Nel 1233 Oldrado da Tresseno, l’allora podestà di Milano, fece costruire il Palazzo della Ragione, possente palazzo oggi poco curato e altrettanto poco considerato dal Comune e dagli stessi milanesi. Al pari della vicina piazza dei Mercanti. Il palazzo un tempo si trovava al centro della piazza mentre ora è la linea di demarcazione tra la piazza e la via dei Mercanti.
Medievale nelle fattezze con un (alquanto sgraziato) sopralzo settecentesco, ha le finestre antiche murate, mentre i grandi oblò superiori danno luce allo stanzone interno che un tempo ospitava assemblee, diventato poi un grande archivio di incartamenti della città.
Il piano superiore in mattoni presenta sulla facciata rivolta verso la piazza cinque grandi trifore, asimmetriche rispetto alle arcate sottostanti, oltre a una finestrella ad arco tondo con l’altorilievo di Oldrado da Tresseno e la lapide commemorativa della costruzione che racconta: “nell’anno del Signore 1233, al podestà di Milano Oldrado di Tresseno. Quando passi per i portici regali del grande palazzo, tu ricorderai sempre i meriti del podestà Oldrado, cittadino di Lodi, difensore della fede e della spada, che costruì il palazzo e bruciò, come doveva, i Catari”.
E’ probabile che il povero Oldrado non abbia potuto immaginare di arrivare sino al 2013 e per di più di passare praticamente inosservato.
Io ho una certa età (due ventenni li ho passati da un po’) ma credo di non aver mai visto nessuna giunta occuparsi del monumento. Eppure è uno dei pochi superstiti milanesi di un epoca d’oro per la città, il Medioevo. Possibile che a Milano la storia sia così poco generosa e non curante? Guardate nelle foto che seguono com’è ridotto il nostro Oldrado da Tresseno.
Il Palazzo della Ragione dovrebbe essere tutto restaurato e illuminato, così come tutta la piazza dei Mercanti.
