In questa foto di Lovemilano possiamo ammirare, finalmente restaurata, la vecchia torre dalle forme neomedioevali ubicata in Bicocca (all’angolo tra le vie Sarca e Chiese) e storicamente utilizzata dalla società Breda.
Si tratta della torre piezometrica della “Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche”, azienda che qui costruì, all’alba del XX secolo, il suo insediamento. La struttura è uno dei pochi superstiti dell’era industriale di questa zona. Pare che l’attuale proprietà sia l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che ha peraltro deciso la ristrutturazione attualmente terminata. Non sono purtroppo riuscito a sapere che uso ne verrà fatto.
Da: il Corriere di Sesto.
La Torre è alta 45 metri e si trova allangolo tra viale Sarca e via Chiese, nel quartiere Bicocca, un tempo sede di numerose e importanti industrie. Realizzata in stile neoquattrocentesco intorno al 1913, insieme a un edificio più basso che le sorge accanto, dalla Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche, aveva la funzione di serbatoio idraulico sulla linea dell’acquedotto.
La struttura, tra le poche superstiti del passato produttivo di questa area urbana, è caduta in disuso con la conversione dell’area industriale Breda-Pirelli al settore terziario e a polo della conoscenza. Nel 2003 è stata concessa in uso all’Università di Milano-Bicocca diventando uno degli edifici del Campus Bicocca col nome di U36.
La torre e l’area circostante sono stati da subito utilizzati dall’Ateneo come laboratorio all’aperto per le prove ed i rilievi sulla qualità dell’aria e del rumore condotte dal Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra. Nella torre restaurata, in quello che era il serbatoio di acqua sulla sommità, il laboratorio di Chimica dell’Atmosfera installerà una stazione meteorologica completa, mentre proseguiranno nella parte esterna i rilievi della centralina di registrazione del rumore, alimentata a celle fotovoltaiche, installata dal laboratorio di Acustica Ambientale.
L’edificio di due piani accanto alla Torre conteneva nel seminterrato le pompe, le valvole e le condotte di connessione con l’acquedotto cittadino e al primo piano labitazione del custode. L’edificio fu realizzato certamente ispirandosi alla vicina Bicocca degli Arcimboldi, che in quegli anni fu restaurata per mano degli architetti Beltrami e Annoni, e quindi allo stile quattrocentesco lombardo. Nei prossimi mesi partirà anche il restauro di questo edificio per il quale l’area Risorse Immobiliari e Strumentali sta predisponendo il progetto. Tra le nuove funzioni è prevista la realizzazione di un’aula da 72 posti al piano seminterrato, di una sala multifunzionale al primo piano.
La prima fase del restauro della Torre è durata circa un anno e i lavori che hanno riguardato il rifacimento della copertura, degli intonaci, dei serramenti e il recupero del serbatoio sulla sommità sono costati circa 170mila euro.
C’è un’altra torre Breda che avrebbe bisogno di restauri e di essere riutilizzata: è quella alle spalle del Lib (Laboratorio Innovazione Breda) conosciuta come “Torre dei modelli”, che avrebbe dovuto essere un’ala del mai realizzato Museo dell’industria e del lavoro di Sesto. E’ chiusa e vuota in attesa di qualche idea sul recupero. Varrebbe la pena di affidare anche questa alle cure della Bicocca. Il Comune di Sesto che ne pensa?
La torre prima del restauro
Foto storiche della torre