto da essere subito dopo relegata in un baraccone da fiera a Porta Genova.
Qui, in pratica, inizia l’epoca delle sale cinematografiche a Milano e soprattutto in Corso Vittorio Emanuele.
A partire dal 1896, anno di nascita della prima sala cinematografica, il numero dei cinema a Milano è cresciuto vertiginosamente, toccando il suo massimo nel 1962 con 133 sale e 134 schermi. Da quel momento in poi la quantità di sale si è ridotta, mentre in compenso sono continuati a crescere gli schermi, grazie alle multisale.
Lungo questa strada così centrale in cent’anni si sono aperte e chiuse sale di ogni dimensione e bellezza. All’inizio vennero realizzate o ricavate all’interno dei caffè o teatri della via delle sale cinematografiche di medie dimensioni, come il Cinema Sala Volta, del 1909, situato nella elegante e centralissima Galleria De Cristoforis il cui ingresso principale dava su corso Vittorio Emanuele. Verrà demolito nel 1931 assieme all’intera galleria per far posto al nuovo Palazzo del Toro.
L’Excelsior (una delle prime sale cinematografiche nella storia di Milano) apre già nel 1905, sempre in Corso Vittorio Emanuele n. 21, più o meno dove trentacinque anni dopo sorgerà il Metro-Astra. Il nome è quello del celebre balletto di Luigi Manzotti e Romualdo Marenco (Scala, gennaio 1881). Qualche anno dopo però quel primo Excelsior lascerà il posto al cinema Silenzioso (il nome si riferiva alla cabina di proiezione insonorizzata e, quindi, particolarmente “silenziosa”).
Il secondo Cinema Excelsior invece – inaugurato nel 1928 – nasce all’interno del nuovo, imponente edificio della Galleria del Corso (costruita tra il 1926 e il 1930 da Pier Giulio Magistretti) di cui occupa una larga parte. Sempre nello stesso stabile ma sul lato opposto si trova la sala del Cinema Corso. La vasta ed elegante sala (2000 posti tra platea e galleria) viene inaugurata il 3 dicembre 1926 con una serata di gala alla presenza delle autorità cittadine
Il Cinema Palace, in stile impero, inaugurato l’8 aprile 1911, all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e via Agnello (l’indirizzo è corso Vittorio Emanuele n. 3). Il progetto è dell’architetto Giovanni Giachi (già autore della ristrutturazione del teatro dei Filodrammatici nel 1885).
La sala avrà ben 720 posti, dotata di una lussuosa sala d’aspetto che all’inaugurazione viene promossa come “una nuova gemma milanese”. Cinema che chiude e viene demolito per far posto al nuovo palazzo del Cinema Odeon, che aprirà i battenti nel 1929 e che presto avrà una riqualificazione necessaria.
La più bella fra tutte è stata la sala dell’Astra, oggi uno dei due magazzini Zara del Corso, del quale, per fortuna, si è conservato il bellissimo ingresso completato nel 1941 e sopravvissuto ai bombardamenti del 1943.
Il 15 novembre 1945 la commissione provinciale della Prefettura di Milano approva la norma relativa alla costruzione di sale cinematografiche situate al di sotto del livello stradale: così nasce nel 1947 il Cinema Mignon, ricavato da un magazzino blindato per pianoforti nei sotterranei del cinema Excelsior nella Galleria del Corso.
Sempre nel nuovo palazzo costruito attorno alla Galleria del Corso sarà realizzato anche il Cinema Ariston, ricavato come il Mignon dai sotterranei sotto l’altra sala cinematografica che è quella del Corso.
Nel dopoguerra, grazie anche alle ricostruzioni post belliche, molti sotterranei dei nuovi palazzi vennero adibiti a sale cinematografiche, così furono realizzati all’interno del complesso progettato dallo Studio BBPR le sale del Mediolanum, dell’Ambasciatori, del Pasquirolo e del Corallo.
Insomma, tra gli anni Sessanta e Settanta Corso Vittorio Emanuele brulicava di vita e di appassionati di cinema che animavano le serate, specie quelle invernali grazie alla presenza di diverse sale cinematografiche. Poi i costumi cambiarono, la diffusione della televisione in ogni casa ha contribuito non poco e così la scarsa affluenza nei cinema segnò il loro declino, che costrinse molte sale a chiudere, qualcuna è stata trasformata in più sale, come l’Odeon, l’Apollo o l’Excelsior, ma ciò a quanto pare non è bastato e con la chiusura dell’ultimo cinema del corso (l’Odeon si trova in pratica su Piazza del Duomo), possiamo dire che si è chiusa un’epoca stellare per i cinema proprio nel giro di un secolo.
Info raccolte nel preziosissimo sito di Giuseppe Rausa, esperto di storia delle sale cinematografiche milanesi e dei dintorni.
Per quanto riguarda la linea temporale delle sale milanesi, invece, la Cineteca Italiana pubblica questa mappa con la barra a scorrimento per scegliere il periodo storico da controllare.