A Milano trovare una strada tutta antica è alquanto difficile. Una città distrutta da ogni tipo di devastazione, bombardamenti, guerre, speculatori e costruttori, è difficile trovare un angolo che sia omogeneo e soprattutto antico. Una di queste vie è Via Medici.
La via unisce il Carrobbio con Via Circo, è ricurva e molto stretta, nel tratto centrale è più rialzata dando l’impressione di scavalcare un dosso. Questo è dovuto al fatto che quando venne realizzata, nel medioevo, dovettero scavalcare le mura romane e addirittura il muraglione del circo e la sua curva, sempre di epoca romana. Le case sono tutte con facciate del settecento primo ottocento, di edilizia semplice, qualche rimembranza dell’epoca medievale la si può vedere ancora oggi al civico 6 dove si nota una traccia di arco a sesto acuto di fattura tardo medievale o gotica.
Peccato per le due estremità (Carrobbio e via Circo) della via, smembrate e ricucite in qualche modo da edifici moderni.
Il nome della via deriva da una famiglia che qui possedeva un palazzo antico. Famiglia che ha dato i natali a Gian Giacomo Medici detto il Medeghino che darò lustro alla famiglia che così potrà vantare un patentato fasullo con la più importante famiglia fiorentina dei Medici. Il palazzo medievale possedeva uno dei tipici porticati che a Milano venivano chiamati “coperti” (come l’unico superstite oggi in piazza Mercanti, il coperto dei Panigarola). Nel 500 il palazzo che si trovava nel tratto finale del vicolo al numero 15, venne trasformato, assumendo forme barocche e nobiliari che fino alla Seconda Guerra Mondiale faceva sfoggio di una bella facciata con un bel portone ad arco ribassato con stucchi barocchi e mensole che reggevano un balconcino centrale. Nel palazzo venne ospitato per breve tempo anche Giovanni dalle Bande Nere, ultimo dei condottieri italiani.
Le devastazioni belliche l’hanno cancellato per sempre, regalandoci un alquanto brutto palazzo moderno.
Dalla parte opposta, verso il Carrobbio si trova, un tempo nascosta da edifici fino agli anni Cinquanta e ora leggermente esposta, una torre poligonale facente parte delle mura romane, una delle due uniche torri di cinta di epoca romana.



Non ci abitano poveracci,eppure sono così incivili da non curarsi di cancellare le tag che da anni sono presenti sulle loro case.