Si è svolta oggi a Roma presso il Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo, presenti il Sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno e le più importanti istituzioni museali e istituti di restauro, una riunione per la realizzazione della mostra “Giotto, l’Italia”, in programma a Palazzo Reale dal 2 settembre 2015 al 10 gennaio 2016.
Nel corso della riunione è stata confermata la volontà di alcune delle principali istituzioni museali italiane e internazionali di collaborare al progetto, contribuendo con prestiti eccezionali, primi tra tutti il Polittico Stefaneschi, il Polittico di Bologna e il Polittico di Badia, che sono alcune opere straordinarie previste nel percorso espositivo:
Il Polittico Stefaneschi, oggi ai Musei Vaticani, è stato realizzato da Giotto per l’altare maggiore della Basilica di S. Pietro e testimonia della lunga e importantissima attività dell’artista a Roma.
Il Polittico di Bologna, conservato presso la Pinacoteca Nazionale del capoluogo emiliano, opera importante anche per dimensioni (340 cm di lunghezza per 191 di altezza) che è stata realizzata nella fase più matura dell’attività di Giotto, probabilmente verso al 1332 in connessione con la presenza del plenipotenziario pontificio a Bologna, il cardinale francesce Betrando Dal Poggetto.
Il Polittico di Badia, invece, appartiene all’attività fiorentina di Giotto. Oggi conservato agli Uffizi, attesta, insieme ai frammenti d’affresco che pure saranno testimoniati in mostra, l’opera dell’artista per la Chiesa benedettina di santa Maria a Firenze, detta la Badia.
” E’ la collaborazione tra enti e istituzioni la chiave di volta per la realizzazione di qualunque importante progetto culturale, soprattutto in vista di Expo 2015, che è un’opportunità non solo per Milano ma per tutto il Paese”, ha commentato il Sottosegretario Borletti Buitoni. “Un modello che vede il MIBACT a sostegno delle importanti iniziative che convergono su Milano da tutta Italia da Milano per la valorizzazione dello straordinario patrimonio artistico e culturale nazionale “.
“Una tappa importante nella costruzione di ‘Expo in Città’ – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Prende sempre più forma un percorso espositivo straordinario, che racconta della storia dell’arte italiana e mette in mostra icone potentissime dell’immaginario culturale di tutti noi. Un risultato che è stato possibile facendo rete con le principali istituzioni italiane”.
“Questa mostra è un progetto per l’Italia, non solo per Milano, perché Giotto ha avuto la capacità di coinvolgere grandi committenze e di condizionare in modo definitivo l’espressione artistica con una vastissima diffusione su tutto il territorio italiano – hanno dichiarato i curatori Serena Romano e Pietro Pietraroia -. Anche e soprattutto per questo Giotto è ‘il pittore italiano’ per antonomasia, che ha concluso la sua attività lavorando per i Visconti proprio nel Palazzo che oggi è il Palazzo Reale di Milano, sede della mostra”.
Durante la riunione, infatti, è stato condiviso anche un progetto di itinerari giotteschi in molti diversi luoghi della Penisola: da Assisi a Padova, da Firenze a Napoli, da Roma a Bologna. Un percorso che sarà valorizzato e promosso in Italia dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in collaborazione con le Soprintendenze, e che ha in Milano un importante centro grazie alla presenza di molte opere giottesche sul territorio milanese e lombardo: dalla Chiesa di San Gottardo in Corte a Palazzo Reale all’Abbazia di Chiaravalle, dall’Abbazia di Viboldone a S. Giuliano Milanese all’Oratorio di Santo Stefano a Lentate sul Seveso.